Prove di cambiamento, un ritorno al passato che passa dal lavoro sul campo e non solo. Claudio Ranieri pensa a un nuovo Cagliari, magari con la difesa a quattro e l’addio al 3-5-2. Infortuni, condizione da recuperare, assenze che portano l’allenatore rossoblù a tentazioni da bilanciare con la situazione contingente. Le scelte passeranno inevitabilmente da tanti fattori, unico punto fermo l’attacco a due punte già visto fin dai primi passi della nuova era del tecnico romano.
Volontà e realtà
Due vittorie casalinghe – tre considerando l’interregno di Fabio Pisacane – e un pareggio in due gare in trasferta. All’orizzonte il Benevento che, parola di Ranieri, “ha fatto più punti di noi fuori casa, è una squadra che gioca e noi dobbiamo stare attentissimi”. Al netto dei buoni risultati alla Unipol Domus e con in testa le difficoltà lontano dalla Sardegna, il 3-5-2 messo in campo dall’allenatore rossoblù nelle sue prime quattro partite in panchina non sembra aver convinto appieno. Non tanto nella fase difensiva, quanto in quella d’attacco nella quale il Cagliari ha faticato e non poco a portare più uomini dalle parti del portiere avversario. Il possibile cambio tattico, però, si scontra con problemi non da poco alla voce profondità della rosa. L’ago della bilancia Marco Mancosu, il cui rientro è sì possibile, ma sul quale proprio Ranieri ha voluto frenare. “Non so quanto minutaggio abbia, negli ultimi allenamenti ha aumentato i carichi ma non vogliamo che ricada nelle vecchie problematiche” le parole dell’allenatore rossoblù sul numero 5 ex Lecce. L’alternativa risponderebbe al nome di Filippo Falco, ma anche il mancino calabrese “ha dei problemi fisici”. Senza dimenticare le assenze sugli esterni che rendono complessa sia la difesa a quattro sia quel 4-4-2 che Ranieri ha spesso e volentieri usato in carriera. Di Pardo ancora out – probabile il ritorno in gruppo dopo la sfida contro il Benevento – e con lui resta indietro pur Barreca, senza dimenticare l’infortunio che terrà fuori Nahitan Nández per tutto febbraio, sono tante le difficoltà nel trovare giocatori che possano coprire le due fasce senza chiedere sacrifici – leggasi adattamento – a troppi elementi nello stesso momento.
Opzioni
A prescindere dall’aspetto tattico, dunque, il Cagliari dovrà trovare forza nell’atteggiamento. Che sia 3-5-2 o 4-3-1-2 contro il Benevento ritrovare la pericolosità offensiva è l’obiettivo principale. Lapadula certezza, di fianco a lui possibile il lancio di Prelec con Luvumbo sullo sfondo. Il resto passerà dalle scelte di Ranieri sia in difesa che in mezzo al campo. Con la difesa a tre sia Dossena che Altare dovrebbero essere punti fermi, assieme a loro pronto a trovare una maglia da titolare Obert al posto di un Capradossi non in perfette condizioni. Con la retroguardia a quattro, invece, non è da escludere che lo slovacco possa migrare sulla fascia sinistra, anche se durante le prove generali ad Asseminello la cura verso i movimenti da terzino mancino di Paulo Azzi è stata maniacale, dando l’idea che proprio il brasiliano ex Modena possa essere il prescelto. Il problema però si sposterebbe in mezzo al campo, dove le assenze di Nández, Rog, Viola e Deiola non lasciano tanto spazio alla fantasia. Una mediana in linea vedrebbe favoriti Kourfalidis e Makoumbou al centro, ma resterebbe aperto il mistero delle fasce. La linea a tre, al contrario, vedrebbe il trio formato dal greco e dal congolese con Lella a chiudere il reparto, ma attenzione anche al possibile esordio in cabina di regia di Michele Carboni. Il giovane play della Primavera di Filippi ha colpito positivamente Ranieri e il suo innesto aprirebbe il campo a nuove possibilità, da Makoumbou mezzala – dopo aver faticato in regia anche a Modena – a Kourfalidis nella posizione di trequartista come ai tempi di Liverani, lasciando così Mancosu pronto a subentrare all’occorrenza. Va da sé che la conferma del 3-5-2 diventerebbe la soluzione per modellare sugli uomini a disposizione lo schieramento, confermando quanto visto nelle prime quattro uscite con Ranieri e cambiando soltanto alcuni interpreti. Obert per Capradossi in difesa, Lella per Rog – o Carboni con Makoumbou da interno – in mezzo al campo e Prelec a lottare per il posto da spalla di Lapadula in avanti. In attesa di recuperare tutti gli assenti e poter così indossare un nuovo abito che sia maggiore spessore e pericolosità a un Cagliari alla ricerca del tempo perduto.
Matteo Zizola