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Filippo Falco in Cagliari- Brescia | Foto Luigi Canu

Cagliari, dai recuperi alla spinta della gente: i segnali verso la ripresa

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Può una sgambata in un’amichevole che si è trasformata fin da subito in una festa di passione e affetto lasciare dei segnali importanti al Cagliari di Claudio Ranieri? La risposta è sì. I rossoblù dopo il 5-0 del Comunale (qui la cronaca) contro la Villacidrese non hanno solo riabbracciato bambini e tifosi iniziando un promesso tour per la Sardegna, ma hanno anche testato alcuni giocatori al rientro dopo un periodo di scarsa condizione atletica o da un infortunio. Con messaggi più che incoraggianti per il tecnico romano da chi ha avuto meno a disposizione fin qui in questa sua seconda avventura sulla panchina isolana.

Falco e soci

Novanta minuti in campo, una rete e tanta duttilità in una partita giocata sia da trequartista, che da seconda punta ma anche da falso nueve e da regista offensivo. “Ci sono anche io“, il segnale mandato a Ranieri da Filippo Falco, sia in campo che nelle dichiarazioni post partita, con il talento classe ’92 che vuole riscattare con un finale importante un’annata in Sardegna in Serie B fin qui molto al di sotto delle aspettative. Undici presenze e zero reti in cadetteria per uno dei giocatori di qualità ed esperienza in seconda serie della rosa, un “Falco a metà” che dopo aver guardato i compagni negli ultimi mesi (per una serie di problemi di condizione non gioca dal 27 gennaio, successo per 2-1 interno contro la Spal) ora vuole prendersi la prima pagina, già a partire dalla prossima gara contro il Sudtirol.

Novanta minuti, selfie, abbracci e tanti volti conosciuti anche per Alessandro Deiola, lui di San Gavino che è quasi di casa a Villacidro. Si è alternato come mezzala di inserimento, nella ripresa, che come perno davanti alla difesa, nel primo tempo, il centrocampista classe ’95. Con l’amichevole contro la Villacidrese che è sembrato il classico ultimo test della fase di rodaggio in seguito al lungo infortunio. In campionato nelle ultime due Deiola ha giocato 4 minuti contro l’Ascoli e 20′ con la Reggina. Al Comunale ha preso una botta proprio alla caviglia ma ha risposto bene, continuando la gara. Chissà che anche lui dopo il recupero graduale non si candidi a una maglia da titolare in mezzo al campo per la gara contro l’ex di turno Bisoli di sabato 1 aprile in una Unipol Domus già sold-out.

Zito, Zito Luvumbo è pronto a riprendersi gli applausi del popolo rossoblù. Sgroppate, cambi di direzione e scatti brucianti. Anche un gol. Entrato nella ripresa a Villacidro, l’angolano ha fatto vedere tutto il suo repertorio. Probabilmente ancora non ha i 90′ nelle gambe ma in un attacco che recupera Lapadula solo all’ultimo dopo gli impegni con la nazionale del Peru e con un Pavoletti ancora fermo ai box il suo rientro è una manna dal cielo per Ranieri.

Buona prova anche per Viola, che Ranieri fin qui non aveva mai avuto a disposizione dato che il regista non gioca per infortunio dall’ultima prova con Liverani in panchina, sconfitta a Palermo per 2-1. Primi 45 minuti giocati da mezzala tecnica con qualche spunto in fase di palleggio offensivo e una serie di buoni rifornimenti per la punta (Prelec a Villacirdro). Ottima la prova nel secondo tempo invece di Millico che ha realizzato una rete e ha avuto diverse buone occasioni. L’ex settore giovanile del Torino fin qui si conferma l’uomo del mercoledì, inteso come giorno della sgambata in famiglia. Alla prossima contro il Sudtirol sarà squalificato, negli ultimi turni Ranieri lo ha comunque sempre usato come arma in corso e anche lui è chiamato a dare qualcosa in più alla rosa in ottica playoff. Infine fa piacere rivedere Ciocci tra i pali dopo il lungo l’infortunio e un continuo periodo sfortunato che sta limitando la crescita di uno dei portieri con maggiori aspettative emersi dal settore giovanile del Cagliari negli ultimi anni.

Rimandati

Tra le varie note liete dei rossoblù che cercano slancio verso il complicato finale di stagione ci sono state alcune sbavature. Su tutte i due terzini del primo tempo, Di Pardo e Barreca. Tra infortunio e ricerca della migliore condizione il primo ha giocato appena 9′ con Claudio Ranieri in panchina, nell’1-1 di Brescia. E anche contro la Villacidrese è parso ancora molto indietro per fiducia in fase di spinta e di attenzione in fase di non possesso. Per Barreca invece c’è la necessità di dimostrare qualcosa in più al tecnico romano. L’errore nel primo tempo con l’Ascoli, che portò all’iniziale vantaggio avversario e anche a una sostituzione nell’intervallo per lui, forse psicologicamente pesa ancora per l’ex Lecce che ha fatica oltremodo in marcatura e in ripiegamento su transizione avversaria. Su quella corsia tra un Azzi parso in forma smagliante e un Obert che dà garanzie anche da adattato Barreca non può sprecare più chance per dimostrare a Ranieri di valere anche lui per una maglia dal primo minuto.

Roberto Pinna

 

 

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