Contro il Sassuolo alla caccia dell’equilibrio perduto. Per ritrovare punti Walter Mazzarri sta provando a indicare la via ai suoi giocatori all’interno del centro sportivo di Asseminello: solidità nelle due fasi. Il Cagliari che perde consecutivamente da cinque partite ha dimostrato nelle ultime settimane di aver perso non solo dal punti di vista del risultato ma anche schemi, fiducia e idee in attacco, mentre in difesa sono tornati i fantasmi e le disattenzioni di qualche mese fa.
Cercasi centrocampo
Come sempre la virtù sta nel mezzo ed è proprio per questo che il Cagliari per tornare assoluto protagonista nella corsa salvezza, a partire dalla gara di sabato 16 aprile alla Unipol Domus contro il Sassuolo, deve ripartire dal proprio centrocampo. Un reparto spesso in affanno in stagione tra i problemi fisici di Nandez e Strootman e le poche alternative che hanno portato alla scelta di adattare Dalbert come mezzala. Contro i neroverdi Mazzarri recupererà Grassi dalla squalifica e lo stesso tecnico dopo la Juventus ha definito quasi un imprescindibile l’ex Parma per la sua idea di gioco: “Con lui in campo abbiamo trovato un certo equilibrio che senza fatichiamo ad avere nelle due fasi“.
Sempre contro i bianconeri ha fatto un ottimo primo tempo Razvan Marin. Il rumeno è la croce e la delizia del Cagliari quest’anno. Mazzarri ha faticato a trovare il giusto vestito tattico all’ex Ajax, ma l’impressione è che per accendersi questa squadra abbia bisogno degli inserimenti e degli strappi del suo numero 8. Lo dicono i numeri contro la Juventus dove, nonostante la penuria di occasioni create, le migliori azioni sono passate dai piedi di Marin: 39 passaggi positivi (migliore dei suoi), un assist, un’azione da gol creata, due lanci positivi e un cross. L’altra faccia della medaglia della prova del rumeno contro i ragazzi di Allegri sono i 18 palloni persi (peggiore dei suoi) e i 2 dribbling subiti (da uno di questi sulla fine del primo tempo è nata l’azione del pari bianconero). Marin dà e Marin toglie, forse perché al momento Mazzarri non riesce a trovare il modo per supportarlo a dovere e al rumeno si chiede tanto, troppo, nelle due fasi. Da aggiungere poi che contro i bianconeri stava recuperando dalla positività al Covid e i minori allenamenti sulle gambe si sono fatti sentire nella ripresa.
Soldato Rog
L’uomo chiave a centrocampo per la salvezza del Cagliari però può essere Marko Rog. Dopo gli spezzoni con Udinese e Juventus non è totalmente da escludere che contro il Sassuolo Mazzarri lo rilanci dal primo minuto. Con Grassi a fare da filtro in mezzo Rog e Marin possono agire come mezzali di intensità e qualità, magari sfruttando Deiola come alternativa. Con il giocatore di San Gavino che si è fatto trovare sempre pronto in stagione, nonostante abbia patito le gare dove toccava a lui in prima persona impostare l’azione in fase di costruzione. Da capire infine quanto e come sarà inseribile Baselli in questa squadra. Fin qui l’ex granata ha ballato tra le linee e tra il campo e l’infermeria, per i consueti problemi fisici. Per un Cagliari che va spesso in apnea se deve creare gioco un giocatore con le qualità di Baselli potrebbe tornare molto utile, ma Mazzarri, che pur lo conosce bene, non è riuscito fin qui a sfruttarne a pieno le capacità.
Roberto Pinna