La fascite riscontrata dopo il match d’andata con i granata nell’ultima stagione e la positività al Covid-19 dell’agosto scorso hanno segnato il recente passato del centrale, ridimensionando la sua posizione nella rosa rossoblù.
Nona giornata del campionato scorso. Luca Ceppitelli viene schierato dal primo minuto e con la fascia di capitano al braccio all’Olimpico di Torino contro Belotti e compagni. Alle spalle, già 8 presenze complessive (7 partendo nell’undici titolare) in stagione, con la ciliegina sulla torta costituita dalla strepitosa doppietta messa a segno nel 3-1 in casa del Parma. Gioia, ottime prestazioni e una classifica da vertigini pure per il suo Cagliari. Poi, il buio. Il periodo più nero dal 2014, anno dell’arrivo in Sardegna via Bari. Una fascite plantare non gli permette di scendere in campo nelle 16 sfide successive e lo sfortunato centrale rossoblù, dopo un lungo periodo ai box, fa ritorno al centro della difesa soltanto contro il Verona, prima apparizione post Covid degli uomini di Zenga. Una squalifica per somma di ammonizioni e una distorsione alla caviglia, tuttavia, frammentano ancora una volta una stagione a dir poco travagliata per Ceppitelli, chiusa con sole 16 presenze all’attivo.
Domenica, ecco che il Cagliari avrà di nuovo di fronte il Torino, formazione che ha sfortunatamente segnato il punto d’inizio del lungo e recente calvario di Ceppitelli in maglia rossoblù. Ancora a caccia della prima presenza in questa stagione, il centrale umbro si è unito al nuovo gruppo d’allenamento guidato dal neo tecnico Eusebio Di Francesco soltanto da due settimane. Più di un mese, infatti, la durata della sua quarantena succeduta alla positività al Covid-19. L’ennesimo intoppo nel 2020 horribilis e sfortunato di Ceppitelli.
E ora?
Con un contratto in scadenza nel 2021, gli scenari che si stagliano davanti agli occhi di Luca Ceppitelli potrebbero essere svariati. Dopo lo sbarco in Sardegna di Godin e la definitiva promozione di Walukiewicz nel cuore della difesa rossoblù, la via più percorribile potrebbe tuttavia essere quella di un possibile rinnovo del centrale umbro prima di un’eventuale esperienza lontana da Cagliari. Già nel corso dell’ultima sessione estiva, il nome del classe ’89 era ripetutamente circolato negli ambienti di mercato. In pole, neanche a dirlo, proprio quel Torino dopo il quale tutto è sfortunatamente partito. All’Olimpico, contro i granata, sarà probabilmente ancora una volta Joao Pedro ad indossare quella fascia da capitano che, fino alla stagione scorsa, era saldamente affissa sul braccio di Ceppitelli.
Infortuni, positività al Covid e tanta, tanta sfortuna: il centrale rossoblù spera di tornare presto in campo per cercare di riassaporare con continuità il profumo del manto verde della Sardegna Arena.
Alessio Caria