Poteva sembrare un destino segnato quello di Nicolas Viola. Già a gennaio scorso, quando tra problemi fisici e voci di mercato le voci che lo davano lontano da un Cagliari trovato pochi mesi prima sembravano via via farsi più fitte. Le cose poi però sono cambiate. La pazienza, la capacità di attendere e di persuadere con il proprio lavoro silenzioso anche Claudio Ranieri hanno fatto il loro corso. Con il tecnico romano che nell’ultima fase di campionato, tra stagione regolare e playoff, ha potuto riscoprirlo. Un percorso che non è parso fermarsi, continuando tra pre-ritiro in Sardegna e ritiro in Val d’Aosta.
Ruolo
Dalle prime parole di Ranieri alla vigilia della trasferta di Reggio Calabria di marzo scorso sulla capacità del giocatore di essere leader nonostante la lunga assenza, fino alle avances del Catanzaro non andate in porto nei primi giorni del calciomercato estivo. Nel mezzo mesi in cui il rapporto con il Cagliari si è fatto sempre più solido, fino a essere considerato una colonna portante dello spogliatoio non solo dall’allenatore ma anche dalla squadra. Dimostrandosi non solo utile alla quadra tattica, ma anche a quella emotiva del gruppo. Un ruolo che potrebbe diventare ancora più importante verso una Serie A che per alcuni dei compagni di reparto e non solo sarà una nuova esperienza. Con Viola che potrebbe interpretare quel ruolo di chioccia determinante per la crescita sul piano del gioco ma non solo di quegli elementi più giovani arrivati nell’ultima estate come Sulemana o Oristanio. O essere una spalla ideale per compagni come Makoumbou, che avranno il compito di assorbire in fretta il passaggio in massima serie. Ma il giocatore classe ‘89 proverà però prima di tutto a conquistarsi un posto in campo. Con la partita contro la Juventus Next Gen che ha messo in mostra le carte che l’ex Benevento ha intenzione di giocarsi.
Intenzione
Prima su calcio d’angolo con una traiettoria apparentemente lunga, poi con un lancio di prima intenzione di oltre trenta metri a pescare lo scatto in profondità . Zito Luvumbo l’assistito, Viola il creatore, in grado inoltre di mettere lo zampino in maniera simile anche nel terzo gol siglato sempre dall’angolano nell’amichevole di sabato 29 con la squadra bianconera finita 3-0 in favore dei rossoblù. Visione e facilità nella giocata, sintomo di una fiducia totalmente ritrovata che al Cagliari potrebbe più che far comodo. Sia metà a campo che nella zona della trequarti campo, con Ranieri che già dai tempi del pre-ritiro di Asseminello ha provato il giocatore in entrambe le posizioni. Fattori positivi che si sono cominciati a intravedere già contro la Roma Primavera, per poi essere confermati contro la formazione guidata da Brambilla. Con il numero 10 che non solo ha provato a dare ritmo alla manovra della squadra, provando a velocizzare l’azione con la ricerca della verticalità come spesso chiesto dal proprio allenatore, ma ha anche tentato la soluzione personale guadagnando metri in avanti in alcune situazioni. Facendo proseguire un continuum di buoni presagi che Ranieri osserva attentamente in vista dell’esordio ufficiale in Coppa Italia contro il Palermo del prossimo 12 agosto. Quando Viola, davanti al pubblico dell’Unipol Domus, potrebbe provare a lasciare ancora una volta il segno come accaduto al suo esordio in maglia rossoblù nell’agosto di quasi un anno fa contro il Perugia. E candidarsi così a un ruolo di leadership anche in campo.
Matteo Cardia














