Una stagione di alti e bassi, che lascia però il sapore di un’occasione persa. Potrebbe essere questo il giudizio sulla stagione di Adam Obert con la maglia del Cagliari: dalla posizione in campo al minutaggio a disposizione, lo slovacco ha dovuto rimandare ancora l’appuntamento con il tanto atteso salto di qualità.
Il ruolo
Nel nostro pagellone del Cagliari 2024-25 abbiamo sottolineato proprio come per il classe 2002 di Bratislava quella appena conclusa sarebbe dovuta essere la stagione del salto in avanti. Invece, si è trasformata in un’altra annata interlocutoria e di transizione. Non proprio quello che ci si aspettava ai nastri di partenza dell’ormai scorso campionato, quando il calciatore dal ritiro di Chatillon in Valle d’Aosta ai nostri microfoni chiedeva più spazio e maggior fiducia dopo un Europeo positivo sia per lui che per la sua Slovacchia. Un’estate caratterizzata da tanti rebus in difesa, dalla permanenza di Mina alla gestione della posizione sul mercato di Hatzidiakos e Wieteska, in bilico fino a inizio settembre, situazioni che sarebbero andate a influire sulla sua stagione. Le premesse, però, lasciavano sperare un ruolo più rilevante rispetto a quanto visto in passato, con la difesa a tre di Nicola che sarebbe potuto essere il palcoscenico giusto per costruire qualcosa di importante. Invece il tecnico piemontese ha optato per la difesa a quattro, confinando Obert nel ruolo di terzino o esterno sinistro. Una posizione ricoperta solo con la maglia del Cagliari, poiché in Nazionale il giocatore continua a essere schierato come centrale difensivo dal ct Francesco Calzona. Solo 2 comparse da difensore centrale con i rossoblù: nei minuti finali del match di San Siro contro l’Inter e 90’ nella trasferta di Como, entrambe terminate con una sconfitta per 3-1. Scelte che non hanno permesso al ragazzo di esprimersi al meglio, trovare una sua dimensione definitiva e fare il salto di qualità sperato.
Note positive e concorrenza
Un’annata da 23 presenze tra Serie A e Coppa Italia nel 2024/2025, per un totale di 1.173 minuti giocati. Eppure, nonostante la mancanza di continuità di impiego, la stagione di Obert non si può definire totalmente negativa. Quando chiamato in causa lo slovacco ha risposto spesso con prestazioni convincenti, pur con qualche scivolone come nella già citata sfida di Como (3-1) o nella sconfitta di Torino contro i granata di Vanoli (2-0). Il suo periodo di maggior forma si è avuto nelle gare disputate tra la fine di dicembre 2024 e gennaio 2025. Dal suo sinistro è arrivato un assist decisivo nella trasferta di Monza che ha permesso a Piccoli di insaccare il gol del 2-1 e portare a casa tre punti fondamentali, e sempre dal suo mancino è arrivata la prima marcatura in A nel 4-1 finale alla Domus contro il Lecce. Sul suo impiego, inoltre, hanno avuto peso anche le buone prestazioni offerte sull’out mancino da Tommaso Augello, che si è messo in mostra con 7 assist. Due giocatori dalle caratteristiche diverse, aspetto che ha permesso a Nicola di impiegarli anche insieme: più spinta sulla fascia da parte dell’esterno milanese e più copertura difensiva dallo slovacco, con l’italiano esterno alto e il 23enne alle sue spalle come terzino nella linea a quattro. Quando il tecnico piemontese ha optato per una retroguardia a tre, la scelta sull’esterno è ricaduta maggiormente su Augello, con Obert che spesso si è dovuto accontentare di un posto in panchina. Tutte motivazioni che hanno contribuito al mancato salto di qualità tanto atteso dall’ex Sampdoria.
Futuro
Lo scorso gennaio Obert ha rinnovato fino a giugno 2029. “Sono ancora giovane e c’è ancora tanto margine di miglioramento, ma in questi anni ho imparato tanto dai compagni e dagli allenatori: ognuno di loro mi ha dato tanto”, aveva commentato lo slovacco, uno degli asset importanti nella rosa del Cagliari che, però, ancora non è riuscito a essere valorizzato appieno. La prossima stagione dovrà essere necessariamente quella del cambio di passo, nella speranza di trovare la piena fiducia da parte di colui che si siederà sulla panchina rossoblù. La conferma o meno di Davide Nicola avrà certamente il suo peso, così come la permanenza o l’addio di alcuni interpreti del pacchetto arretrato. Su tutti la posizione di Augello, in scadenza di contratto a giugno e in attesa di definire l’eventuale rinnovo con il Cagliari: una partenza dell’ex Samp potrebbe aprire scenari interessanti per lo slovacco, pronto a candidarsi a una maglia da titolare sulla corsia mancina in attesa di eventuali colpi dal mercato, al di là del certo ritorno da Modena di Ryad Idrissi, sulla cui crescita il Cagliari intende puntare con decisione. Ma le prime risposte a questi quesiti arriveranno a partire fin dalle prossime settimane, con il ritiro estivo come banco di prova definitivo. Nel frattempo Obert pensa al presente, ovvero la convocazione con la Slovacchia Under 21, in attesa di capire se disputerà l’Europeo di categoria che si terrà proprio in patria: salvo colpi di scena il suo futuro sarà ancora rossoblù, in attesa della definitiva maturazione e crescita per dimostrare a tutti che le aspettative su di lui sono ben riposte.
Andrea Palagino














