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Cagliari, pressing e fasce laterali: come gioca il Bologna di Italiano

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Se stessi e gli avversari, il compito quello di bilanciare la propria idea di gioco da proporre con la necessità di limitare le caratteristiche di chi si ha di fronte. Dopo la sconfitta contro l’Udinese, figlia anche dell’inferiorità numerica dopo nemmeno mezz’ora di gioco, il Cagliari di Davide Nicola si prepara alla sfida della Unipol Domus contro il Bologna – domani 29 ottobre alle 18:30 – con la consapevolezza delle qualità della squadra di Vincenzo Italiano e la voglia di superare lo 0-2 subito a Udine.

Aggressività

“Il Bologna è una squadra veloce, abile a fare pressing nella prima costruzione che parte dal portiere e noi dovremo essere abili nell’evitarlo. E proprio su quello abbiamo lavorato”. Queste le parole dell’allenatore rossoblù alla vigilia della gara contro gli emiliani, parole che rispecchiano quanto i dati dicono sul gioco portato a Bologna da Italiano. Ed è interessante vedere quanto le due squadre per certi versi si assomiglino, ma anche quanta sia la distanza in alcune caratteristiche. Valori relativi alle prime otto giornate e che escludono l’ultimo turno di campionato, con il Bologna che ha visto rinviata la propria gara contro il Milan. Partendo dall’Indice di Pericolosità Offensiva, il cosiddetto IPO, il Cagliari è al quarto posto dell’intera Serie A con una media di 59 a partita, con i felsinei che sono al sesto posto con 55,63. Anche alla voce tiri i rossoblù di Nicola sono in vantaggio rispetto a quelli di Italiano, 13,13 la media dei primi (settimi in campionato) e 12,38 quella dei secondi (dodicesimi), entrambi comunque sopra la media della Serie A di 11,91. Nei passaggi chiave si trova il primo valore offensivo favorevole al Bologna, ricordando che si definiscono tali tutti quei passaggi riusciti che portano al superamento di una linea di pressione. La squadra di Italiano è ottava in classifica con 26,75 a gara, mentre il Cagliari è tredicesimo con 22, mentre la media generale è di 24,72. Ciò che balza all’occhio e che conferma le parole di Nicola è il dato relativo ai recuperi palla offensivi, dunque nell’ultimo terzo del campo. Il Bologna è in testa alla speciale graduatoria con ben 21,88 recuperi a partita, mentre Viola e compagni sono al dodicesimo posto – e appena sotto la media della Serie A di 15,68 – con 15,38 a gara. Un dato che può essere visto sia come un fattore di rischio, ossia con la possibilità che gli emiliani possano rubare palla vicino all’area di Scuffet con frequenza, sia come elemento positivo nel caso il Cagliari riuscisse a superare la prima pressione. In questo caso si aprirebbero spazi per andare verso la porta del Bologna, aspetto che porta a pensare all’importanza di un giocatore come Luvumbo in una gara di questo tipo e, ancora di più, all’importanza confermata da Nicola di una maggiore velocità nella gestione del possesso. Un altro dato interessante che accomuna le due squadre è quello dei dribbling, arma utilizzata poco da entrambe. Il Cagliari è al dodicesimo posto con 17,75 a gara, in media con il resto della Serie A, il Bologna due gradini sotto con 17. Così come sia Nicola che Italiano puntano sul gioco laterale, con i rossoblù del primo che sono terzi per palle laterali (16,63 a partita, media di 13,83 in A) e quelli del secondo settimi con 15,5. Distacco ampio invece alla voce triangolazioni: il Cagliari le utilizza con frequenza, settimo in campionato con 4,25 a gara, mentre il Bologna è al penultimo posto con 1,63.

Ampiezza

Passando ai dati sulla fase difensiva è evidente quanto il Cagliari, se da una parte ha creato più del Bologna, dall’altra paga in termini di Indice di Rischio Difensivo (IRD). Mina e compagni sono al quindicesimo posto in A con 57,38 (la media è di 50,61 in tutto il campionato), mentre dall’altra parte la retroguardia felsinea segna un valore di 46,5, il settimo più basso della Serie A. Discorso simile se si guarda ai tiri subiti, con il Cagliari diciottesimo – quindi tra le squadre che ne hanno ricevuto di più – con 14,38 a gara, mentre il Bologna è ottavo con 10,75. Posizioni praticamente identiche anche alla voce passaggi chiave subiti, quindi quante volte è stata superata una delle linee di pressione da parte degli avversari. Per la squadra di Nicola la statistica parla di 31,63 e un diciottesimo posto in una Serie A con la media generale di 24,72, mentre per quella di Italiano si riscontra il settimo posto con 22,5. Massima attenzione al dato relativo alle palle difensive perse, quindi quelle in prima costruzione, perché il numero del Cagliari fa da contraltare a quello elevato del Bologna in chiave offensiva. Sono ben 18,75 quelle perse a partita dai rossoblù di Nicola, diciassettesimi in A, mentre la squadra di Italiano è undicesima con 15,38. Cagliari che è nella zona bassa anche per dribbling subiti (19,13, quindicesimo in classifica con una media generale di 17,93), mentre il Bologna è di poco superiore con 18 a partita e il decimo posto nella speciale graduatoria. Felsinei che praticamente non subiscono triangolazioni, forti del loro secondo posto in classifica con soli 2,38 a gara (media generale di 3,56), mentre il Cagliari fa più fatica con le sue 3,5 a partita e il decimo posto. Infine il dato sulle palle laterali subite, fattore che potrebbe favorire l’undici di Nicola che eccelle in questa strategia. Il Bologna è sotto la media della Serie A di 13,83 a gara registrando un valore di 11,38 e il quinto posto in classifica, aspetto che lascia pensare a una sfida della Unipol Domus che vedrà diversi duelli sulle corsie. Il Cagliari, dal canto suo, è sopra la media generale con i suoi 14,25, confermando l’idea che tanto si giocherà sull’abilità sia difensiva che offensiva sulle fasce.

Matteo Zizola

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