Se fossimo dentro la trama di un film d’azione pieno di colpi di scena questo sarebbe il momento carico di pathos e difficoltà in cui tutto il pubblico si aspetta l’entrata in scena all’improvviso del protagonista-eroe che porta speranza verso il lieto fine. Ma la realtà della Serie B è più dura di qualsiasi copione cinematografico e il Cagliari di Claudio Ranieri dovrà costruirsi il suo dolce finale a partire dalla sfida complicatissima al Genoa alla Unipol Domus.
Messaggio
Contro il Grifone i rossoblù dir Sir Claudio devono mandare un definitivo messaggio al campionato: ci siamo anche noi. Fin qui, infatti, pur se in netta ripresa negli ultimi mesi sotto la guida dell’esperto tecnico romano, il Cagliari ha faticato a spaventare davvero le principali pretendenti per la promozione in Serie A. E il simbolo di una formazione in tono minore nelle gare dai punti più pesanti è dato dal riepilogo dei risultati maturati in 26 giornate dagli isolani. Lapadula e soci non hanno mai fatto la voce grossa negli scontri diretti contro formazioni che ambiscono al ritorno in massima serie. I rossoblù, al momento ottavi nella generale, non hanno mai battuto una formazione che li precede in classifica. Pari in rimonta a Frosinone, pareggio sofferto a Genova, sconfitta in casa contro il Bari e pareggio-beffa al ritorno in Puglia, segno X anche contro Sudtirol, Parma, Pisa e Reggina. Di fatto è vero che i sardi hanno perso solo contro il Bari contro formazioni con la stessa ambizione per il salto di categoria, ma è altrettanto vero che per iniziare a spaventare tutti serve un successo di peso anche dal punto di vista psicologico, e il Genoa di Gilardino sembra essere l’opportunità perfetta.
Unità
Oltre che un segnale da inviare a tutte le avversarie, una vittoria contro il Genoa rappresenterebbe uno step di crescita anche per la formazione di Ranieri, a cui ancora manca l’ultimo centesimo per fare la lira utile per sentirsi completamente maturata e pronta in chiave playoff. Con un eventuale successo sui rossoblù liguri che riaprirebbe, in caso di altri risultati favorevoli, uno spiraglio anche per la rincorsa alla seconda piazza. Insomma, quello della Unipol Domus sembra essere il classico esame da non sbagliare per una squadra che in stagione, ma verrebbe da dire negli ultimi anni, ha quasi sempre steccato sotto pressione massima. Anche riuscire a portare la tensione dalla propria parte per trasformarla in voglia e cattiveria potrebbe essere un insegnamento importante per questo spogliatoio.
Roberto Pinna