Polmoni, equilibrio e soprattutto cinismo. Queste le parole chiave che serviranno al Cagliari di Claudio Ranieri nella complicata trasferta di Serie A a Bergamo contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I rossoblĂą sono ancora alla caccia del primo successo in campionato e soprattutto devono trovare maggiore fiducia in avanti, fin qui una sola rete segnata (quella di Luvumbo nella sconfitta per 2-1 a Bologna). Vediamo con la nostra solita analisi statistica, realizzata attraverso specifici grafici, il momento di forma della Dea e punti di forza ed eventuali lacune dei nerazzurri, reduci dal 2-0 di Europa League contro il Rakow.
Muro bergamascoÂ
Fin qui l’Atalanta ha iniziato in maniera altalenante in campionato, con i successi contro Sassuolo e Monza e le sconfitte contro Fiorentina e Frosinone. La squadra di Gasperini ha subito una nuova estate di rivoluzione, dove alcuni protagonisti del passato hanno lasciato il passo a nuove scommesse. Quella che è certa è la classe di diversi elementi a disposizione dei bergamaschi e soprattutto la soliditĂ interna di De Ketelaere e soci: al Gewiss Stadium l’Atalanta ha sempre vinto senza subire un gol tra A ed Europa (3-0 al Monza, 2-0 al Rakow). Un dato ben evidente anche nella statistica delle prime giornate di campionato relativo all’xGA (expected goals avversari previsti). La Dea è la squadra che sulla carta offre meno occasioni da rete alla squadra avversaria, meno di 0,7 a partita. Anche se i prossimi avversari dei rossoblĂą non sono la miglior difesa della A, anzi hanno subito 5 reti, una in piĂą di Radunovic, ex della gara, e compagnia. Numero che comunque preoccupa il Cagliari di Ranieri che fin qui in attacco ha faticato ad essere pericoloso con costanza. Il Cagliari nella stessa classifica sugli xGA ha concesso 1,557 occasioni chiare da gol agli avversari. Di seguito il grafico completo con tutte le squadre della Serie A.
E in attacco?
In difesa abbiamo visto che l’Atalanta fin qui ha subito praticamente piĂą di quanto abbia realmente concesso, con gli avversari bravi a punire i ragazzi di Gasperini specie in trasferta in A. Passiamo all’attacco, dove i bergamaschi confermano ottimi numeri. Dall’inizio della stagione i nerazzurri hanno avuto un dato negativo in npxGDÂ (non penalty expected goals difference. In poche parole la differenza di expected goals, che sono il metodo per calcolare la pericolositĂ sotto porta di una formazione o di un singolo calciatore, tra una squadra e l’altra escludendo i rigori) solo nella gara contro la Fiorentina. Nel resto delle prime cinque partite stagionali (4 in Serie A e 1 in Europa League) l’Atalanta ha prodotto piĂą dell’avversario di turno. Di seguito il grafico completo.
Ma se prendessimo la stessa analisi fatta per le singole gare dell’Atalanta e la paragonassimo a tutto il campionato di Serie A alla quarta giornata? La Dea di Gasperini anche in questo caso si conferma una squadra dall’alto indice di pericolositĂ sotto porta. Nel dato sul npxGD (non penalty expected goals difference) i bergamaschi sono la miglior quarta squadra del torneo, dietro a Inter (1,350), Roma (0,933) e Napoli (0,855). E il Cagliari? Saldo negativo fin qui per i rossoblĂą a livello di pericolositĂ sottoporta, con i ragazzi di Ranieri che sono la quartultima squadra in questa classifica. Di seguito il grafico completo.
Situazione di gioco
Chiudiamo questa analisi sull’Atalanta curando una particolare situazione di gioco che il Cagliari dovrĂ studiare al meglio per evitare passi falsi a Bergamo: i calci piazzati, e in maniera particolare i corner. Gasperini prepara molto bene le situazioni di gioco da palla inattiva e in modo specifico i calci d’angolo, come evidenzia l’ultimo grafico preparato. I nerazzurri sono la seconda squadra, dopo l’Udinese (ultima avversaria alla Domus del Cagliari), per corner ogni 90 minuti (6,25). E il 44,64% delle volte da angolo trovano una conclusione a rete. Contro i bianconeri di Sottil primatisti in questo particolare dato i sardi hanno fatto bene e l’attenzione vista contro i friulani dovrĂ essere messa nuovamente in campo al Gewiss.
Roberto Pinna


















