Si fa presto a dire allenatore. Si fa un po’ meno in fretta a trovare la combinazione giusta per scegliere la guida tecnica per far ripartire un progetto. La situazione Cagliari in queste ultime ore è orientata su questa seconda strada. Sondaggi, sussurri ma anche dialoghi aperti tra le parti. Stando alle parole del direttore sportivo Marcello Carli, il nuovo tecnico rossoblù dovrebbe essere annunciato in queste ore ma la situazione è più complessa della semplice scelta di un nome al posto di un altro.
Dopo alcuni contatti e apprezzamenti a Ranieri, D’Aversa e Italiano da tempo il cerchio sembra essersi ristretto a Fabio Liverani ed Eusebio Di Francesco. E qualcuno sorriderà anche nel leggere una lista così lunga, anche da noi spesso raccontata. A sparare nel mucchio spesso si fa centro, dirà qualcuno. In realtà però questa situazione variegata è naturale in un contesto di scelta tecnica che deve fare dimenticare l’ennesima stagione negativa. Quest’anno con l’aggravante del Centenario, dei 50 anni dello scudetto, dei tanti investimenti estivi e dei sogni europei cullati fino a dicembre. In più per il Cagliari quest’anno la scelta del nuovo allenatore o la conferma di quello attuale dipende da più variabili rispetto alle stagioni precedenti. E non è un caso che molte squadre, si vedano Verona e Milan su tutte, abbiano anticipato i tempi per la conferma dei propri tecnici. Per evitare di perdere troppo tempo e programmare al meglio il prossimo campionato che inizierà solamente tra un mese e mezzo.
La fretta, come sempre, è cattiva consigliera. Ma i tempi sono strettissimi. C’è da organizzare un ritiro, scegliere le linee guida del mercato e costruire o rifondare un nuovo staff. Senza dimenticare che in caso di scelta di un nuovo tecnico bisogna sedersi al tavolo per fare una trattativa, che spesso ha i suoi tempi, con possibili fastidi e incursioni di altre squadre.
E quest’ultimo scenario sembra quello che ha caratterizzato fin qui il dialogo tra Di Francesco e il Cagliari. Il tecnico ex Roma dopo la brutta e sfortunata stagione alla Sampdoria non vuole rischiare nuovi passi falsi. L’allenatore vuole delle certezze sulla costruzione della rosa della prossima stagione, soprattutto avrebbe chiesto il numero minimo di cessioni nei confronti di quelli che sono i gioielli della casa: Rog, Nandez, Joao Pedro. Dato l’alto ingaggio non è neanche semplice trovare l’accordo economico, senza dimenticare che nel frattempo Di Francesco ha ricevuto diverse offerte, anche dall’estero, che hanno il loro peso in una trattativa contrattuale. In ultimo Di Francesco è un nome che piace molto al direttore sportivo Carli ma non sarebbe la prima scelta del presidente Giulini. Per tutta questa serie di motivi, nonostante un forte interesse e un decisivo scatto in avanti fatto nei giorni scorsi, la pista Di Francesco potrebbe raffreddarsi a favore del ritorno di fiamma Liverani.
Liverani è l’amore della prima ora. Il sostituto individuato ancora prima di chiamare Zenga quando la squadra, sotto la gestione Maran, ha iniziato a scricchiolare. Al presidente Giulini piace molto il carisma dell’attuale tecnico dei salentini, e forse la sua grinta potrebbe essere l’arma giusta per uno spogliatoio parso un po’ troppo spensierato nei momenti chiave della stagione. Non va dimenticato comunque che Liverani rischia di retrocedere con il suo Lecce in questo campionato. E le pressioni per una squadra come il Cagliari, che deve rifarsi dopo quest’anno, e su un tecnico retrocesso sarebbero altissime. Così però come anche gli stimoli. Tanto ricercati in quest’ultima parte di stagione rossoblù senza particolare successo. In più qualche ora fa Sticchi Damiani, presidente dei salentini, è stato duro con Liverani. Il patron ha invitato il tecnico ad essere chiaro sul futuro perché Lecce non è una seconda scelta. Evidentemente neanche a lui sarà sfuggito il lungo colloquio con Marcello Carli in campo nel post partita alla Sardegna Arena tra il Cagliari e i pugliesi. Insomma, tutti segnali che portano a un ritorno di fiamma importante per Liverani nella corsa alla panchina rossoblù. Al momento in testa sembrerebbe essere tornato lui.
Roberto Pinna