La nostra analisi sul Primo turno di Coppa Italia di Serie D che va in archivio con il successo – il secondo consecutivo dopo lo 0-3 rifilato all’Atletico Uri – del Latte Dolce di Mauro Giorico contro la Costa Orientale Sarda di Francesco Loi. Uno 0-2 che conferma il buon momento di forma dei sassaresi, mentre in casa gialloblù il turnover ha dato le risposte attese soprattutto dai giovanissimi.
Costa Orientale Sarda
È vero, perdere non piace a nessuno. Anche se si parla “soltanto” di Coppa Italia. Però lo 0-2 subito a Is Arranas contro un Latte Dolce cinico e concreto ha lasciato buone sensazioni in Francesco Loi, tecnico della Costa Orientale Sarda. Una sconfitta che significa l’uscita dalla Coppa Italia di Floris e compagni, che hanno disputato una buona gara dal punto di vista dell’intensità e della manovra offensiva, restando però a secco grazie anche alla giornata di grazia di un super Werther Carboni, portiere dei biancocelesti di Giorico. “Sono molto contento di quello che ho visto – ha detto Loi ai nostri microfoni al termine del match – la squadra ha fatto 90 minuti di buon calcio, si è persa in pochissime situazioni, è sempre stata compatta, quadrata, ha provato a giocare in tutte le situazioni, non ha mai buttato la palla, ha costruito da dietro, siamo stati pungenti, abbiamo creato tanto”. Tutte indicazioni positive per il tecnico di Loceri, che ha puntato su un corposo turnover (soprattutto sul fronte over), con i vari Demontis, Nurchi, Mattia Floris e Satta fuori dai convocati e i vari Piredda e Aloia inizialmente in panchina, dando però spazio a tanti under. Su tutti Simone Loi (2007), Serra (2004) e Caferri (2005), tutti prodotti dei vari settori giovanili del territorio, all’esordio assoluto in Serie D, come sottolineato con orgoglio dal mister gialloblù: “Per noi già questo è un motivo d’orgoglio perché ricalca esattamente uno degli obiettivi stagionali. Hanno dimostrato di poterci stare e devono continuare a lavorare, come tutto il gruppo dei ragazzi giovani che è aggregato alla prima squadra, con tanti 2006, tanti 2007 e anche 2008 che avranno modo durante la stagione di mettersi in mostra e quella è la nostra ricchezza”. Al di là della sconfitta, però, la sensazione lasciata dal Cos nella sua prima uscita ufficiale stagionale è quella di una squadra che deve ancora lavorare per trovare i giusti meccanismi. Le tante opzioni offensive nel mazzo di Loi consentono ai gialloblù di cambiare pelle in corsa anche più volte durante la stessa gara: Gomez, Antonio Loi, Mascia e Aloia hanno cercato di lasciare il segno, ma la difesa del Latte Dolce è riuscita a blindare la porta di un Carboni sempre attento e preciso. Domenica 10 settembre ci sarà il debutto in campionato, ancora una volta a Tertenia contro l’Atletico Uri: contro i giallorossi di Massimiliano Paba ci saranno i tre punti in palio e difficilmente i padroni di casa vorranno esordire davanti al proprio (nutrito) pubblico con un risultato diverso dalla vittoria.
Latte Dolce
Due gare ufficiali, cinque gol fatti e zero subiti. Forse i numeri non sono tutto nel calcio, ma sicuramente aiutano nell’analisi del momento di forma attraversato da una squadra. E questi dati spiegano molto bene quanto stia bene il Latte Dolce di Mauro Giorico, che a Tertenia per la seconda volta di fila è uscito vincitore da un derby di Coppa Italia. Prima il tris rifilato all’Atletico Uri, poi lo 0-2 alla Costa Orientale Sarda, grazie ai gol di due senatori come Marcangeli e Patacchiola, entrambi ormai con il dna biancoceleste. Merito dell’ottima organizzazione impostata dal tecnico di Alghero, che ha chiuso il centro con la coppia Cabeccia-Patacchiola in difesa, il duo Piga-Olivera in mezzo e un Grassi molto volenteroso in fase di sacrificio, lasciando il compito di pungere al duo formato da Scognamillo e Marcangeli. La spinta sugli esterni dei giovani Salaris, Canu e Marras ha fatto il resto: i sassaresi hanno controllato le sfuriate offensive dei padroni di casa, ripartendo con ordine e pericolosità in almeno tre circostanze. In una di queste Marcangeli ha trovato il gol del vantaggio, poi le parate di Carboni hanno fatto il resto. L’ex portiere della Torres ha dimostrato una volta di più, qualora ce ne fosse davvero bisogno, di essere un fuoriclasse per la Serie D. Chiedere a Mascia, Gomez, Loi e Aloia, tutti fermati dalle prodezze del 28enne sassarese, che ha chiuso la porta in ogni occasione. Il raddoppio nel finale a firma Patacchiola è, infine, la conferma dell’ottimo stato di forma anche a livello mentale di Cabeccia e soci, abili a mantenere alta la concentrazione fino al 90′, quando sarebbe stato facile per tanti tirare i remi in barca e difendere a oltranza il gol di vantaggio. Tutte indicazioni positive per Giorico, insomma, che si prepara all’esordio di campionato nel derby di domenica 10 settembre a Budoni, contro la squadra con cui ha battagliato fino all’ultimo per la vittoria dell’Eccellenza. Una sfida tutt’altro che banale, forse il massimo per riprendere il cammino in quella Serie D lasciata temporaneamente nella primavera del 2022 e riconquistata con sacrifici e buona volontà nell’ultima stagione.
Francesco Aresu