Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges sosteneva che per scrivere una storia letteraria sono necessari ordine e avventura. Senza uno dei due elementi, insomma, non si puรฒ arrivare al successo. L’ex commissario tecnico della nazionale albiceleste Cesar Luis Menotti, riprendendo la definizione del connazionale, aggiunse che in fondo vale lo stesso per il calcio. Ordine da una parte, avventura dall’altra, in una interconnessione fondamentale e imprescindibile. Dopo ventiquattro giornate di Serie A il Cagliari di Ranieri appare cosรฌ lontano dall’unione dei due elementi, a volte troppo concentrato sulla compattezza e altre alla ricerca completa dell’assalto per recuperare quanto perso per via del mancato ordine. La classica coperta corta, causa e conseguenza della situazione di classifica dei rossoblรน.
Cambio di rotta
Appena tornato in Sardegna nel gennaio del 2023 Ranieri aveva messo come prioritร la costruzione delle fondamenta, per poi passare a quella della casa. Una metafora usata dall’allenatore romano fin dal principio e con l’idea di fondo di rinforzare la stabilitร difensiva prima di passare alla fase offensiva. Non tanto un prima non prenderle, ma piuttosto dare una struttura alla propria squadra e poi provare ad aggiungere quella che Borges – e cosรฌ Menotti – definivano come avventura. Percorso riuscito appieno in Serie B, fino all’apoteosi della vittoria di Bari con la promozione in A. Una volta arrivati nella massima serie, con la consapevolezza delle difficoltร naturali per chi ha raggiunto per ultimo il traguardo – oltre a un calendario complesso nei primi due mesi – Ranieri ha tracciato la stessa via. Inserimento dei nuovi attraverso la ricerca della soliditร difensiva e poi, una volta ottenuta, provare a liberare i giocatori piรน talentuosi e dare maggiore respiro alla manovra. Il problema รจ che la prima fase non ha mai raggiunto il proprio compimento dopo 24 giornate, mentre la seconda si รจ vista soltanto a sprazzi e sempre quando le singole partite hanno costretto il Cagliari a buttare il cuore oltre l’ostacolo, piรน con anima e assalti all’arma bianca che per un gioco codificato a monte. L’assenza di certezze, dunque, ha portato Sir Claudio a rimescolare continuamente le carte, ad andare a caccia della pietra filosofale che potesse trasformare una retroguardia – o meglio, una fase difensiva – carente in soliditร e serenitร .
Nuove idee
Il risultato del processo รจ sotto gli occhi di tutti. Il Cagliari penultimo in classifica, nessun punto contro le grandi della Serie A, alti e soprattutto bassi senza soluzione di continuitร , formazioni sempre diverse l’una dall’altra e i numeri oltre i punti che parlano di un attacco da meno di un gol a partita di media e una difesa che รจ la terza piรน battuta del torneo. Piรน che una questione di modulo il tema รจ l’atteggiamento. E se in una situazione di apparente tranquillitร poteva avere un suo perchรฉ la continua ricerca dell’ordine, ora che la classifica invita a cambiare i piani sembrerebbe arrivato il momento di modificare l’idea di fondo. Il prima non prenderle, il clean sheet come stella polare, il rinunciare a produrre un proprio gioco basandosi sempre e comunque sulle qualitร dell’avversario: tutti aspetti che non hanno dato frutti se non in rare occasioni. Certo, Ranieri negli ultimi mesi ha dovuto rinunciare a quei giocatori capaci di portare avventura, di cambiare passo, di dare fantasia. Con il ritorno di Luvumbo,ย l’arrivo di Gaetano e il rientro nel futuro di Oristanioย su tutti ecco che l’allenatore rossoblรน potrร – per non dire dovrร – cercare la via per un Cagliari diverso. Mettendo anche da parte le continue rotazioni, ma affidandosi a un mini gruppo da 14-15 elementi che diano stabilitร , forma e sostanza alla sua squadra. Inutile puntare l’obiettivo su questa o quella partita, su questo o quell’avversario:ย i rossoblรน sono costretti dalla classifica a non guardare piรน alle possibilitร sulla carta, ma a vivere l’ultima parte di stagione con la mentalitร del tutto o niente. Ordine sรฌ, ma con maggiore spazio all’avventura. Fin dalla prossima sfida contro l’Udinese in trasferta, ma andando anche oltre. Il campionato ha aspettato fin troppo, ora come da copione arriverร lo sprint e tante concorrenti inizieranno ad alzare la quota salvezza di giornata in giornata. Il Cagliari ha una sola strada, metaforica e allo stesso tempo reale: non guardarsi piรน indietro, non piangere sul latte versato, non cercare i colpevoli. Voltare pagina, mentalmente, tatticamente, nell’atteggiamento. Al contrario il ritorno nell’inferno della cadetteria diventerebbe una triste e purtroppo nota realtร .
Matteo Zizola














