“Non sono queste le partite che dobbiamo vincere”. Dopo il 2-0 subito al Bentegodi di Verona dalla squadra gialloblù, in casa Cagliari il mantra dell’inizio di stagione con un calendario oggettivamente complicato stona con il presente fatto di una squadra rossoblù che contro l’Hellas è stata poco cinica nel primo tempo e poi si è sciolta come neve al sole sotto i raggi dello stesso problema di inizio stagione: la mancata gestione degli episodi chiave di una partita.
Insegnamento
Questo Verona rappresentava una sfida che, in chiave salvezza, chiedeva al Cagliari un solo messaggio da mandare al campionato: vittoria. Come dimostrato per tutta la prima frazione la squadra di Claudio Ranieri aveva le carte in regola per uscire dal Bentegodi con i 3 punti. Invece il possibile allungo sulla zona rossa della classifica si è trasformato in 45 minuti in sabbie mobili e ritorno al terzultimo posto che significa retrocessione. Makoumbou è stato ingenuo nella gestione dei falli e dei cartellini, ma tutto il Cagliari, Ranieri in cima, hanno letto male l’uscita dagli spogliatoi con i cambi di Baroni che hanno ribaltato l’inerzia della gara a favore dei veronesi. Senza l’abilità dei sardi di trovare una rapida contro-misura. Ecco allora che il lanciare palla lunga a inizio campionato su alcuni errori di mancata esperienza o lucidità contro le big del campionato tornano a galla anche in quelle gare da non sbagliare per mantenere la categoria. D’altronde non si può ogni volta buttare il cuore oltre l’ostacolo, come successo contro Frosinone e Sassuolo. Per la salvezza serve maggiore equilibrio, maggiore cinismo e soprattutto iniziare a trovare continuità di punti anche lontano dalla Sardegna.
Mal di trasferta
Il Cagliari di Ranieri dopo 17 turni con 2 punti fatti in trasferta, Torino (0-0) e Salernitana (2-2), è insieme agli stessi campani e al Frosinone la peggiore squadra della Serie A lontano dal proprio stadio. Per i rossoblù anche peggior attacco (5 reti) e seconda peggior difesa da trasferta (16 i sardi, 18 la Salernitana). Il doppio schiaffo di Verona servirà alla squadra e all’ambiente che dopo qualche risultato recente, anche se arrivato sempre con un percorso altalenante, avevano forse pensato che il cammino verso la permanenza in A non sarebbe stato poi così in salita. Il Cagliari invece dovrà sudare fino all’ultima goccia per confermarsi in massima serie e la prossima sfida interna all’Empoli diventa già un bivio chiave. Con Pavoletti e compagni che in casa hanno un rendimento da quattordicesimo posto con undici punti raccolti fin qui. Riuscirà la cura Unipol Domus a far riprendere mentalmente e in classifica un Cagliari ferito?
Roberto Pinna














