Torno subito. Dopo un anno e tre mesi Marko Rog ha riappeso il cartello nel centro sportivo di Asseminello. Il centrocampista croato era atteso dalla prima convocazione già contro il Milan nell’ultimo turno di Serie A, come anticipato da Walter Mazzarri in conferenza stampa alla vigilia della sfida ai rossoneri, ma poi la positività al Covid di Daniele Baselli ha fatto prevalere la linea della prudenza, con i rossoblù che hanno preso delle scelte dal minutaggio più alto per la panchina anti-Milan.
Ritorno
Rog però c’è e queste due settimane in più di allenamenti con la squadra ad Assemini non fanno che aumentare la possibilità di una convocazione, e magari di un ritorno in campo per uno spezzone, nella trasferta, delicatissima in chiave salvezza, contro l’Udinese alla ripresa della Serie A. L’ex Napoli ha completamente recuperato dalla doppia rottura del legamento crociato, la prima avvenuta il 23 dicembre 2020 durante Roma-Cagliari e la seconda subita nell’amichevole pre-campionato di questa estate sul campo dell’Augsburg. Il Cagliari non ha voluto forzare troppo i tempi, ma dopo vari colloqui con staff medico e con il giocatore ora sembra arrivato il momento giusto per rispolverare la carta Rog anche per Walter Mazzarri, in quello che sarà sicuramente un innesto importante per un centrocampo rossoblù parso in apnea nelle ultime settimane. Ma come si inserirà Marko Rog nel 3-4-2-1 del tecnico di San Vincenzo?
Scelte
Ovviamente, almeno all’inizio, Rog sarà più una carta da giocare a gara in corso, nell’attesa che il classe ’95 recuperi pienamente sia nel ritmo partita che nella fiducia nel giocare al cento per cento sull’articolazione operata due volte in poco più di un anno. Nel nuovo modulo con il doppio trequartista Rog può essere utile sia come mezzala in mediana che proprio come giocatore di raccordo dietro l’attaccante. In una posizione che ha già ricoperto nella sua esperienza in Sardegna iniziata nel 2019. Al centro da mezzala Marko garantisce strappi, inserimenti, impostazione ma anche tanto filtro. Mentre dietro la punta sarebbe il rifinitore che è un po’ mancato in epoca recente, con i pochissimi tiri costruiti dai sardi nelle ultime uscite. In un ruolo dove sia Marin che Baselli hanno faticato di recente, per non parlare di Joao Pedro che arretrato di qualche metro ha sì dato maggiore equilibrio ma ha definitivamente perso la via del gol. Anche se la posizione ideale dell’ex Napoli sarebbe quella nei due, con Grassi, Marin o Deiola, al centro del campo. In una zona tattica del campo che conosce bene e dove ha fatto al meglio in carriera. Da non dimenticare che lì in mezzo probabilmente il Cagliari ha perso fino a fine stagione, o quasi, sia Nandez che Strootman. E per carisma, qualità e grinta Rog sarebbe un ritorno di peso anche dal punto di vista mentale nello spogliatoio con un occhio buttato sulle ultime decisive sfide salvezza.
Roberto Pinna