L’esito della riunione della commissione comunale che porta il Piano guida in Consiglio comunale.
Sei voti favorevoli e tre astenuti. Con quest’esito della votazione il Piano guida per Sant’Elia arriva in Consiglio comunale di mercoledì: se anche in tale occasione ci fosse una votazione positiva, l’iter prevede 60 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni. Qualora non ce ne fossero e quindi, in caso di via libera, il Cagliari potrebbe presentare finalmente il progetto definitivo. Se, invece, il voto consiliare fosse negativo, si riaprirebbe un’ulteriore fase di studio e ancora tempi lunghi.
Nel pomeriggio, durante la sfida tra Lecce e Cagliari, negli uffici di via Nazario Sauro si è discusso soprattutto delle proposte della minoranza, con cinque emendamenti. Queste le principali dichiarazioni dei protagonisti:
LA MINORANZA – Le dichiarazioni di Francesca Ghirra: “Non è uguale al nostro progetto, c’è una sensibile riduzione dei volumi totali potenziali e si proibisce l’alimentare nella zona commerciale. Nell’emendamento n.3 la parte residenziale-turistica eliminata potrebbe essere usata per creare spazi per attività sportive. Gli emendamenti n.4 e n.5 prevedono due proposte di ricollocazione dei parcheggi e del verde pubblico, sempre per l’obiettivo di ridurre le volumetrie di costruzione finali. In ogni caso – ha proseguito la Ghirra – alla luce del fatto che non è chiara la posizione della maggioranza sui nostri emendamenti annuncio la nostra astensione. Questo perché a nostro avviso questa configurazione non ci pare realizzabile in tempi celeri. Anche noi presenteremo degli ordini del giorno. Uno sul tracciato della metro, che non passi a ridosso delle case di via Bartolomeo. E l’altro sull’accordo di programma sulla riqualificazione di Sant’Elia più le zone di sosta per la sosta dei pullman CTM”.
Questo, invece il parere di Guido Portoghese: “L’idea è quella di portare il progetto in discussione dopodomani in aula. L’emendamento n.2 conferma la decisione di costruire edifici commerciali fuori dallo stadio, senza la possibilità di vendere alimentari. Chiede invece l’eliminazione della costruzione delle eventuali strutture residenziale-turistico lungo il canale. Resterà invece intatti nel progetto la creazione di chioschi lungo il canale, per ridurre sempre le volumetrie. Riprendo quanto proposto da Cugusi tempo fa: se non vogliamo discutere sulle volumetrie, rivediamo gli indici”. E ancora, prima del voto: “Noi siamo favorevoli al fatto che mercoledì si discuta in aula la proposta di delibera sulla questione stadio. Vediamo come risponde la maggioranza sui nostri emendamenti. Noi come minoranza su questa votazione decidiamo però di astenerci”.
Così, invece, Matteo Lecis Cocco Ortu: “Dover vincolare l’avvio della costruzione e dell’utilizzo dello stadio all’abbattimento del viale Ferrara ci preoccupa. È un aspetto che dobbiamo considerare. Vorremmo che l’amministrazione si impegnasse per evitare che fino al termine dei lavori il Cagliari non debba lasciare la Sardegna Arena per giocare le sue partite interne”.
LA MAGGIORANZA – Queste le parole del presidente della Commissione, Antonello Angioni: “Innanzitutto chiariamo che tutti vogliamo fare lo stadio, minoranza e maggioranza. Parliamo però di un intervento pubblico che prevede la rivalorizzazione di un quartiere importante di Cagliari. Parlare solo di volumi per me è poco utile. Non dobbiamo ragionare sulla quantità ma sulla qualità. Meno volumi ci sono e meglio è, però al momento è importante metterne qualcuno in più, tanto poi siamo noi con la regia pubblica a poter intervenire strada facendo. Questa voglia di autolimitazione non la condivido. Anche perché poi, se voti un dato volume e te ne serve qualcuno in più, sei bloccato”.
Questa, invece, la posizione di Roberto Mura: “Non stiamo perdendo tempo. È un tema che scalda gli animi e che rappresenta un’opportunità di crescita per tutti. Siamo contenti del sopralluogo e in generale al lavoro della commissione. Per questo noi come partito sardo d’azione abbiamo presentato un ordine del giorno urgente sulla zona commerciale e sulla abbattimento di viale Ferrara. Vogliamo collaborare con le associazioni di categoria per quanto riguarda la parte commerciale. Per quanto riguarda Viale Ferrara chiediamo ulteriori verifiche e uno studio sul lavoro dell’abbattimento della strada. Detto questo votiamo favorevolmente al piano guida per Sant’Elia”.
Così Antonello Floris: “Come Fratelli d’Italia noi siamo favorevoli, abbiamo presentato un emendamento per escludere oltre che del residenziale anche della parte commerciale relativa alla parte alimentare”. Aurelio Lai: “Il nostro voto è favorevole perché non c’è un commerciale-alimentare nel progetto. Non parteciperemo mai a un funerale dei market di quartiere”.
Roberto Pinna