Il Cagliari è in Sardegna dalla serata di domenica. La squadra dopo il riposo concesso da Maran riprenderà martedì gli allenamenti in vista della partita con la Roma.
Un Cagliari che nelle ultime ore è rimasto in balia degli eventi. Mentre la squadra era in ritiro a Coccaglio, in provincia di Brescia, in Lombardia è esplosa l’emergenza coronavirus che poi si è allargata anche alla regione Veneto portando al rinvio a data da destinarsi di Verona-Cagliari. Una situazione straordinaria che rischia di minare la bontà del lavoro rossoblù in ritiro ma che allunga anche dubbi sulle gare future del Cagliari. Dopo la riunione fiume del Governo della giornata di sabato, infatti, si era pensato a un decreto specifico per gli eventi sportivi. Al momento però sembra prevalere la disposizione del Ministero della Salute che prevede la possibilità di sospendere qualsiasi evento di ordine pubblico, comprese ovviamente le gare del campionato di Serie A. Il problema principale di questa strada è che non ci sono tempi precisi e date di scadenza per questa disposizione del Ministero. Per ora il rinvio delle partite, nelle regioni interessate ma prolungabile anche alle altre regioni senza ancora casi di contagio, rientra nella decisione della chiusura di scuole ed edifici pubblici, che prevede come limite massimo il 29 febbraio. Data però che potrebbe estendersi in caso di un prolungarsi della situazione di emergenza.
Intanto la regione Friuli ha deciso, anche se al momento non ha un’emergenza simile a quella del Veneto o della Lombardia, di sospendere la gara tra Udinese e Fiorentina del 29 febbraio. C’è da capire cosa succederà dunque nella prossima giornata di campionato considerando che ancora non si è a conoscenza del destino delle gare non giocate in quella appena conclusa. Per l’ex presidente federale Franco Carraro la soluzione senza pubblico sarebbe “il male minore”. Una soluzione che garantirebbe lo svolgimento del campionato senza però il pericolo di situazioni di contagio in luoghi molto affollati.
Guardando alla decisione del Friuli e considerando ancora la settimana che manca alla sfida con la Roma c’è da chiedersi che effetti avrà il coronavirus sul campionato del Cagliari. Al momento la sfida alla Roma non è in bilico ma la situazione, come è normale in questi casi, è in continuo divenire. Basti pensare che a Verona, dove il Cagliari avrebbe voluto giocare a porte chiuse, la società rossoblù ha scoperto solo poche ore prime del fischio d’inizio del definitivo rinvio. Cagliari-Roma dunque per ora ai giocherà regolarmente ma viste le decisioni di altre regioni e le misure da parte di istituzioni e Governo in merito allo sport che potrebbero arrivare nelle prossime ore il rischio nuovo rinvio, o di gara a porte chiuse, resta molto alto.
Roberto Pinna