“Di Francesco è un allenatore importante, sta provando a togliere il meglio da tutti noi. Io da esterno? A Cagliari in questi anni mi hanno dato del poco adatto a tanti ruoli ma ho sempre fatto cambiare idea a tutti. Come l’anno scorso con 18 gol. Giocare largo a sinistra sarà una sfida nuova, io amo le sfide e voglio un nuovo campionato da 20-22 gol”. A parlare, e sono vocaboli in libertà al miele, è Joao Pedro.
Dichiarazioni da ritiro, quelle rilasciate dal brasiliano durante la piccola parentesi ad Aritzo. Frasi che si dicono, che nel calcio del già sentito stupiscono poco. Considerazioni del 10 di Ipatinga però che un minimo prendono in contropiede: un Joao così pronto a mollare il ruolo da finalizzatore per vestire i panni del centometrista vicino alla linea laterale se lo sarebbero aspettati in pochi. E dire che nella fin qui unica amichevole contro l’Olbia l’ex Palermo da ala sinistra ha giocato bene. Ha avuto un paio di occasioni da gol, ha aiutato tanto in fase di non possesso ma soprattutto si è sacrificato a fare lui il rifinitore per l’azione offensiva, un po’ in contrasto con il passato remoto legato a Maran e leggermente più vicino al recente passato legato all’ultimo stralcio di stagione con Zenga, dove di fatto il ruolo lontano dalla porta lo ha limitato tanto in fatto di gol. Joao per ora non sembra curarsi di queste responsabilità in più, anzi ne sembra contento. Forse, nell’estate dell’addio (o arrivederci) di Nainggolan, dei saluti (ancora non pervenuti) a Cigarini, Jp10 sente anche una maggiore consapevolezza nel compito di leader e trascinatore della squadra.
Forse. Perché fin qui abbiamo guardato al lato luccicante della medaglia. Dall’altra parte però c’è ancora un lungo mercato. E alle frasi, oneste ma di circostanza, di Joao Pedro potrebbe corrispondere anche la voglia di provare una nuova sfida se arrivasse un club importante e con un ingaggio superiore a quello, vicino al milione e mezzo, percepito ora in rossoblù. Insomma, Joao dà il massimo, ma una finestra per la partenza dalla Sardegna è rimasta aperta. Non è semplice abbandonare la nave. Il mercato post Covid-19 si sta dimostrando per quello che tutti si aspettavano: pochi rischi, difficoltà nel vendere e strategia del pagherò con tranche spalmate su bilanci lontani. E in questo va dato merito all’ex direttore sportivo Marcello Carli, che in piena pandemia fu profetico: “quest’estate sarà avvantaggiato chi non dovrà vendere per forza“. Il Cagliari però per sognare in grande ha necessità di fare un po’ di cassa: dagli esuberi o da una cessione importante. Come potrebbe essere quella di Joao Pedro. E infatti il club non si siede a trattativa per una cifra inferiore ai 18-20 milioni di euro. Cifra alta che fin qui ha scoraggiato i possibili pretendenti. Ma, come ormai ci siamo abituati a ripetere, il 5 ottobre è ancora lontano.
Una cosa è certa: se Joao dovesse rimanere a Cagliari l’autunno rossoblù sarà dedicato al suo rinnovo. Dopo la stagione da 18 gol, un ruolo sempre più da leader, e una posizione in campo che rischia in parte di renderlo meno presente in zona gol e sulle prime pagine dei giornali il brasiliano batterà cassa. Prolungamento e ritocco dell’ingaggio sono prevedibili. Nonostante l’ultima trattativa tra entourage del numero 10 e i rossoblù risalga solo a un anno fa. Il contratto scade al 2023, ma se saranno nozze d’oro con Joao Pedro bisognerà essere tutti felici e contenti.
Roberto Pinna