Novembre è il mese del Black Friday, il mese degli affari e delle occasioni da non farsi scappare. Nel calcio, soprattutto se sei il Cagliari e occupi l’ultimo posto in campionato in Serie A, è il periodo giusto della stagione per programmare il mercato di riparazione invernale, facendo ritorno sui propri passi per correggere gli errori fatti e ripartire col piede giusto, cercando di raddrizzare le sorti di un campionato iniziato nel peggiore dei modi.
Le partenze
I mal di pancia in casa Cagliari sono tanti e l’aeroporto di Elmas, al check-in per le partenze, potrebbe registrare più di un passeggero. Il primo della fila è certamente Nahitan Nández a cui, dopo la forzata permanenza stagionale in Sardegna, piacerebbe e non poco imbarcarsi per Milano sponda Inter. Già in piedi in fila, a stretto giro di posta, è facile immaginare anche Caceres e Strootman, apparsi molto lontani dalle aspettative poste su di loro dal club rossoblù. Infine Diego Godín, cui la Sardegna è rimasta nel cuore, ma lo stesso non può dirsi di lui in quello della società, che già negli scorsi mesi aveva fatto di tutto per far capire al capitano della Celeste di trovarsi un’altra squadra, ricevendo una netta opposizione come risposta. Con una situazione che per questo quartetto si avvicina sempre più ai titoli di coda, in via Mameli si dovrà ragionare sui loro sostituti. Abbiamo provato a stilare una lista, reparto per reparto, di possibili rinforzi partendo da un presupposto: la creatività sul mercato sarà un fattore anche a gennaio. Per questo abbiamo cercato tra gli esuberi delle altre squadre di Serie A, compresi calciatori in scadenza di contratto a giugno. Tutti nomi “papabili”, insomma, per non creare troppi sconquassi alle casse rossoblù.
Già pronti all’uso
Iniziando dalla difesa, i primi due esempi da fare rappresentano due calciatori che già Walter Mazzarri ha avuto alle dipendenze, ovvero l’interista Danilo D’Ambrosio (32), esterno difensivo in grado anche di fare il braccetto nella difesa a 3, l’ideale per caratteristiche in caso di partenza di Caceres e Armando Izzo (29), centrale in forza al Torino, per rimpiazzare Godin. Entrambi rappresentano forse le migliori alternative sul mercato, in quanto garantirebbero esperienza e voglia di rimettersi in gioco da titolari inamovibili, alla luce del loro presente ai margini delle rispettive rose a causa dell’ampia concorrenza. I due, entrambi nati a Napoli, hanno ingaggi importanti ma offrirebbero sicura affidabilità e sarebbero già rodati nell’ideale 3-5-2 di Mazzarri. Allargando la ricerca anche ad altri profili in difesa ecco spuntare l’ex obiettivo Goldaniga (27, Sassuolo), insieme ai due esterni Conti (27, Milan) e Santon (30, Roma), questi ultimi in rotta con i propri club e alla ricerca di nuovi palcoscenici: potrebbero risultare funzionali sia in caso di conferma del recente 4-4-2, che nel ritorno al 3-5-2, in cui potrebbero fare i quinti in grado di fare avanti e indietro sulle due fasce.
Un centrocampo da ricostruire
In mediana pesano le situazioni legate a Strootman e Nández. L’olandese ha deluso tanto fin qui nella sua esperienza a Cagliari: le occasioni sono state tante, ma l’onnipresente KS6 di Roma e quello apprezzato a Genova (sponda rossoblù) non si è visto in terra sarda. Serve un play a questo Cagliari, specie se la Lavatrice facesse ritorno a Marsiglia: in quel ruolo potrebbero tornare utili due profili già sondati in passato dalla dirigenza rossoblù. Il primo è Albin Ekdal (31): lo svedese è un usato sicuro, che conosce bene l’ambiente e garantirebbe esperienza e qualità. Altro papabile è il cileno Erick Pulgar (27), inseguito già nello scorso gennaio ma alla fine rimasto alla Fiorentina. L’ex Universidad Catolica è sempre meno nei piani tattici di Italiano e in rossoblù potrebbe rinverdire i suoi fasti bolognesi, dove si mise in evidenza per le sue qualità in fase di costruzione di gioco. Per quanto riguarda l’altro uruguaiano in partenza, ovvero Nandez, non va tralasciato un particolare: il León è di sicuro il calciatore più difficile da sostituire per Mazzarri, a livello di corsa e grinta. E al momento il mercato offre ben poco, anche se è evidente che per il club il suo sacrificio sia necessario per questioni di bilancio e, soprattutto, proprio per finanziare il restyling della rosa. Sul sempre caldo asse Milano-Cagliari è facile individuare nel suo connazionale Matias Vecino (30), sempre meno utilizzato da Simone Inzaghi (una sola presenza da titolare nel 6-1 al Bologna), il centrocampista duttile capace di sostituire quello che negli ultimi 2 anni è stato il simbolo della garra charrúa in rossoblù. Stipendio alto e contratto in scadenza a giugno sono le due condizioni che al momento complicano il ritorno di Vecino a Cagliari, anche per questo potrebbe tornare in auge il nome del venezuelano Tomas Rincón (33), un guerriero a centrocampo con una buona attitudine al gol: l’ex Genoa e Juventus è in uscita dal Torino, ma su di lui è forte la Sampdoria, altra squadra alla ricerca di rinforzi per raddrizzare un avvio di stagione sotto le attese.
