Il lungo colloquio il primo giorno di “scuola” ad Asseminello. I mesi non semplici dopo la seconda rottura del crociato anteriore sinistro, durante gli scherzi nella cena di squadra. Una ragazzata che ha portato il presidente Tommaso Giulini a voler ridiscutere il suo contratto. Poi spalmato per un anno in più con conseguente riduzione dello stipendio annuo.
Sono queste le premesse per un probabile addio di Leonardo Pavoletti in questa estate del pallone. Il giocatore sta bene a Cagliari, dove sta crescendo suo figlio, dove ha un giro di amicizie (è habitué del lido d’Aquila), e dove ha investito in alcuni beni. Però dopo stagioni da leader assoluto lo sfortunato 2019-20 ha rotto qualcosa tra il Pavo e i rossoblù. Le voci sulla cena del secondo infortunio mal digerite in società, i tanti soldi investiti per il Cholito Simeone al suo posto, e un attacco che non ha risentito particolarmente della sua assenza. E anche gli stessi tifosi alle prime sirene di una sua eventuale partenza non hanno mosso un dito, anzi sui social tra le varie vendite la sua è sembrata quella meno traumatizzante.
Le neopromosse Spezia e Benevento ci provano
Il giorno del primo allenamento ad Assemini Pavoletti è stato l’ultimo giocatore ad andare via. Dopo di lui ha “chiuso” Eusebio Di Francesco. I due si saranno parlati, si conoscono dai tempi di Sassuolo. Il tecnico pescarese apprezza il lavoro che Pavoletti può fare nel suo 4-3-3. Ma potrebbe non bastare. La sua condizione è da trovare e la tenuta dopo un anno così è tutta da verificare. Per questo il Cagliari sembra essersi convinto: Pavoletti può partire. I rossoblù chiedono un piatto che permetta di non mettere a bilancio un’eccessiva minusvalenza. Quindi circa 6-7 milioni. Una cifra non bassa per le casse di Spezia e Benevento, le due società più interessate. Al momento la più vicina sembrerebbe la squadra bianconera. A Pavoletti, se proprio dovesse scegliere di andar via, non dispiace l’idea Spezia. Una città di mare come quasi tutte quelle della sua vita e non troppo lontano dalla sua Livorno. E una società il cui presidente, Gabriele Volpi, ha confessato alla Gazzetta dello Sport di aver bisogno di un centravanti prolifico: “Non ho mai fatto nomi. Forse nella pallanuoto se vedo un giocatore forte chiedo se possiamo prenderlo. Nel calcio no. Dico solo che servono i gol, ricordo che anni fa Angelozzi voleva Caputo: ecco forse adesso ci vorrebbe uno così”, ha detto il numero uno delle Aquile. Uno così, ovvero un goleador esperto e in grado di segnare in tutti i modi, un po’ come Pavoloso.
Centrocampo, idea Lerager?
A proposito di città di mare, nelle prossime ore il Cagliari potrebbe fare dei timidi sondaggi per il centrocampista della nazionale danese e del Genoa Lukas Lerager. L’ex Bordeaux, classe 1993, potrebbe essere un rincalzo di qualità per il centrocampo che ha perso Ionita e che perderà, probabilmente, anche Birsa, non aggregato da Di Francesco per la prossima stagione.
Roberto Pinna