Cinque sconfitte consecutive potrebbero essere una sentenza. A maggior ragione se arrivano quando la stagione è agli sgoccioli. Eppure, nonostante il momento negativo, il Cagliari resta fuori dalla zona rossa e la salvezza da inseguire più che un’impresa appare come un traguardo quasi doveroso.
Tutti fermi
Il percorso a eliminazione delle concorrenti ha favorito al momento i rossoblù di Mazzarri. Nonostante tutti i problemi, infatti, se Atene piange Sparta non ride. Zero punti nelle ultime cinque partite appaiono quindi più un’occasione persa che un problema insormontabile. Vero è che il Cagliari avrebbe potuto allontanarsi dai pericoli, ma altrettanto vero che le avversarie per la permanenza in Serie A sembrano fare a gara a chi lascia più terreno per strada. Rispetto alla passata stagione – esempio di un livellamento verso il basso della lotta salvezza – Joao Pedro e compagni hanno tre punti in meno. Eppure la classifica mostra una situazione migliore rispetto a un anno fa. I rossoblù sono la squadra da inseguire per garantirsi un posto al sole. Ma alle spalle Venezia e Genoa non riescono ad approfittare delle mancanze altrui, così come davanti la Sampdoria sembra voler fare altrettanto. Nello scorso campionato il Cagliari occupava il terzultimo posto alla giornata numero trentadue, con 28 punti e lontano altrettanti dal Benevento quartultimo. Quest’anno, al contrario, con soli 25 punti i rossoblù hanno tre lunghezze di vantaggio su Genoa e Venezia, anche se i lagunari hanno una partita in meno da disputare contro la Salernitana.
Sfida a cinque
La lotta salvezza sembra ormai ristretta a cinque squadre. Dalla Sampdoria alla Salernitana, mentre lo Spezia di Thiago Motta e l’Udinese di Cioffi appaiono ormai al sicuro. Il caso dell’Empoli potrebbe ricordare altri suicidi sportivi del recente passato, ma i toscani hanno messo da parte un tesoretto di 34 punti che anche grazie al passo da lumaca delle ultime della classe non sembra lasciare spazio a una possibile retrocessione. Le ultime cinque della classifica nelle ultime cinque giornate hanno raccolto soltanto due vittorie – una per parte per le genovesi – e tre pareggi – due per il Genoa e uno per la Salernitana. Specchio di una corsa al rallentatore che favorisce chi sta davanti e penalizza chi deve inseguire. La famigerata quota 40, già di per sé più psicologica che reale, è ormai un semplice artifizio retorico. E a essere decisivi saranno inevitabilmente gli scontri diretti, anche perché le tanto citate motivazioni – che normalmente fanno la differenza a fine campionato – sembrano lasciare il passo alle differenze tecniche e fisiche. Chiedere all’Udinese che in una settimana ha travolto il Cagliari e battuto all’ultimo minuto il Venezia, nonostante i friulani non avessero più tanto da chiedere alla propria stagione soprattutto prima della sfida del Penzo.
Mini campionato
Le sfide da cerchiare in rosso che risulteranno giocoforza fondamentali sono dunque quelle tra chi è invischiato appieno nella lotta. Una Serie A nella Serie A fatta di sei partite, le famose finali da luogo comune di ogni anno. Partendo dalla prossima giornata quando la Sampdoria ospiterà la Salernitana, ultima occasione per i campani per sognare una rimonta che avrebbe dell’incredibile e chance da non perdere per i doriani per mettersi quasi al sicuro. Una settimana dopo occhi puntati sulla sfida tra Genoa e Cagliari al Ferraris, vero e proprio crocevia delle speranze salvezza delle due rossoblù. Tanto dipenderà anche da quanto riusciranno a ottenere gli uomini di Mazzarri nella prossima gara contro il Sassuolo – a proposito di motivazioni – ma con solo quattro partite da giocare dopo lo scontro diretto l’importanza della sfida si descrive da sola. Sarà poi il turno del recupero infrasettimanale tra Salernitana e Venezia sul cui tenore penderà la situazione di classifica dei granata. Nel weekend del primo maggio ecco arrivare il derby della Lanterna, classica che a prescindere non richiederà motivazioni extra alle due rivali genovesi. Infine sarà proprio il Cagliari protagonista degli ultimi due scontri diretti della stagione. Il primo a tre giornate dal termine a Salerno, quando gli uomini di Nicola potrebbero essere già condannati alla retrocessione. Il secondo all’ultima di campionato a Venezia, quando in palio potrebbe esserci la permanenza in Serie A da conquistare in un dentro-fuori da 90 minuti.
Fotofinish
Scontri diretti che saranno determinanti anche in caso di arrivo a pari punti. Il Cagliari, da questo punto di vista, avrà di fronte sfide dal doppio valore. Solo con la Sampdoria, infatti, i rossoblù sono in vantaggio grazie alle vittorie in entrambe le sfide. Contro Venezia, Genoa e Salernitana, invece, gli uomini di Mazzarri hanno ottenuto due pareggi (lagunari e campani) e una sconfitta (liguri) in casa che rendono le gare di ritorno importanti anche per questo particolare dettaglio. In caso di doppio pareggio nello scontro diretto, il secondo criterio sarebbe quello della differenza reti generale. In questo caso il Genoa è al momento in una situazione leggermente favorevole rispetto alle concorrenti con meno 28 – senza contare la Sampdoria con il suo meno 15 – mentre Venezia e Cagliari sono appaiate a meno 31 e la Salernitana staccata a meno 45. In caso di parità anche in questa voce entrerebbero in gioco le reti segnate totali, con il Cagliari a quota 61 seguito dal Venezia con 57 e dal Genoa con 52. Dettagli che al momento non incidono, ma che potrebbero essere determinanti quando si dovranno stilare i conti finali.
Matteo Zizola