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Cagliari e quel dato negativo: prima di Salerno meglio pensare al Venezia

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I calcoli e gli incroci per la complicata salvezza, le polemiche social con alcuni tifosi della Salernitana, il focus più sull’Arechi che sul Penzo, dove è comunque previsto un forte esodo di tifosi rossoblù (attesi quasi mille sostenitori del Cagliari). Questo un po’ il resoconto della settimana di passione e speranza che sta accompagnando la piazza isolana dalla sconfitta contro l’Inter (3-1 alla Unipol Domus) al prossimo impegno di domenica 22 maggio, ore 21, contro il Venezia.

Dato

Per l’ambiente è giusto crederci oltre la classifica, usare la scaramanzia e un po’ dare per scontato di riuscire a fare risultato contro il Venezia già matematicamente in Serie B da un turno. Per la squadra di Alessandro Agostini però spostare mentalmente troppo il focus sulle notizie in arrivo dall’Arechi sarebbe quanto di più sbagliato possibile. Non solo per una questione di concentrazione ma anche per una ragione tattica: il Cagliari fatica nella costruzione e nella gestione del gioco, lo dice la classifica, e la squadra di Mazzarri prima e di Agostini ora ha fatto appena 4 punti nelle ultime dieci giornate di campionato. Frutto del successo sul Sassuolo alla trentatreesima giornata e del pari a Salerno alla trentaseiesima. Si tratta quasi di un record a livello europeo. I rossoblù infatti da inizio marzo a oggi hanno perso 8 partite in Serie A, nello stesso periodo nei maggiori cinque campionati europei (Serie A, Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Premier League) hanno fatto peggio solo due squadre. Proprio il Venezia in Italia (9) e il Watford (9) in Inghilterra.

Mentalità

Al Penzo conteranno gli stimoli più che la tattica, il Cagliari ha quello di restare in massima serie ma il Venezia ha dimostrato di voler onorare il campionato fino alla fine e non a caso i lagunari nelle ultime due gare hanno battuto 4-3 il Bologna in casa e pareggiato 1-1 all’Olimpico contro la Roma. La squadra di mister Soncin vorrà inoltre chiudere al meglio davanti ai proprio tifosi, che in settimana in parte hanno polemizzato con la dirigenza del club per la stagione che sta per concludersi. Un successo per salutare il campionato che sarebbe comunque un segnale importante di voglia di ripartire subito forte in vista della prossima annata in cadetteria per il Venezia. Dall’altra parte i rossoblù, al di là di giocarsi fino all’ultimo secondo ogni goccia di sudore per la salvezza, dovranno anche dimostrare di avere un’anima. Serve un messaggio forte da questa squadra nei confronti della piazza, anche in prospettiva di un’eventuale ritorno in B. Fin qui in quasi tutti gli scontri diretti per la permanenza in Serie A i sardi hanno faticato e subìto gli avversari. A Salerno Agostini ha dimostrato di aver dato ai suoi ragazzi uno spirito e una reazione che prima non si erano visti. Ora però serve la prova del 9, che sia miracolo oppure passo indietro con onore.

Roberto Pinna

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