Cagliari-Hellas Verona è stata una partita sporca, dominata dai rossoblù sul campo e sul piano dei numeri, che ha fornito tante notizie positive a Davide Nicola in vista del futuro prossimo che attende la sua squadra.
Progressi
Abbiamo già scritto della rinnovata (e tanto attesa) capacità di gestione degli episodi chiave da parte di un Cagliari rimasto attaccato al match come di consueto ma, a differenza del passato, in grado di saper colpire al momento giusto e, soprattutto, di chiudere ogni varco agli attaccanti scaligeri. Ed è proprio la tenuta della difesa, insieme alla prestazione di Mattia Felici, la notizia più lieta per Nicola. Chi legge abitualmente i nostri approfondimenti sa bene quanto già in passato ci fossimo soffermati sull’argomento. Spesso, a fronte di buone prove dei singoli non c’era stata corrispondenza con il rendimento del reparto arretrato. Tanti, troppi gol subiti dal Cagliari nelle prime 13 giornate, con l’unica eccezione rappresentata dallo 0-0 dell’esordio in campionato contro la Roma allora ancora allenata da Daniele De Rossi. Contro l’Hellas era attesa una risposta dei rossoblù anche su questo fronte, specie dopo le due reti subite con troppa leggerezza a Marassi contro il Genoa. “Bisogna essere determinati se conosciamo lo sviluppo di un fallo laterale e in posizione corretta ci facciamo attrarre dalla palla beccando un gol evitabile. La determinazione con cui tu sei cosciente su ciò che devi fare, prima o dopo, fa la differenza”, aveva detto Nicola nella conferenza stampa della vigilia del match contro il Verona, facendo intuire un certo e comprensibile fastidio per la lettura del reparto arretrato rossoblù in occasione dell’1-1 di Frendrup. Il secondo clean sheet del campionato dà nuove certezze a Mina e compagni, praticamente perfetti di fronte all’attacco veronese.
Reparto
Il match contro gli scaligeri di Paolo Zanetti ha messo in evidenza l’abilità nell’uno contro uno di Yerry Mina e Sebastiano Luperto, insieme alla capacità offensiva del duo Zappa-Augello sulle fasce. Il colombiano ha dominato contro qualunque avversario gli sia capitato davanti, dallo sgusciante Livramento ai più fisici Tengstedt e Sarr. Il gesto del “coccodrillo” in movimento, in scivolata a fare da seconda barriera davanti a Sherri ha testimoniato, una volta di più, la bravura di Mina quando la partita diventa una corrida. Solite scenette, provocazioni e una fisicità imponente sono solo alcuni degli elementi della sua partita, in cui spicca il dato dei 6 recuperi, stessa cifra raggiunta da Makoumbou. Al suo fianco Luperto ha disputato l’ennesima gara di grande sicurezza e solidità, andando in difficoltà in pochissime occasioni. Il 28enne leccese è uno degli elementi maggiormente performanti fin qui, facilitato anche dalla pregressa conoscenza di Nicola e delle sue richieste tattiche. Fisicità, “cattiveria” e soprattutto esperienza sono le caratteristiche principali della coppia centrale, ma in più di un’occasione in questo campionato è arrivato qualche errore di troppo e i numeri lo dimostrano. Contro il Verona, invece, la lucidità è stata la parola d’ordine e la precisione dei passaggi dei due lo conferma (54 passaggi e 7 passaggi chiave per entrambi, con l’85% di precisione per Mina e l’88% per Luperto). Per quanto riguarda Zappa e Augello, invece, grazie a Nicola stanno forse vivendo il miglior momento della loro carriera a Cagliari dal punto di vista del rendimento. L’ex Pescara ha avuto un’innegabile crescita nell’interpretazione della marcatura, mentre l’esterno milanese ha migliorato la presenza e soprattutto la pericolosità in fase offensiva. E non a caso il tecnico rossoblù non se ne priva praticamente mai.
Sfide
Nonostante le difficoltà a livello di tenuta del reparto offensivo, con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 Nicola ha scelto di dare continuità al quartetto formato da Zappa, Mina, Luperto e Augello. Senza lasciare troppo spazio al turnover, come invece avviene a centrocampo. Palomino e Obert hanno trovato poco spazio, perché il tecnico piemontese ha preferito far crescere l’intesa tra i già citati quattro e i primi risultati si sono visti contro il Verona. Certo, il dato delle reti subite resta ancora molto negativo. E il calendario di dicembre difficilmente fornirà – sulla carta, s’intende – molte occasioni per ulteriori clean sheet. Fiorentina e Venezia in trasferta, Atalanta e Inter in casa: tolta la sfida del Penzo, le altre gare vedranno i rossoblù incrociare il primo, secondo e quarto miglior attacco della Serie A. Confermarsi a livello difensivo dopo il Verona sarà forse la principale sfida che attende Mina e compagni, che portando a casa l’intera posta contro i gialloblù hanno messo un bel mattoncino in classifica, anche se fin qui la grinta mostrata dai rossoblù nei precedenti match contro le big del campionato fa ben sperare.
Francesco Aresu