Il fattore tempo è una delle caratteristiche che spesso e volentieri sono riecheggiate con maggiore frequenza dalle parti di Asseminello durante la stagione del Cagliari di Claudio Ranieri in Serie A. Lo ha citato in tempi non sospetti il DS rossoblù Nereo Bonato nell’analizzare un inizio difficile – già preventivato – di annata. C’è chi invece, nell’ambiente isolano, ha usato il fattore tempo per cominciare a mettersi in mostra e a dimostrare tutto il proprio valore. Recentemente, chi ha dato delle indicazioni positive in maglia rossoblù è certamente Tommaso Augello, uno dei profili scelti in estate dal Cagliari per conquistare la salvezza in massima divisione.
La scelta
Quando si va a cercare sul dizionario la parola pretoriano, una delle definizioni che balzano subito agli occhi è ‘denominazione dei soldati che costituivano la guardia del corpo del comandante dell’esercito romano, poi degli imperatori’. E se il comandante dell’esercito del Cagliari corrisponde al nome di Claudio Ranieri, uno dei suoi fedelissimi, insieme all’altro ex doriano Jankto, è proprio Augello. “Sono uno dei giocatori più esperti ma ho la maturità giusta per mettermi alle spalle le pressioni di una stagione con l’obiettivo della salvezza come la prossima che ci aspetta. Non mi spaventa minimamente questo compito”, disse l’attuale numero 27 cagliaritano lo scorso 25 luglio nel ritiro estivo di Chatillon durante la sua presentazione alla stampa come nuovo giocatore rossoblù. Idee chiare e sostanza nelle intenzioni, mestiere ed esperienza in campo. Tutti ingredienti che il difensore isolano ha sempre messo a disposizione del collettivo, agli ordini di quel Ranieri che anche alla Sampdoria gli aveva consegnato le chiavi della fascia sinistra, alternandosi con un ex rossoblù come Nicola Murru (oggi capitano dei blucerchiati di Andrea Pirlo n.d.r.). Ad oggi, il contendente numero uno di Augello in maglia Cagliari al ruolo di laterale mancino, per caratteristiche e curriculum, si chiama Paulo Azzi. Tuttavia la fiducia che Sir Claudio ha nei confronti del suo pretoriano è rimasta pressoché immutata nel passaggio dalla sponda blucerchiata della Laterna ai colori rossoblù del Cagliari. Inoltre, a lungo andare, la decisione di riaffidare i gradi da titolare all’ex Spezia sta cominciando a dare dei frutti importanti.
Progressi
L’esperienza nell’interpretazione del ruolo di terzino sinistro e nell’affrontare situazioni difficili in massima serie sono solo alcune delle tessere del puzzle dell’Augello calciatore, quanto meno all’interno del mondo del football del Belpaese. Dopo un lungo periodo di collaudo, il numero 27 del Cagliari ha cominciato a dare dei segnali decisamente importanti, non ultimi quelli emersi dalla gara del Diego Armando Maradona contro il Napoli dell’ex Mazzarri, persa poi dai sardi per 2-1 nell’ultimo turno di campionato. Il compito per Augello, probabilmente, era uno dei più ardui. Dalle parti del 29enne terzino sinistro milanese c’era un avversario particolarmente ostico e impegnativo come Politano, accompagnato spesso e volentieri dalle sovrapposizioni del capitano azzurro Di Lorenzo. Ciononostante, l’ex Sampdoria ha affrontato il compito con la solita intelligenza e con mestiere, senza troppi tecnicismi di sorta e sfiorando persino il gol personale con una conclusione dal limite che ha fatto venire più di qualche brivido a Meret. Lettura, propositività e, nel contempo, anche il giusto tasso di costanza e attenzione lungo tutta la gara per un giocatore che sta diventando sempre più importante per questo Cagliari. La crescita di Augello, tuttavia, non è solo testimoniata dalle recenti prestazioni positive fornite in campo ma anche dalle statistiche. Numeri alla mano, infatti, l’ex prodotto del settore giovanile del Cimiano, considerando solamente il reparto arretrato rossoblù, è terzo per minuti giocati (1059, meglio di lui hanno fatto soltanto Dossena con 1356 e Zappa 1089), secondo per palloni recuperati (63, dietro al già citato Dossena, primo in graduatoria con 108), terzo per % di contrasti vinti (69%, meglio dell’ex Samp solo Wieteska con il 100% – nonostante un minutaggio di soli 404 minuti in stagione – e Azzi con il 71%) e respinte difensive (22), nonché secondo per cross riusciti (18, dietro a Luvumbo con 22). Se proprio si dovesse trovare quel qualcosa da migliorare in questo Augello 2.0 con il Cagliari, forse c’è la ricerca del suo primo gol in rossoblù (l’ultima sua rete in massima serie è datata 22 aprile 2023 nel derby – da ex – contro lo Spezia). Tuttavia avere un mentore come Ranieri in panchina non può fare altro che agevolarlo nel suo percorso di crescita nel corso di questa stagione.
Futuro
Le sfide in quanto a crescita e impatto sul pianeta Cagliari sono state superate. Ora, però, Augello è chiamato ad affrontarne altre e che sono altrettanto importanti. In primis, il terzino sinistro rossoblù dovrà trovare la giusta costanza, in modo da riuscire a convincere Claudio Ranieri a confermarlo titolare nel proseguo dell’annata sulla corsia mancina. I presupposti ci sono tutti così come l’apertura dello stesso tecnico. “L’ho preso perché l’avevo messo dentro da neofita con la Sampdoria, se l’ho fatto prendere è perché credo in lui”, dichiarò l’allenatore del Cagliari lo scorso 14 dicembre nella conferenza stampa d’antivigilia pre Napoli. Parole decise e chiare, che testimoniano quanto sia forte il legame di fiducia e stima tra il tecnico romano e il difensore milanese, al di là delle esperienze comuni del passato. Come ulteriore stimolo di crescita per Augello c’è anche la sana competizione con il compagno di squadra Azzi che, quando chiamato in causa durante il corso della stagione, ha dimostrato di essere un competitor affidabile, seppur con caratteristiche diverse. E poi c’è il capitolo calendario. Dopo la sfida del Maradona contro il Napoli, il Cagliari è atteso da due sfide particolarmente delicate nella lotta per non retrocedere. La prima sarà sabato 23 dicembre – alle ore 18.00 – al Bentegodi contro il Verona mentre la seconda, che sarà l’ultima del 2023, sarà sabato 30 dicembre alle ore 15.00 all’Unipol Domus contro l’Empoli. La mission per Augello e per i suoi compagni sarà quella di portare a casa punti importanti, per cominciare a scavare un solco con le dirette concorrenti e per guardare così con maggiore serenità e fiducia al 2024, che inizierà con il Milan in Coppa Italia e con le sfide di campionato contro Lecce e Bologna. E Augello punta a confermarsi tra i protagonisti della rinascita del Cagliari.
Fabio Loi














