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Cagliari, dalla Coppa D’Africa all’assist con la Lazio: Ranieri si riaffida a Luvumbo

Zito Luvumbo durante Cagliari-Lazio | Foto Luigi Canu
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Il gol è il pane quotidiano dei centravanti. Quello dei giocatori funambolici del reparto avanzato, oltre che la voglia di segnare, è rappresentato dal mix di qualità, estro e fantasia. Se tutti questi ingredienti vengono miscelati nel modo giusto e applicati alla rosa del Cagliari di Ranieri, ecco che il risultato corrisponde al nome di Zito Luvumbo. L’attaccante angolano, tornato dagli impegni in Coppa D’Africa, ha lasciato il segno con il terzo assist del suo campionato nella sconfitta per 3-1 alla Domus contro la Lazio (qui la cronaca integrale della gara).

L’assenza

“Ci manca Luvumbo? Speriamo che l’Angola venga eliminata (ride, ndr), lo abbiamo detto a Zito prima che partisse”, rispose – tra ironia e realismo – mister Ranieri nella conferenza post Frosinone dello scorso 21 gennaio. In quel momento il numero 77 angolano era già in Coppa D’Africa con la sua nazionale e con già due gare saltate all’attivo (contro Lecce – nonostante il tentativo da parte della dirigenza del Cagliari di ottenere una delega last minute per averlo a disposizione – e Bologna). L’assenza dell’ex giocatore del Primeiro De Agosto si è fatta sentire non soltanto dal punto di vista della qualità offensiva ma soprattutto in termini di risultati di squadra. Senza di lui, infatti, il Cagliari ha portato solamente a casa quattro punti in quattro gare. Dal pari per 1-1 con il Lecce alla prima del 2024 al successo per 2-1 in rimonta alla Domus contro il Bologna. Poi, in seguito, sono arrivate due sconfitte consecutive contro Frosinone e Torino, che hanno in qualche modo rallentato il percorso dei rossoblù verso la risalita dai bassi fondi della classifica di Serie A. E in Coppa D’Africa? L’avventura della selezione di Pedro Gonçalves nella massima competizione africana per nazioni è arrivata fino ai quarti di finale (con l’eliminazione contro la Nigeria, che ha perso poi in finale contro la Costa D’Avorio). Nel corso del torneo, l’apporto di Luvumbo è stato caratterizzato da pochi lampi rispetto alle attese. Nello specifico, l’attaccante del Cagliari, che in questa edizione della Coppa D’Africa ha totalizzato 152′ totali in 5 apparizioni complessive, è partito solo una volta dal primo minuto (lo scorso 15 gennaio all’esordio contro l’Algeria) e subentrato nelle successive 4 gare contro Mauritania, Burkina Faso e appunto Nigeria. In sostanza due avventure parallele che da una parte non hanno visto un Cagliari brillante e dall’altra un Luvumbo poco utilizzato fuori dai confini nazionali.

Il ritorno

Mancanza e imprevedibilità sono state sicuramente le due parole chiave associate al profilo di Luvumbo nel recente periodo difficile del Cagliari. Il talento nato a Luanda, sia nella scorsa stagione in cadetteria che quest’anno in Serie A, è stato un fattore determinante nella rosa rossoblù. Dopo due settimane di impegni ufficiali con la sua Angola, Luvumbo è tornato subito a disposizione di Claudio Ranieri e del Cagliari nella notte da dimenticare dell’Olimpico contro la Roma. Per il numero 77 soltanto 28′ e troppo poco tempo per potersi mettere in mostra, con il risultato ormai già compromesso. Tuttavia lo stesso Ranieri, dal suo arrivo in Sardegna, ha quasi sempre considerato Luvumbo – e idem con un altro funambolo dell’attacco cagliaritano come Oristanio – come arma da sfruttare a gara in corso. Questo concetto è stato riproposto dal tecnico del Cagliari in occasione dell’ultimo turno di campionato contro la Lazio. Per cercare di dare la scossa a un Cagliari in sofferenza, l’allenatore rossoblù ha pescato la carta jolly dal suo mazzo di carte, quella con il 77, rappresentante il dinamismo e la qualità. La scelta è stata ripagata in pieno da parte di Luvumbo, dimostratosi determinante con l’assist che ha portato all’eurogol del momentaneo 1-2 firmato Gianluca Gaetano (qui il focus sul nuovo centrocampista rossoblù). Al di là dell’azione del gol, i segnali dati dall’attaccante angolano dal suo ingresso in campo a inizio ripresa si sono visti anche dal punto di vista statistico. Secondo i dati della Lega Serie A, Luvumbo è stato uno dei pochi giocatori del Cagliari a provare il tiro in porta (1, al pari di Makoumbou, Viola e Lapadula), secondo per occasioni create (2, le stesse totalizzate da Nandez, 1 in meno del già citato Gaetano, 3) e terzo per palloni giocati – considerando i giocatori subentrati – con 20 (meglio di lui, in questo tipo di parziale, solo Augello con 33 e Dossena con 29). Piccoli segnali ma che rendono l’idea di come Luvumbo voglia essere determinante per il Cagliari.

Dilemma

Archiviata l’amarezza e la rabbia per la sconfitta casalinga della Domus contro la Lazio, per il Cagliari si avvicina un match molto delicato in campionato. I rossoblù, domenica 18 febbraio alle ore 15.00, faranno visita, al Bluenergy Stadium, a un’Udinese molto carica e determinata, soprattutto dopo il blitz a sorpresa per 1-0 contro la Juventus. In casa cagliaritana, vista l’importanza della gara e anche per tenere compatto il gruppo, la preparazione alla sfida contro i bianconeri di Cioffi è iniziata con un giorno di anticipo – lunedì 12 febbraio – rispetto al solito. Al di là delle strategie e dei tatticismi del caso, sarà importante capire quali saranno le scelte di Ranieri in vista della prossima partita di campionato. Luvumbo, però, scalpita, quasi come in una sorta di carpe diem personale. L’ambizione dell’angolano potrebbe essere quella di riconquistare una maglia da titolare che gli manca dal 26 novembre nell’1-1 contro il Monza (in quel caso l’angolano fece coppia con Petagna) e chissà che magari quella di Udine non possa essere anche l’occasione per rompere il suo digiuno da gol che dura oramai da 12 gare ufficiali. Intanto il Cagliari e Ranieri l’hanno riabbracciato e puntano anche su di lui per non perdere il treno che porta alla permanenza in massima serie.

Fabio Loi

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