Pochi giri di parole: Matteo Prati è al momento l’obiettivo numero uno del Cagliari di Claudio Ranieri. La società rossoblù e l’esperto tecnico romano vorrebbero affidare al giovanissimo centrocampista le chiavi della mediana, tanto che il club di Tommaso Giulini, innamorato del calciatore della Nazionale Under 20 da Cagliari-Spal dello scorso 27 gennaio, ha intenzione di chiudere l’affare con i ferraresi già in questa prima settimana di luglio. La voglia di creare un’asta da parte della Spal e la tanta concorrenza sul giocatore sono gli avversari principali. Scopriamo allora con l’uso degli algoritmi e delle statistiche, così come già fatto per Sulemana (qui il report), perché tutti vogliono Prati e quali sono le sue principali caratteristiche.
Profilo
Classe 2003, cresciuto nel settore giovanile del Cesena prima e nell’academy del Ravenna poi. E proprio con il Ravenna ha fatto il suo esordio tra i grandi nel 2020-21 in Lega Pro, una manciata di minuti nello 0-0 contro la Sambenedettese. Due anni fa, sempre con la maglia giallorossa, una stagione da assoluto protagonista in Serie D: 32 partite, 5 gol e 4 assist. Più due gare da titolare nei playoff. Rendimento che ha convinto la Spal a fargli saltare una categoria e a sceglierlo come alternativa per la costruzione del gioco direttamente in Serie B l’estate scorsa. Chiuso da Esposito nei primi mesi ha fatto apprendistato e poi, aiutato dalla partenza del centrocampista numero 5. si è preso la scena nel girone di ritorno. Per Prati nell’ultimo campionato cadetto 20 presenze, 2 reti e un assist. A chiudere il cerchio un Mondiale U20 giocato con l’Italia da assoluto protagonista e chiuso con un gol al Brasile all’esordio e la finale persa contro l’Uruguay. Un segnale evidente di come il ragazzo sia abituato a bruciare le tappe. Con la Serie A che sarebbe l’ennesimo salto in avanti oltre i normali step di maturazione.
Caratteristiche
Parliamo chiaramente di un centrocampista costruttore di gioco, ma per un 2003 sarebbe riduttivo racchiuderlo in un unico ruolo. D’altronde il ragazzo ha avuto negli ultimi due anni un’evoluzione tale che ancora ha tatticamente ampi margini di crescita e aspettarsi un play puro fin da subito sarebbe sbagliato. Quali sono stati i suoi dati in B a stupire? Partiamo dai minuti giocati, perché insieme a Fabbian della Reggina è l’unico Under 20 a centrocampo ad aver superato quota mille minuti, per lui a fine stagione sono stati 1.479 (recuperi esclusi) quelli giocati in seconda serie. Tra Ravenna e Spal ha giocato in diversi moduli, anche se si è abituato particolarmente a giocare con un 3-4-1-2 o 4-3-1-2. Spesso con due mezzali a proteggere la sua costruzione e altre volte anche spostato dal classico ruolo davanti alla difesa. Le difficoltà della Spal nel trovare uno schema di riferimento nella ultima Serie B paradossalmente potrebbero averlo aiutato nella crescita a livello di posizionamento.
Come si evince dal primo grafico ha delle buone qualità nella trasmissione lunga, alcune sue verticalizzazioni in profondità proprio nella gara contro il Cagliari alla Unipol Domus avrebbero definitivamente convinto i rossoblù a puntare su di lui. In media nell’ultima B ha fatto 5,42 lanci lunghi ogni 90 minuti, con un’ottima precisione del 57,29%. I dati sulla verticalizzazione erano già più che positivi in D con il Ravenna e al primo anno tra i professionisti ha tenuto una media di 4,29 passaggi verso la trequarti avversaria a partita. In una classifica dove il primo assoluto è un ex rossoblù come Strootman (10,17). Insomma, il ragazzo ama sì costruire il gioco ma non in modo fine a se stesso e cerca quasi sempre l’attacco verso la porta saltando anche dei tempi di gioco. Ha anche ottime qualità palla al piede come dimostra il 62% dei dribbling riusciti.
Guardando ai dati sui passaggi (grafica 2) si nota come rispetto a molti colleghi pari-ruolo abbia una predisposizione naturale ad essere partecipe alla manovra. Ha ricevuto in media 32,28 passaggi ogni 90 minuti e ha effettuato 44,13 passaggi a partita. Attenzione però anche nella fase di non possesso perché risulta il terzo per tiri intercettati tra tutti i centrocampisti dell’ultima Serie B con almeno 1.000 minuti giocati. Per Prati 0,56 intercetti di tiro a partita di media. Un dettaglio che ne sottolinea l’abilità nel senso della posizione nel ruolo davanti alla difesa.
Valutazione e percorso
La Spal, a parole, per il suo cartellino ha da subito sparato molto alto: 10 milioni. Una cifra praticamente impensabile per un giocatore al momento in Serie C. Più probabile che chi lo porterà a casa spenderà la metà tra parte fissa e bonus futuri. Ma d’altronde prima del Mondiale era uno dei giocatori italiani con la maggior crescita mensile di quotazione sul sito specializzato Transfermarkt, dove è passato da un valore di 75k a un milione. Se guardassimo alle caratteristiche tecniche e al percorso naturale è probabile che un passaggio ulteriore in Serie B da assoluto titolare, magari alla Sampdoria con un maestro del centrocampo come Pirlo, potrebbe essere il cammino più giusto da fare. Però il ragazzo da quando ha convinto il Ravenna a non fare mercato davanti alla difesa due anni fa ha iniziato a bruciare ogni tappa. In Serie A, qualora sposasse il Cagliari, sarebbe tutto da valutare, specie in un 4-4-2 dove potrebbe patire almeno inizialmente. Ma la mossa dei rossoblù è chiara: anticipare i tempi. Probabilmente Prati con un altro anno in B diventerebbe un profilo fuori portata. Il segreto sarebbe quello di non incaricarlo di troppe pressioni nella manovra, aspettando il suo adattamento. Come già successo con Sulemana però la volontà del Cagliari è quella di tentare alcune scommesse, futuribili nel mercato nelle prossime stagioni, dopo che l’acquisto di giocatori di categoria e dall’ottimo curriculum negli ultimi anni non ha portato a grandi plusvalenze. Anzi.
Roberto Pinna