Sosteneva Pereiro, rivisitazione al passato. Improvvisamente, quando ormai tutto sembrava portare alla fumata nera, ecco la notizia del sabato sera. Che diventa febbre a Montevideo, casa Nacional, con il ritorno del Tonga in Uruguay. E con un effetto domino che profuma di un altro ritorno, ma dalle parti di Cagliari.
Arrivederci
La notte tra sabato e domenica doveva essere e la notte tra sabato e domenica è stata. Impossibile andare oltre nelle tempistiche della trattativa tra Nacional e Cagliari per il sogno del Tricolor di regalare ai propri tifosi il ritorno di Pereiro laddove tutto è iniziato. Ragioni meramente personali, con la moglie del giocatore – oggi 14 gennaio presente alla Unipol Domus per la sfida con il Como – che causa gravidanza non sarebbe potuta salire sull’aereo verso l’Uruguay da lunedì 16 in poi. Le parole di 24 ore fa di Ranieri lasciavano presagire il nulla di fatto – “Lui fa parte della rosa, ha una qualità eccelsa, veramente ottima, deve sveltire il suo pensiero d’azione e cercheremo di migliorarlo” – ma il mancato ingresso in campo contro il Como ha detto tutt’altro. E così, tra il desiderio di Pereiro e della compagna di tornare in patria e quello del Cagliari di rivalorizzare il giocatore in un ambiente più sereno, ecco che all’improvviso è arrivata la chiusura. Il Nacional che mette sul piatto il 50% del salario del Tonga fino a giugno, il giocatore che rinuncia al 25% pur di rivestire la maglia del Tricolor, la società rossoblù che continua a pagare un quarto del salario nella speranza di riavere un giocatore spendibile sul mercato. Tutti felici e contenti, anche un quarto protagonista che è pronto a sfruttare gli eventi per chiudere la propria personale partita.
Il Ninja liberato
Di ritorno in ritorno il tempo stringe per quello di Radja Nainggolan in Sardegna. Accordo nel cassetto con il presidente Giulini – 18 mesi di contratto a cifre vicine al milione e mezzo totale – e soltanto Ranieri da convincere. Il tecnico rossoblù ha valutato prima e lanciato un segnale forte poi con le parole nella conferenza pre Como che sapevano di apertura forte al Ninja: “Radja? Le sue vicissitudini le conoscete meglio voi ma se lui vuole venire qui per calarsi con la giusta mentalità, come ho fatto io, sarà bene accetto”. E non è un caso che proprio nelle ore precedenti attraverso Instagram fossero rimbalzate le immagini di un Nainggolan al lavoro in Belgio, allenamenti individuali con la Maluka Football di Liegi e fisico verso la condizione ottimale. L’addio di Pereiro non ha molto a che vedere dal punto di vista tecnico-tattico, ma spalanca le porte da quello economico. L’unico dubbio che resta è dunque di natura burocratica, perché il centrocampista belga avrebbe risolto il contratto con l’Anversa e per regolamento non potrebbe firmare prima di febbraio per un nuovo club. Il condizionale non è un caso, infatti la risoluzione citata è stata resa nota soltanto dai media fiamminghi, ma mai ufficializzata. Nainggolan, a oggi 14 gennaio, risulta sia per il sito ufficiale della Jupiler League che per quello del club a tutti gli effetti un giocatore del Royal Antwerpen. Aspetto che aprirebbe alla possibilità di una cessione a titolo gratuito senza dover attendere febbraio per la quarta esperienza in rossoblù. Carte che dovrebbero venire scoperte nei prossimi giorni, ma che non cambierebbero comunque la sostanza di un ritorno sempre più vicino.
Matteo Zizola