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Walter Mazzarri e il suo vice Bellucci

Cagliari: pochi gol nel primo tempo, per salvarsi serve un diverso approccio

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Un po’ come una serie TV di 38 episodi la stagione 21/22 del Cagliari in questa Serie A ha un copione ben definito, e puntata dopo puntata volge al termine con un finale ancora tutto da scoprire. La trama che sta andando in onda, alla Unipol Domus e in tournée nei vari stadi d’Italia, vede una squadra rossoblù che, così come fatto nel girone d’andata del campionato, anche in ogni partita parte non benissimo e minuto dopo minuto, settimana dopo settimana, sembra dare il meglio di sé nel finale.

Il campionato

Nel girone di andata i rossoblù su 19 partite disputate hanno totalizzato una sola vittoria 7 pareggi e 11 sconfitte per un totale di 10 punti complessivi e una classifica che li vedeva tragicamente in zona retrocessione. Un inizio di stagione che non dava spazio a buoni presagi, soprattutto a fronte di un cambio di panchina, da Semplici a Mazzarri, che all’apparenza e classifica alla mano non aveva dato immediatamente la svolta che la dirigenza e i tifosi si aspettavano. Dopo aver toccato il fondo in seguito alla sconfitta per 0-4 in casa contro l’Udinese, alla penultima giornata prima del giro di boa, con l’inizio del girone di ritorno qualcosa nello spogliatoio rossoblù è cambiato. Nella seconda parte di campionato, tra epurazioni e nuovi arrivi, il Cagliari sembra aver trovato lo sprint giusto per ripartire e dopo 11 giornate il bottino degli isolani è di 4 vittorie 4 sconfitte e 3 pareggi per un totale di 15 punti conquistati.

Primo e secondo tempo

Come nel copione generale della stagione a tinte rossoblù anche i singoli episodi all’interno delle singole prestazioni recitano la stessa tendenza. Un Cagliari che nei primi 45 minuti di gioco non approccia con il giusto piglio, ma che di ritorno dagli spogliatoi cambia volto. Una sorta di plot twist che si ripete nella maggior parte dei fine settimana di Joao Pedro e soci. Analizzando i dati dei punti ottenuti solo nel primo tempo, la posizione in classifica del Cagliari sarebbe ben più grave di quella attuale. Nelle trenta giornate disputate finora, infatti, i rossoblù sarebbero penultimi con 23 punti (4 vittorie 11 pareggi e 15 sconfitte) davanti alla Salernitana a quota 16 e dietro al Genoa con un solo punto in più (24). Ma soprattutto i sardi sarebbero il secondo peggior attaccato del torneo proprio dietro i liguri. Pavoletti e compagni infatti hanno realizzato appena sette reti nei primi 45′ di tutte le trenta sfide di campionato. Sono 6 per il Genoa. Se invece, seguendo lo stesso ragionamento, si analizzassero i punti ottenuti nella seconda frazione di gioco, la situazione sarebbe più positiva e vedrebbe il Cagliari al 13° posto in classifica con un totale di 33 punti (8 vittorie 9 pareggi e 13 sconfitte) a 7 lunghezze dalla zona retrocessione composta da Genoa (26), Spezia e Salernitana (25). E soprattutto con 21 reti realizzate nella ripresa, una in meno della Juventus per capirci. Insomma, a Mazzarri e ai suoi attende un finale di stagione ancora tutto da scoprire con 8 puntate della serie TV in salsa rossoblù che lasciano spazio a ogni scenario.

Andrea Olmeo

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