Costruire. Non solo un verbo, ma anche un atto pratico. Nรฉ semplice, nรฉ poco faticoso, anche dopo che le fondamenta di quanto si voglia tirar sรน sono presenti da tempo. Perchรฉ il tutto va fatto secondo un ordine che dipende dalle proprie volontร ma anche da coloro a cui ti affidi. Qualcosa che puรฒ portare a rivedere i piani e a ricominciare daccapo, anche piรน di una volta. Ed รจ in fondo quello che รจ capitato alla Dinamo Sassari nelle ultime due stagioni. Decisioni drastiche, strade intraprese e lasciate per altre in un inizio stagione complesso e che potenzialmente puรฒ mettere in pericolo gli obiettivi da raggiungere.
Scelte
Resta necessario partire da quello che รจ diventato con il tempo un assunto. Nel basket professionistico si cambia e anche tanto durante il corso di una stagione. Una normalitร , quasi quanto cambiare sui blocchi quando si รจ sul parquet. Si puรฒ aggiungere o togliere qualcosa al proprio roster, si puรฒ decidere in maniera classica di sostituire il proprio allenatore o scegliere per ambedue le soluzioni. La Dinamo nella scorsa stagione e in quella attuale ha preso entrambe le strade in tempi diversi, smentendo quelle che erano le scelte iniziali, anche quelle piรน importanti. La scelta di Cavina come coach nella passata stagione si รจ rivelata con il tempo errata. Una fiducia nata dagli anni a Torino ma probabilmente influenzata sia dal sentimento che dalle necessitร date dallโincertezza della permanenza del presidente Sardara al timone e da un quadro economico sano ma non in grado di fare sforzi al di fuori dei limiti. Un rapporto che perรฒ ha subito la mancanza di chimica con la squadra e con un pubblico ancora ferito dallโaddio di Pozzecco. Lโarrivo di un tecnico esperto e preparato come Bucchi ha cambiato le carte in tavola. Ma รจ sul lato dei giocatori che il problema รจ sorto in maniera piรน evidente.
Il presidente Sardara e il Gm Pasquini hanno sempre messo sul tavolo delle trattative la prerogativa di mettere a disposizione dellโallenatore dei giocatori ideali al sistema sassarese prima di tutto per la propria personalitร . Interpreti della pallacanestro affamati, bisognosi di uno step in piรน per salire di livello ma in grado di inserirsi in una squadra senza un primus inter pares, dallโaltra persone in grado di adattarsi allโambiente sassarese, alle sue necessitร e al suo affetto. Dopo scelte felici come quelle di Pierre, Cooley, Jamie Smith o di un giocatore importante nel parco italiani come Gentile, qualcosa negli ultimi due anni si รจ inceppato, specialmente sul fronte rapporti con gli Stati Uniti, sia di nascita che per formazione. Clemmons, Battle e Mekowulu nella passata stagione, Onuaku in quella odierna. Casi ognuno con le proprie caratteristiche, ma che potrebbero mettere in evidenza qualche difficoltร rispetto a unโepoca diversa, quella pre-pandemia, in cui tempistiche, risorse e metodologie potrebbero essere cambiate. Difficoltร aumentate soprattutto nellโindividuare i giocatori adatti alla causa a livello di motivazioni, specialmente in frangenti in cui il tempo si รจ fatto stringente. Clemmons e Onuaku, nelle rispettive stagioni, sono stati gli ultimi colpi delle campagne acquisti. Giocatori che cercavano un contratto dopo aver sondato profondamente il proprio mercato e atteso qualche chiamata a piani superiori viste le statistiche fatte registrare precedentemente. Un rischio, che come ogni scommessa puรฒ avere esito positivo o negativo. Ma se due indizi fanno una prova allora qualcosa sotto il punto di vista di tempistiche e studio dei profili dovrร essere fatto, anche perchรฉ il copione seguito ha pregiudicato nuovamente il cammino in Champions League, manifestazione che ha benefici ma anche costi da non sottovalutare.
Novitร
In ogni caso, la societร biancoblรน ha dimostrato storicamente di saper aggiustare le cose in corsa. Fu cosรฌ anche con lโaggiunta di giocatori come Kadji nellโanno dello Scudetto o Carter nellโanno della vittoria di Fiba Europe Cup, o nella passata stagione con lโarrivo di Robinson. Pratiche ripetute nel tempo che potrebbero far restare ottimisti i piรน. La prima pausa dei campionati causa nazionali รจ la finestra ideale per dare piรน soliditร a un progetto che sicuramente ha alcuni punti di forza intravisti in piรน occasioni tra Supercoppa e campionato. Per le scelte fatte in estate sarebbe piรน probabile aspettarsi un giocatore di esperienza, pronto ad affiancare Diop nella sua crescita, ma soprattutto a dare un maggiore apporto nel pitturato su entrambi i lati. I nomi sono diversi, tra tutti sembra spiccare quello di Jarrod Jones, uscito dal contratto con Badalona e con annate importanti in maglia Cedevita e Monaco. Ma al di lร del nuovo arrivo sotto le plance o della possibile aggiunta di un esterno in grado di avere punti nelle mani, con la situazione di Dowe da monitorare, sarร anche chi rimarrร a disposizione di coach Piero Bucchi a dover dare una risposta. A trovare continuitร di condizione e di prestazione, su tutti un Robinson che รจ troppo importante per le alchimie di un gruppo che oltre alla determinazione ha bisogno di ritrovare il sorriso.
Matteo Cardia














