Che sia estate o inverno cambia poco. Le temperature restano alte, il clima caldo. Non un problema di riscaldamento globale, bensì di situazioni che puntuali come un orologio svizzero si ripresentano a ogni stagione. Soprattutto in prossimità del mercato, anche se non sempre collegate a trattative o al calcio.
Fuoco incrociato
Per Nahitan Nández dicembre è ormai il mese delle carte sul tavolo. Cagliari, Argentina, Uruguay non fa differenza, non appena si avvicina la fine dell’anno il León entra in un vortice di documenti e questioni legali. Dai famosi diritti d’immagine di un tempo alle questioni private di oggi, mentre in campo si attende di capire cosa ne sarà del suo futuro, tra richieste che non soddisfano la società rossoblù e una classifica da migliorare anche attraverso le sue prestazioni. Difficile però lasciare da parte il privato, perché anche dalle questioni esplose negli ultimi giorni passa il destino della carriera del León. Le accuse con tanto di denuncia della ex moglie per violenza di genere, fisica e psicologica, la controffensiva della madre del giocatore con tanto di prove audio a dimostrare l’innocenza del figlio, la richiesta di detenzione della giustizia uruguaiana, il tentativo di estorsione ai danni di Nández come chiave della vicenda secondo quanto riportato dal media argentino Tyc Sports. Una vicenda giudiziaria che poco ha a che vedere con il gossip, perché ci sono le carte, perché ci sono le denunce, perché c’è in ballo il futuro anche del Cagliari che ha in Nández il suo giocatore più rappresentativo dal punto di vista economico. La differenza che passa da una possibile colpevolezza a una bolla di sapone è la stessa che passa da un salto in avanti della propria carriera alla fine dei sogni. Non solo, ma con la nazionale pronta a tornare in campo il prossimo mese di febbraio, il ritorno in Uruguay di Nández potrebbe essere più o meno concitato a seconda dell’evoluzione degli eventi.
Testa al campo
La vita privata che si mescola con quella calcistica, non una novità per il León. Non va infatti dimenticato che la famosa promessa di una cessione fatta dal presidente Giulini – e ricordata da Nández nel famoso post social dopo l’ammutinamento estivo – nasceva proprio da questioni extra campo. Il numero 18 del Cagliari, infatti, raccolse la richiesta del patron rossoblù di concentrarsi sul Cagliari in cambio del futuro trasferimento in estate, proprio quando le difficoltà private lo portarono a prestazioni sottotono fino al colpo di testa con tanto di espulsione nel finale della gara contro il Benevento. Un do ut des che fu la chiave dei problemi estivi, quando il León non vide trasformarsi in realtà il trasferimento all’Inter, pur avendo un accordo pronto da 3 milioni netti a stagione con i nerazzurri. Nández, d’altronde, tolti alcuni passaggi a vuoto anche fisiologici – non si è mai fermato a causa della Copa America – non ha mai lesinato l’impegno con la maglia rossoblù. Difficilmente lo farà alla ripresa delle danze, anche se al momento la positività al Covid lo tiene fermo ai box.
Inter o rossoblù
Ed è proprio il problema del virus ad aggiungere carico a carico. Proprio ora che il campo potrebbe dare l’occasione di dimenticare i problemi, senza dimenticare la spinta necessaria sia per la squadra – importantissime le gare contro Sampdoria e Bologna – sia per se stesso in vista di un possibile trasferimento. La permanenza a Cagliari anche dopo questa sessione di mercato non va esclusa, anzi, ma resta vivo l’interesse dell’Inter che continua a monitorare il giocatore. L’accordo da tre milioni non è mai stato stracciato, ma è ancora lontana la quadra con la società rossoblù. A distanza Napoli e Tottenham, mentre fa parte delle voci senza riscontro il tentativo del Leeds di Bielsa. In sostanza la corsa si restringe al momento a due opzioni, quella della permanenza in Sardegna e quella del volo in direzione Milano sponda nerazzurra. Inzaghi lo aspetta – le dichiarazioni di apprezzamento non sono state un caso – ma la strada appare comunque in salita tra il posto da liberare in mediana (Vecino o Sensi i papabili) e le complicazioni nel convincere il Cagliari ad accettare un prestito senza obbligo di riscatto.
Da una parte le questioni private, dall’altro un futuro tutto da scrivere sul campo, in mezzo il Covid. Elementi apparentemente slegati, ma che al contrario fanno parte di uno stesso filo rosso che può portare su diverse strade a seconda dell’evoluzione degli eventi. Un gennaio ancora una volta caldissimo, come sempre quando si tratta di Nahitan Nández. Il finale è tutto da scrivere, ma la certezza resta che il León cercherà nel campo la via per correre lontano dai problemi e raggiungere nuovi traguardi.
Matteo Zizola