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Dinamo Sassari | Aggressività e coralità: le chiavi della sfida con Napoli

Eimantas Bendzius al tiro in Pesaro-Dinamo | Foto Luigi Canu
Eimantas Bendzius al tiro in Pesaro-Dinamo | Foto Luigi Canu
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Tanti impegni, tante opportunità ma anche tanti passaggi importanti per il futuro. Che dicembre sarebbe stato un mese cruciale nel cammino della Dinamo Sassari era chiaro da quando i calendari di Basketball Champions League e Serie A1 erano stati resi noti. Ormai a metà mese il bilancio vede una vittoria e due sconfitte, una in Italia e una in Europa anche se una diversa dall’altra. Un cammino non semplice, e che appena quattro giorni dopo l’esame Dijon in Bcl ne vede arrivare un altro in campionato. Dove l’obiettivo è quello di trovare la seconda vittoria consecutiva.

Risposte

Al PalaSerradimigni, palla a due alle 20.30 di sabato 17 dicembre, arriverà la Gevi Napoli di Buscaglia. Una squadra pensata in estate per fare meglio rispetto alla passata stagione, ma che ha avuto anch’essa diversi problemi con un roster che ha subito più modifiche in corsa già dall’estate. I partenopei, dopo le ultime uscite di Agravantis ed Emmitt Williams, hanno aggiunto al proprio roster l’ala ex Peristeri Davis. Un modo per tamponare e ridare equilibrio ad una squadra che con gli infortuni anche al momento non ha un buon rapporto, visti i problemi di Johnson e Stewart (che però potrebbe rientrare proprio contro Sassari). Un quadro che tuttavia, in uno dei momenti più difficili della stagione con quattro sconfitte nelle ultime cinque giocate prima dello scorso turno, ha portato a una reazione importante tutto il gruppo guidato dal coach che siede anche sulla panchina dell’Olanda. Trascinati dalla miglior prova in Serie A1 di capitan Uglietti (il collante della squadra insieme ad Andrea Zerini), nell’ultimo turno Napoli ha infatti battuto Trento, con una prova di carattere e solidità difensiva che potrebbero essere i principali nemici di una Dinamo Sassari che invece dovrà cercare di essere continua e intensa per trovare la prima striscia positiva in Lba.

Bisogni

È chiaro che per centrare l’obiettivo la squadra di coach Piero Bucchi dovrà trovare di più dalla panchina rispetto alla gara giocata contro il Dijon martedì 13 dicembre (qui l’approfondimento). Anche perché Napoli proprio nell’ultima settimana dai non titolari ha avuto risposte importanti. Ma soprattutto Sassari dovrà far rivedere quanto di buono fatto a Tortona sotto il profilo della lucidità in attacco, compresa la limitazione delle palle perse. Dentro la partita uno degli scontri più importanti sarà quello tra Stephens e JaCorey Williams, centro avversario che viaggia ad oltre 15 punti di media a partita. Come l’ex Igokea, Williams è un lungo atipico, che fa dell’esplosività vicino al ferro e della mobilità il suo punto forte su ambo i lati del campo. Un giocatore a cui però si può concedere un tiro dalla media non eccelso – fattore importante per le scelte difensive – e che dovrà essere attaccato, sia da Stephens che dai compagni sul lato offensivo. Una responsabilità a cui sono chiamati soprattutto i piccoli, specialmente Robinson, che dopo essere stato decisivo nella prova di Casale Monferrato avrà il compito di confermarsi. Anche in difesa, dove dovrà vedersela specialmente con un giocatore dal buon tiro come Howard (quarto miglior tiratore del campionato da tre con il 47,3%), a cui sarà importante togliere fiducia sfruttando la sua minor stazza e su cui potrebbe aver da fare anche Kruslin. Senza dimenticare poi Michineau, più play rispetto ad Howard e che ha dalla sua anche diversi anni di Eurocup. Da capire poi se Johnson, giocatore con diversi punti nelle mani, e Stewart saranno della gara. Di certo l’arrivo di un elemento più fisico come Davis ha portato più fisicità e un aiuto a rimbalzo tra i partenopei. Il giocatore statunitense può agire sia da tre che da quattro, ha nelle sue corde anche il tiro da tre, ma soprattutto regala maggior duttilità al gioco di Buscaglia. Napoli non ha tanti centimetri, però è una delle squadre che lavora meglio sotto i propri tabelloni, fondamentale necessario per sfruttare soprattutto i primi secondi dell’azione. Sassari dovrà cercare di tirare fuori le energie per sfruttare la miglior propensione al rimbalzo offensivo rispetto all’avversario e soprattutto di togliere fiducia sia con la difesa, ma soprattutto con un attacco che quando si cerca e ha pazienza può far male come dimostrato soprattutto nel primo tempo contro Tortona.

Matteo Cardia

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