“Per me le cose più importanti sono la costanza e la perserveranza. Si deve seminare ogni giorno per poi raccogliere e ottenere risultati”. Così parlò Paulo Azzi lo scorso 6 dicembre a margine dell’evento “L’importanza dello Sport” organizzato dagli studenti del Liceo Euclide di Cagliari. Quelle sue dichiarazioni, arrivate pochi giorni prima del Monday Night contro il Sassuolo, risuonano come un obiettivo pienamente raggiunto. A distanza di oltre un mese, Azzi è tornato finalmente a fare breccia nel cuore del tecnico Claudio Ranieri. L’allenatore rossoblù, infatti, ha deciso di mandarlo in campo dall’inizio del secondo tempo della sfida vinta 2-1 contro il Bologna, ottenendo dal brasiliano una risposta decisamente soddisfacente.
Attesa
In Serie B, nel gennaio del 2023, l’ex Modena è stato il colpo – per la fascia sinistra – piazzato dal direttore sportivo Nereo Bonato e che in pochi si aspettavano. In una zona di campo in cui venivano impiegati principalmente Obert e Barreca, Azzi ha saputo imporsi a tempo di record (con tanto di gol all’esordio contro il Como) e con prestazioni nel complesso positive. Il suo score, alla fine della cavalcata promozione, è stato di 2 gol e 3 assist in 38 presenze ufficiali complessive (tra Serie B, playoff di Serie B e Coppa Italia). Dopo la risalita dei rossoblù in massima serie, quindi, è arrivata la grande possibilità della vita: la Serie A. L’arrivo in quel di Asseminello di un competitor forte e d’esperienza come Tommaso Augello, storico fedelissimo di mister Ranieri fin dai tempi della Sampdoria, poteva potenzialmente mettere in subbuglio lo status del brasiliano dentro la rosa cagliaritana. Eppure Azzi, nonostante sia partito – sulla carta – indietro nelle gerarchie, ha sempre lavorato con il solito mix di costanza e impegno, mettendosi a disposizione del collettivo e aspettando così il suo momento. Nella prima parte di stagione, infatti, il giocatore nato a Bragança Paulista ha giocato fin qui in Serie A solamente 5 volte da titolare – contro Torino, Roma. Empoli, Lazio e Atalanta – ed è subentrato 8 volte, l’ultima delle quali proprio contro il Bologna nell’ultimo turno di campionato. L’ingresso in corso d’opera contro i felsinei è stata la prima vera opportunità per Azzi di mettersi in mostra dall’inizio del 2024 dopo essere rimasto in panchina contro il Lecce.
Scelta
Con il risultato inchiodato sulla parità e con un Augello apparso ancora una volta in difficoltà, Ranieri ha rotto subito gli indugi pescando dalla panchina e decidendo quindi di rispolverare proprio Azzi. E proprio la scelta di mandare in campo subito l’ex prodotto del settore giovanile del Paulista ha fatto la differenza. Il laterale brasiliano, come da far suo, ha risposto nel migliore dei modi alla chiamata alle armi di Ranieri, dando prova di essere un elemento di comprovata affidabilità in entrambe le fasi di gioco. Dal suo ingresso, infatti, le sorti del duello contro Orsolini, autore del momentaneo vantaggio felsineo, si sono decisamente ribaltate. Scelte di tempo pressoché perfette, attenzione quasi maniacale nella fase difensiva e, per non farsi mancare nulla, la solita voglia di attaccare sulla propria corsia sfruttando la corsa e la qualità, sue caratteristiche principali. A confermare ulteriormente l’ottimo impatto avuto da Azzi nella sfida della Domus contro il Bologna ci sono anche le statistiche fornite dalla Lega Serie A. Nello specifico, Azzi si è piazzato – considerando i giocatori impiegati da Ranieri tra titolari e subentrati – al quinto posto nella top 5 rossoblù per indice di verticalità con 3.00. Ottimo il rendimento del brasiliano, in percentuale, per quanto riguarda la disponibilità al passaggio – ovvero quanto un giocatore si smarca dagli avversari per ricevere il passaggio dal compagno – con un più che lusinghiero terzo posto con il 76.71% (miglior score tra i giocatori del roster isolano subentrati contro il Bologna). Indicazioni importanti anche sul fronte della velocità sprint. In questo caso, Azzi è quarto in questa speciale graduatoria con 31,24 km/h percorsi, solo 0,80 in meno di Nandez, capolista della classifica. In sostanza, il processo di evoluzione di Azzi in entrambe le fasi di gioco si può considerare in uno stadio avanzato rispetto al passato.
Titolarità
La svolta del secondo tempo avvenuta contro il Bologna potrebbe dare una nuova spinta alla stagione di Azzi. Non più sacrificato in nome di un equilibrio già prestabilito, bensì come arma da utilizzare per dare maggiore qualità e imprevedibilità agli schemi del Cagliari sulle corsie.“Le mie caratteristiche mi hanno portato sino a qui, quindi non devo perderle. Non diventerò dunque un giocatore super difensivo, dovrò sempre avere quello spunto che mi ha trascinato in Serie A, rischiare la giocata, il dribbling”, dichiarò Azzi lo scorso 8 agosto ai nostri microfoni dalla cornice delle terme di Saint Vincent durante il ritiro estivo rossoblù. Dichiarazioni, quelle rilasciate da Azzi, di chi ha ben chiaro in mente come continuare ad approcciarsi in una categoria molto complessa e stimolante come la Serie A dopo aver fatto una lunga trafila nelle categorie minori. Ranieri sa bene che, nel ruolo di terzino sinistro, ha due giocatori diversi per caratteristiche come il brasiliano e lo stesso Augello. Spesso il tecnico del Cagliari li ha alternati ma, viste le difficoltà mostrate dall’ex Sampdoria nelle ultime uscite ufficiali, non si esclude che le gerarchie possano ribaltarsi. E contro il Frosinone Azzi punta a vestire un ruolo da protagonista.
Fabio Loi














