Marko Rog l’imprescindibile. Novanta minuti, sempre presente nelle ultime cinque partite del Cagliari. Motorino instancabile nelle quattro gare di Serie A dei rossoblù post Covid-19. Il croato è il collante perfetto di Walter Zenga. L’uomo delle due fasi che dà equilibrio al 3-5-2 dell’Uomo Ragno.
I suoi numeri – Per capire l’importanza di Rog nel centrocampo rossoblù basta guardare ai numeri della recente sfida al Bologna. Per l’ex Napoli 28 passaggi positivi, migliore del Cagliari al Dall’Ara insieme a Nainggolan. Tre dribbling tentati e tutti riusciti. Tra tiri e assist Rog ha creato tre occasioni da gol, il migliore anche in questa statistica nella sfida di Bologna per il Cagliari. Ma non solo classe tra i piedi perché Rog con 6 palloni recuperati è anche il calciatore rossoblù che ha fatto meglio in fase di non possesso tra gli uomini di Zenga. Rog canta e porta la croce. Più in generale con 128 palloni recuperati solo Cigarini fa meglio (137) tra i centrocampisti rossoblù di Rog.
Dove può migliorare – Dove deve crescere? Vista la sua classe ci si aspetterebbe qualche gol in più. Fin qui ha segnato due reti: una in Coppa Italia al Chievo e una in campionato alla Fiorentina. Contro il Bologna ha avuto un paio di occasioni per andare al tiro ma ha sparato sempre in maniera imprecisa. Situazione anche abbastanza naturale per un giocatore che fatica tanto in mezzo al campo e arriva un po’ scarico in fase di finalizzazione offensiva. ll suo dinamismo, unito al moto instancabile di Nandez, ha convinto Zenga a rinunciare al play classico Cigarini in favore di un 3-5-2, che in fase di attacco si trasforma in 3-4-1-2 con Nainggolan che si alza dietro gli attaccanti. Anche per questo motivo Zenga sembra non poterne fare a meno al momento a livello tattico.
Scontro da titani – Contro l’Atalanta e la densità del Gasp nel gioco con triangoli in mezzo al campo Rog sarà chiamato agli straordinari. Certo, guardando la sua stagione in Sardegna fin qui viene da chiedersi come mai questo ragazzo di quasi 25 anni, a parte in patria, abbia fallito il salto nel calcio europeo che conta. Male a Napoli e non troppo esaltante a Siviglia. Si è ritrovato a Cagliari e contro i nerazzurri troverà un allenatore come Gasperini che forse, se i due si fossero incrociati o se mai si incroceranno, sarebbe il tecnico perfetto per intelligenza e presenza tattica per Rog. Sarebbe curioso vedere un giorno Marko nel 3-4-1-2 del Gasp, che lì in mezzo da Kessie a Cristante, passando per Pasalic e Freuler ha valorizzato tantissimi calciatori negli ultimi anni. Prima però Rog proverà a fare uno nuovo sgambetto, dopo il 2-0 dell’andata, ai bergamaschi.
Roberto Pinna