Chissà quante volte in questi giorni, nel percorso solitario in auto da casa ad Asseminello per svolgere la riabilitazione, Leonardo Pavoletti ha ripensato a quanto è strano il calcio e a come cambia in fretta la vita. L’anno scorso idolo indiscusso di un Cagliari che senza i suoi gol difficilmente avrebbe confermato la Serie A, quest’anno bloccato due volte dalla rottura del legamento anteriore crociato. Nel secondo infortunio ci ha messo del suo e intanto gli interrogativi sul suo futuro in Sardegna si allungano.
Febbraio maledetto
A inizio febbraio una cena di squadra che doveva rappresentare una delle ultime uscite per Pavoletti prima del definitivo ritorno in campo, dopo l’infortunio alla prima giornata di campionato contro il Brescia, si è trasformata nell’inizio dell’incubo. Una serata divertita, come è normale per un gruppo di compagni e amici, qualche guasconata di troppo e il ginocchio cede di nuovo. Un nuovo contrattempo che piace poco alla dirigenza, soprattutto per le circostanze in cui avviene. E non a caso Pavoletti e Cigarini, ancora prima della seconda operazione della punta livornese, sono chiamati dal club a una conferenza stampa per chiarire l’episodio. Il presidente Tommaso Giulini parla subito di un adeguamento di contratto per la punta, e poi, durante la presentazione di Walter Zenga come nuovo tecnico, si toglie qualche sassolino dalla scarpa anche nei confronti dello spogliatoio, dicendo che negli ultimi mesi ha sentito troppe cose che non gli sono piaciute, alcune diventate pubbliche e altre rimaste all’interno delle mura della Sardegna Arena.
Il nodo contratto
Adeguamento di contratto per quello che fino a pochi mesi prima era il pezzo pregiato della rosa, soprattutto dal punto di vista del mercato. Ma d’altronde il calcio, come la vita, nel corso di 12 mesi può raccontare storie diverse e opposte e persino stravolgere le gerarchie. Il discorso sulla revisione dello stipendio della punta livornese comunque è rimasto nell’ombra fino a poche ore fa. Ossia quando, intervistato da L’Unione Sarda sull’argomento, l’agente del calciatore Giovanni Branchini ha risposto così: “Nessun problema. Con il Cagliari è tutto a posto. Non c’è nulla da discutere”. Una frase parsa un po’ piccata che comunque aggiunge ancora più dubbi. Cosa significa la risposta di Branchini? Che il Cagliari e Tommaso Giulini ci hanno ripensato e non ci sarà alcun adeguamento oppure che l’adeguamento c’è già stato ma non è stato comunicato? Una situazione poco chiara sin dall’inizio. La speranza è che tutto si risolva per il meglio, anche perché Pavoletti ha recentemente dichiarato di sperare ancora nella chiamata della Nazionale in vista dell’Europeo slittato per il coronavirus all’anno prossimo. Prima dell’infortunio era rientrato nelle logiche del c.t. Mancini e, se la sfortuna va ad anni alterni, il 2021 potrebbe tornare ad essere il suo anno. Ma con quale maglia sulle spalle e a quali condizioni?
Roberto Pinna