“La mancanza del gol? Sto avendo un po’ di sfortuna ultimamente però l’importante è che mi senta bene, che ho giocato 90′”. Parole di Andrea Petagna risalenti al 6 gennaio 2024 a margine del pareggio esterno (1-1) del Via del Mare nello scontro diretto contro il Lecce. Quelle dichiarazioni dopo la sfida contro i giallorossi pugliesi, risentite oggi, hanno quasi un sapore profetico poiché, a distanza di poco più di una settimana, quel primo gol con il Cagliari, che tanto l’ha voluto in estate, è finalmente arrivato nel successo casalingo per 2-1 contro il Bologna.
Percorso
Quattro giugno 2023 e quattordici gennaio 2024. Non sono due date frutto del caso nel percorso recente dell’attuale numero 32 rossoblù. La prima infatti corrisponde all’ultimo gol segnato in A con il Monza nel 5-2 del Gewiss Stadium contro la “sua” Atalanta, mentre l’altra è l’inizio del suo score con il Cagliari proprio nell’ultima di campionato contro il Bologna. Nel mezzo più di 7 mesi di digiuno dal gol, vero pane fondamentale per un attaccante, anche ai massimi livelli. Ha dovuto aspettare tanto Petagna, in un’estate abbastanza movimentata, con il suo decimo trasferimento in carriera in quel di Cagliari, per potersi mettere di nuovo in luce. “Voglio mettermi a disposizione della squadra e cercare di riuscire a raggiungere l’obiettivo della salvezza”, disse Petagna al suo arrivo a fine agosto in Sardegna dopo l’infortunio occorso a Lapadula. Nonostante un difficile ambientamento alla sua nuova squadra, i problemi di tenuta fisica e qualche critica a livello di prestazione individuale nelle prime uscite ufficiali, il centravanti triestino ha comunque continuato a lavorare, con la benedizione di mister Claudio Ranieri, che in più di un’occasione l’ha difeso, credendo fermamente nel suo potenziale. L’attesa è stata lunga ed è durata 16 partite – tra Serie A e Coppa Italia – dove Petagna, prima del gol scaccia-crisi contro il Bologna, aveva totalizzato in rossoblù solamente 2 assist, di cui 1 in campionato (nel 2-1 del 5 novembre contro il Genoa alla Domus) e 1 in Coppa (nel 2-1 del BlueEnergy Stadium contro l’Udinese dello scorso 1° novembre).
Svolta
In un momento difficile della stagione, in cui il Cagliari cercava un cambio di marcia importante sotto il profilo dei risultati, Ranieri contro il Bologna ha dovuto fare ancora una volta di necessità virtù. Con Lapadula, Mancosu, Shomurodov e Oristanio out per i rispettivi infortuni e con Luvumbo impegnato in Coppa D’Africa con l’Angola (qui la news completa), il tecnico romano alla fine ha scelto di puntare – lasciando inizialmente in panchina capitan Pavoletti – sul suo ‘buldozzer’, Petagna appunto, come unico riferimento avanzato. E proprio contro il Bologna è arrivata la svolta per l’ex prodotto del settore giovanile del Milan. All’andata, al debutto con la maglia del Cagliari, la sua gara in quel del Renato Dall’Ara – terminata poi 2-1 per i felsinei di Thiago Motta – era durata appena un tempo. Petagna, infatti, ha dovuto alzare anticipatamente bandiera bianca per un problema al polpaccio. La musica, tuttavia, è decisamente cambiata nel girone di ritorno. Alla decima titolarità stagionale, infatti, il numero 32 isolano ha lasciato finalmente il segno. Nel gol che ha regalato il momentaneo 1-1 al Cagliari, facendo gioire il popolo di fede rossoblù, c’era tutta l’essenza tecnica e qualitativa di Petagna: dall’attacco alla profondità sul filo del fuorigioco al duello fisico vinto con Calafiori fino alla freddezza nel battere il portiere Skorupski. Un gol, quello messo a segno dal classe 1995, che gli ha permesso di aggiornare il suo score personale in A alla voce reti segnate a quota 49 su 236 presenze complessive. Sarebbe tuttavia riduttivo fermarsi al gol nell’analisi della gara del centravanti triestino contro il Bologna. Nello specifico, numeri della Lega Serie A alla mano, Petagna è stato – tra le fila del Cagliari – il giocatore che ha totalizzato la maggior percentuale per pressione ricevuta – ovvero quando il portatore di palla è pressato dalla squadra avversaria – con il 78,44% (dietro di lui Viola con il 74,31% e Prati con il 61,49%). Bene anche la fase di raccordo, con 36 palloni giocati, 12 passaggi riusciti, una percentuale dell’83% nel rapporto passaggi riusciti/tentati, 5 recuperi e 4 falli subiti. Se proprio si dovesse trovare qualcosa da migliorare nel Petagna 2.0, forse c’è la costanza nei tiri totali (solo 2 contro il Bologna). In sostanza, i progressi di Petagna in maglia Cagliari ci sono ma il suo percorso di crescita non può che migliorare sotto la guida sapiente di mister Ranieri.
Fiducia
Prestito con diritto di riscatto e un contratto fino al 2026 pronto per essere firmato in caso di permanenza in Sardegna. Un investimento certamente importante quello effettuato la scorsa estate dal club di Sa Ruina, sia per il presente che soprattutto per il futuro. Petagna, dal canto proprio, dopo 10 tappe diverse in carriera, pare abbia trovato in Cagliari l’ambiente giusto per potersi rilanciare definitivamente. “Sto finalmente trovando continuità ed è quello di cui ho bisogno, è sempre stato così nei miei periodi migliori”, ha affermato l’ex Monza nell’ultimo post-partita. Dichiarazioni, quelle rilasciate da Petagna, che sanno di consapevolezza ritrovata dal punto di vista personale ma anche di una rinnovata leadership all’interno dello spogliatoio rossoblù. La concorrenza nel ruolo, insieme ad altre due punte di peso come Pavoletti e Lapadula, potrebbe poi finire per diventare un ulteriore stimolo. Ora, però, per Petagna la politica sulla quale proseguire nel modo giusto il proprio percorso con il Cagliari è quella che abbina il lavoro e la costanza, elementi fondamentali per un attaccante. All’orizzonte, dopo la gara vinta contro il Bologna, c’è una sfida importantissima in chiave salvezza – in programma domenica 21 gennaio alle ore 12:30 – contro il Frosinone dell’ex Di Francesco. Una squadra, quella del presidente Stirpe, che come il Cagliari punta alla salvezza ma che vuole soprattutto tornare a fare risultati importanti dopo 5 sconfitte di fila (l’ultima delle quali ieri, 15 gennaio, 5-0 contro l’Atalanta). Per i rossoblù può essere l’occasione assai ghiotta di portare a casa il secondo successo di fila e allungare così sulla zona rossa della classifica. Per raggiungere l’obiettivo, Ranieri potrebbe sfruttare ancora una volta la fisicità, la freddezza e l’esperienza di un giocatore come Petagna.
Fabio Loi














