Entusiasmo, voglia di crescere e diventare un perno fondamentale del nuovo Cagliari. Adam Obert è alla quarta stagione in Sardegna, la terza in Serie A con la maglia rossoblù sulle spalle. Dopo la scorsa annata di apprendistato e di assestamento, il centrale slovacco classe 2002 punta a consolidarsi nel calcio di grandi, cercando di acquisire, con l’arrivo di Davide Nicola, il giusto mix di cattiveria e concentrazione nella fase difensiva per fare un ulteriore step in avanti in vista della prossima stagione.
Conoscenza
Aggressività, cattiveria ed essere sempre sul pezzo. Sono stati questi i tre concetti fondamentali su cui ha insistito con costanza e fermezza Claudio Ranieri con Obert alla sua prima stagione in massima divisione con il Cagliari. “Adam come lo vedo? Farei come con i polpi, gli mangerei la testa, perché è un giocatore fortissimo”, chiosò Sir Claudio lo scorso febbraio. La prima stagione tra i grandi, al di là di un rendimento non sempre costante, ha permesso a Obert di crescere e conoscere più da vicino la Serie A, dove l’ex Sampdoria alla fine ha totalizzato 17 presenze, a cui si aggiungono anche le 3 collezionate in Coppa Italia e 1 assist, messo a referto contro il Milan. Ma per Adam è arrivata anche la grande soddisfazione della chiamata della sua Slovacchia, in occasione degli Europei che si sono svolti quest’estate in Germania. Per il numero 33 del Cagliari è stato l’esordio assoluto in un torneo ufficiale con la nazionale maggiore del suo paese guidata dall’ex vice allenatore rossoblù Francesco Calzona, che per Obert ha sempre avuto stima e ammirazione fin dai tempi della Serie B con il Cagliari. “L’Europeo è una esperienza bellissima che non avevo mai fatto nemmeno nelle nazionali giovanili. Quando sono uscite le convocazioni per l’Europeo è stata una sensazione bellissima. Ho trascorso un mese con tutti i miei compagni per preparare un Europeo che è andato anche abbastanza bene”, ha dichiarato recentemente lo stesso Obert ai nostri microfoni. Per lui due presenze contro Belgio e Ucraina nella fase a gironi, entrambe da subentrato. Un’emozione unica per il difensore slovacco, che fino ad allora aveva messo insieme 5 presenze con la rappresentativa maggiore del suo paese – tutte in amichevole – e che insieme al rumeno Razvan Marin è stato tra i portabandiera del Cagliari nella competizione.
Maturità
Dopo l’importante esperienza vissuta a Euro 2024, per Obert arriva però un altro passaggio fondamentale, quello del consolidamento. A Cagliari, al posto di Ranieri, è arrivato Davide Nicola. E proprio la difesa è stata sollecitata a più riprese dall’ex allenatore tra le altre di Empoli e Salernitana. Tra coloro che sono stati coinvolti con maggiore frequenza, oltre a Wieteska (qui l’approfondimento sul polacco), c’è stato proprio Obert. Più ignoranza e meno eleganza: sono le richieste di Nicola all’indirizzo dello slovacco del 2002. Concetti, quelli ribaditi in più di un’occasione dal tecnico di Luserna San Giovanni, che Obert già conosceva con la gestione Ranieri. E quindi aggressività, cattiveria, concentrazione ma soprattutto costanza, aspetto quest’ultimo su cui il numero 33 isolano sta lavorando e tanto per migliorarsi, in modo da diventare un giocatore strutturato anche dal punto di vista dell’interpretazione del ruolo, lui che ama principalmente la posizione di braccetto ma che può destreggiarsi anche come centrale e terzino sinistro. Da parte di Obert c’è la voglia di mettere in difficoltà Nicola nelle rotazioni del Cagliari che verrà. “Quest’anno devo aggiungere quelle cose che l’anno scorso mi sono mancate per poter fare uno step in più in avanti. Ho capito su cosa dovevo lavorare per essere prontissimo quest’anno e magari per non fare gli errori che ho fatto nella scorsa stagione”, ha dichiarato Obert ai nostri microfoni lo scorso 1° ottobre dal ritiro valdostano di Châtillon. Parole importanti, figlie di una rinnovata consapevolezza nei propri mezzi quelle pronunciate dal duttile difensore slovacco. E a giudicare dalle amichevoli estive dei rossoblù giocate fuori dai confini regionali, i segnali che sono arrivati sono piuttosto incoraggianti in ottica futura. In particolare nell’ultimo test estivo al Braglia contro il Modena, si è visto un Obert diverso, più solido e incisivo, proprio come chiede Nicola ai suoi difensori in fase di copertura. La fiducia in lui da parte della dirigenza del Cagliari c’è sempre stata. Non solo, quindi, il rinnovo fino al 2027 dell’agosto del 2023 ma anche l’aver respinto di recente alcune proposte allettanti dal punto di vista economico arrivate dalla Serie B e dalla Jupiler Pro League, la massima divisione calcistica belga. La fiducia c’è, la voglia di fare anche e Obert punta a ripagare entrambe nel miglior modo possibile, per raggiungere la definitiva maturazione.
Fabio Loi