Il vuoto di Nainggolan
È indubbio, poi, che la mancata conferma di Radja Nainggolan abbia sicuramente lasciato un vuoto profondo nella rosa e nello spogliatoio dei sardi: tra le tante motivazioni della falsa partenza del Cagliari ci sono anche gli strascichi polemici del mancato accordo tra il Ninja (che aveva sponsorizzato i colori rossoblù a Strootman, per dire) e Giulini. Anche perché manca in rosa un trequartista vero in grado di sostituire il belga-indonesiano, dato che Pereiro non ha mai dato l’impressione di poter ricoprire quella posizione come si chiede a un 10 nel calcio italiano di oggi. L’identikit ideale è quello di un calciatore talentuoso capace di saltare l’uomo, di creare superiorità numerica per favorire le giocate e gli inserimenti degli attaccanti, e perché no, una buona attitudine al gol. Due sono i nomi plausibili: Simone Verdi (28, Torino) e il brasiliano Junior Messias (30), fin qui un oggetto misterioso nel Milan. Nel primo caso, il suo profilo è stato accostato più volte al Cagliari (insieme al compagno di squadra Zaza) per la sua duttilità tra trequarti e attacco, ma non ha mai convinto in pieno. Per quanto riguarda l’ex Crotone, invece, di lui Capozucca e Semplici parlarono a più riprese con il suo agente Giuffrida, ma le richieste del club calabrese fecero desistere il duo rossoblù. Ora Messias ha ripreso ad allenarsi in gruppo e Cagliari potrebbe essere il posto ideale per lui per tornare a brillare come ha fatto la scorsa stagione in Calabria e per il Milan di rivalorizzare un giocatore in vista della prossima stagione.
Attacco, manca qualcosa
Con la partenza già annunciata di Diego Farias (un ectoplasma nel suo ultimo scorcio di esperienza in rossoblù) e con un Damir Ceter costantemente in differenziato, è chiaro che il Cagliari dovrà fare qualcosa anche in avanti. Oltre al già citato Verdi, sono due i nomi che potrebbero tornare utili a Mazzarri: Kevin Lasagna e Leonardo Mancuso, entrambi 29enni. Il primo, pallino del patron Giulini, è la terza scelta nell’attacco dell’Hellas Verona, dove sta eccellendo un certo Giovanni Simeone. Proprio i buoni rapporti tra i due club in occasione della trattativa legata al passaggio del Cholito ai gialloblù potrebbero favorire l’approdo dell’ex Carpi e Udinese in Sardegna. Per quanto riguarda il numero 7 dell’Empoli, invece, il buon rendimento sotto porta di Pinamonti e Di Francesco jr. lo ha relegato in panchina, tanto che in Toscana si parla con insistenza di una partenza a gennaio (con il Monza molto interessato). Due attaccanti di lunga gavetta, come Pavoletti, che potrebbero ritrovare a Cagliari le giuste motivazioni per rilanciare la propria carriera.
Al di là dei nomi, resta un dato di fatto: il club rossoblù ha il dovere di correre ai ripari nel mercato di gennaio, al fine di cancellare quanto di poco gratificante visto finora (eufemismo): perché ora la conquista della salvezza ha tutta l’apparenza di essere un miraggio.
Andrea Olmeo