È stato un abbaglio? È la giusta strada da perseguire? Non ci sono alternative? Domande e ancora domande. Saranno venute in mente a tanti in questa strana estate di calciomercato, specie se l’argomento sono i giovani esordienti del Cagliari.
Carboni, Ladinetti, Marigosu e Gagliano. Tutti gioiellini della Primavera di Max Canzi 2019-20, capace di sognare il titolo di categoria dopo una stagione passata al secondo posto con la voglia di incalzare la capolista Atalanta. Il Covid-19 ha spento le speranze di quel gruppo e la sospensione del Primavera 1 ha impedito ai rossoblù di ottenere un importante riconoscimento dopo anni di lavoro accurato. Ma al tempo stesso il virus ha dato l’opportunità ad alcuni dei giocatori più pronti di quella formazione di esordire in Serie A. In alcuni casi anche con presenze in pianta stabile tra i titolari come Andrea Carboni. Il centrale classe 2001 di Tonara ha giocato 7 delle 13 gare sotto la guida Walter Zenga.
Termina il campionato e inizia il calciomercato e ti aspetti che i primi a partire per fare esperienza siano proprio i giovani emersi nell’ultima stagione. Un prestito tra Serie B e Serie C in giro per l’Italia per provare a diventare professionisti a tutti gli effetti. E invece a mercato chiuso tiri una linea e noti che tutti i giovani esordienti sono andati in prestito a Olbia, tranne il già citato Carboni che è rimasto a fare il sesto centrale con Di Francesco in Serie A.
Facciamo una premessa fondamentale: una stagione a Olbia è importante per la crescita di un giovane. Un passaggio in C non può mai essere un passo indietro, anzi. Pare però strano che per i suoi giovani il Cagliari non abbia avuto alcuna alternativa. Una sfida diversa da quella maglia bianca che ormai sembra diventata la naturale prosecuzione per un calciatore rossoblù in Sardegna. Prima il settore giovanile, se sei bravo abbastanza ecco Olbia. Un progetto interessante per il territorio che per ora però ha faticato a trovare la sua naturale conclusione: il ritorno a Cagliari, o almeno il salto in pianta stabile in Serie B.
Quasi nessuno dei giocatori mandati a Olbia negli anni è rientrato pronto per compiere un ulteriore salto. E allora la domanda sorge spontanea: non può esserci un’altra alternativa? Specie in un anno particolare dove sei riuscito a fare emergere in massima serie tanti dei tuoi ragazzi. Ad Asseminello giurano: non sono arrivate offerte concrete. Una realtà che può starci in un contesto strano come quello del mercato in piena pandemia dove nessuno rischia niente.
Certo però un po’ fa strano che i tre svincolati tra gli ex Primavera, ossia Porru, Aly e Lombardi, abbiano trovato rapidamente posto in Lega Pro con Lecco, Arezzo e Imolese. Forse allora non ci sono proposte adeguate alle esigenze del club. Prendiamo per esempio il caso di Ladinetti. Pare strano che l’Inter fosse disposta a inserirlo nell’affare Nainggolan ma nessun club tra Serie B e Serie C avesse interesse a prenderlo per un anno.
E sia chiaro che un’annata con Max Canzi non è minimamente da considerare un passo a metà. Il tecnico ex Primavera è forse il miglior profilo possibile per il lavoro con i giovani al momento però a volte per crescere serve uscire un po’ dalla propria zona di comfort. E Olbia, così vicina a Cagliari negli ultimi anni, sa un po’ troppo di casa per fare davvero il passo lungo che può farti male o anche tanto bene.
Roberto Pinna