Prima parte di stagione ormai in archivio per un campionato di Eccellenza che quest’anno ci sta regalando un torneo fin da subito molto incerto. Tre squadre in testa e una classifica molto corta che mantiene aperte le speranze per tante squadre di recuperare terreno. Andiamo quindi ad analizzare quello che ci sta dicendo il massimo campionato regionale.
Certezze
Non possiamo che partire dalle certezze, ovvero quell’Ilvamaddalena e quel Ghilarza che a braccetto comandano la classifica. I maddalenini hanno avuto la prima battuta d’arresto a Oristano contro la Tharros, ma vista la gara e considerate le fatiche di Coppa Italia, è un punto guadagnato. I ragazzi guidati da Cotroneo non segnano tanto, ma subiscono pochissimo (appena due gol subiti in 5 gare), dimostrazione di grande solidità. Compattezza che è mancata nell’ultimo turno al Ghilarza di Demartis, che è incappata nella prima sconfitta in campionato per mano dell’Iglesias. Insuccesso che però non intacca l’ottimo inizio di stagione dei giallorossi, partiti forte come nelle ultime stagioni, ma con una rosa rinnovata in alcuni elementi che si sono aggiunti a un importante zoccolo duro. L’obbiettivo è migliorare il terzo posto della passata stagione, che vorrebbe dire come minimo giocare i playoff. Taloro e Ferrini sono le altre due certezze di questo campionato, e non casualmente sono sempre lì davanti. I gavoesi hanno cambiato allenatore, è vero, ma la rosa è rimasta praticamente la stessa, così come lo spirito combattivo che contraddistingue questa società da ormai un quarto di secolo. I cagliaritani non hanno cambiato allenatore ma hanno optato per dei cambiamenti nella rosa. Variazioni che però non hanno minato chi è ormai un’istituzione al Polese: ovvero Bonu, Usai e Podda, che uniti gli arrivi di Carboni, Scioni e Galloni hanno dato qualità a una squadra che in passato è sempre partita per mantenere la categoria ma che spesso era capace di trasformare queste ambizioni inziali in qualcosa di più.
Sorprese
Non si può non iniziare parlando del Li Punti che dopo 6 gare è in testa davanti a tutte. Una partenza sorprendente quella dei sassaresi, in relazione soprattutto a quello che abbiamo visto nelle ultime 2 stagioni: avvii disastrosi con i sassaresi ultimi almeno fino a metà stagione, per poi rinascere e riprendere il cammino: è stato cosi nel 21-22, con la salvezza conquistata a Guspini nel playout ed è stato cosi anche la scorsa stagione, quando però il recupero fu più netto, con una salvezza diretta conquistata a spese di squadre forse più attrezzate come Sant’Elena e Lanusei. Queste annate hanno lasciato il segno, perché ora i biancoblù hanno migliorato ogni aspetto sportivo e societario, puntando su giocatori di categoria e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’altra sorpresa arriva dalle neopromosse, in particolare il Villasimius: tra le 3 matricole era quella meno in vista, ma contrariamente alle previsioni è partita forte. Dopo la sconfitta a Sassari e ha conquistato ben 10 punti e al momento si trova a -3 dalla vetta. Nulla di casuale, perché la squadra è giovane e importante, così come l’allenatore, perché Manunza ha già dimostrato a Monastir di lavorare alla grande con i giovani. Il Bari Sardo è invece una sorpresa “a metà”: dopo un inizio scoppiettante, è arrivata una flessione frutto di tre sconfitte consecutive – due di queste contro Ghilarza e Ilva. La squadra ha dimostrato di potersela giocare con tutti e i giovani a disposizione di mister Bonomi sapranno crescere ancora.
Falsa partenza
Inevitabile parlare anche delle squadre che in questa prima parte di stagione non hanno tenuto fede alle aspettative. A partire dal Calangianus che ha trovato sabato 14 la prima vittoria in stagione dopo 5 sconfitte di fila, filotto negativo che ha posto fine al “regno” di mister Sassu. Troppo poco per una squadra costruita per competere in cima alla classifica. Altra partenza negativa di questo inizio è quella fatta registrare dall’Iglesias, partiti con ben altre intenzioni, che così come il Calangianus ha cambiato allenatore. L’arrivo di Murru però fino a questo momento ha fatto conquistare ai rossoblù solamente 4 punti. L’ultima vittoria contro il Ghilarza fa però ben sperare per i minerari, che possono così riprendere il cammino mai davvero iniziato. Chi ha deluso ma è in netta ripresa sono Tharros e Ossese. Gli oristanesi sono stati i primi a cambiare allenatore, e hanno scommesso su Antonio Lai, che nel giro di 48 ore è passato da una parte all’altra della barricata. Andamento altalenante quello dei biancorossi, ma il punto contro l’Ilva è da ricordare per il tipo di prestazione offerta. I bianconeri, allo stesso modo, hanno avuto un inizio da incubo, con un punto conquistato in 3 partite. La squadra però in ripresa, grazie alle vittorie casalinghe contro San Teodoro e Villasimius che hanno migliorato la classifica, con 6 punti da recuperare rispetto alla vetta che possono comunque essere colmati. La squadra c’è, l’allenatore anche perché Fadda è una garanzia, quindi solo il tempo permetterà di migliorare ancora, gioco e classifica.
Le altre
Non si può che partire dal Tempio, a quota 10 punti e a -3 dalla vetta. Andamento lineare per gli uomini di Cantara, che hanno giocato 4 partite su 5 in casa e hanno perso l’unica gara in trasferta contro il Sant’Elena. La squadra ha dimostrato di giocare alla pari con tutte ma probabilmente per competere ai piani alti ha bisogno di fare il salto di qualità. A proposito del Sant’Elena, la squadra di Piras sta disputando un buon inizio di stagione, 8 punti conquistati che la collocano a metà classifica, situazione nettamente migliore della scorsa stagione che la vide lottare fino all’ultimo per la salvezza. Salvezza che vogliono conquistare Carbonia e Bosa, con i primi che nonostante le difficoltà sono partiti discretamente bene, vincendo le partite in casa ma perdendo in tutte le trasferte; ecco, per conquistare la permanenza in categoria servirà anche qualche punto lontano dallo Zoboli. I secondi invece sono in linea con le aspettative, e il plus è rappresentato dalla Coppa Italia, con l’andata dei quarti che li ha visti vincitori per 3-0 contro la Villacidrese, con la semifinale a un passo. Situazione negativa invece proprio per i gialloblù, un punto in 6 gare e la dolorosa sconfitta contro il Calangianus che poteva invece essere un grande punto di partenza. Chiusura per il San Teodoro PR, che come il Calangianus ha perso le prime 4 giornate, che hanno poi definito l’esonero dopo 11 anni di mister Marini, con l’arrivo di Sanna ha permesso di cambiare marcia: vittoria proprio nel derby gallurese e vittoria a Bari Sardo non scontata che hanno migliorato la classifica dei viola, che vogliono quanto meno provare a emulare l’ottima stagione scorsa.
Stefano Piras