Una definizione classica del calcio è quella degli scontri diretti che valgono doppio. La vittoria che porta tre punti, come in ogni altra partita, ma con il valore ulteriore della sconfitta dell’avversario. Il 2-1 con cui il Cagliari ha espugnato Monza non solo permette ai rossoblù di Davide Nicola di staccare sensibilmente i brianzoli di Salvatore Bocchetti, sempre ultimi ma distanti sette lunghezze da Pavoletti e compagni, ma aggiunge ulteriori sorrisi dopo i risultati degli altri scontri diretti dell’ultima giornata di andata in Serie A.
Turno positivo
Classifica corta, basti pensare che dal terzultimo e quartultimo posto occupati dal Cagliari e dal Lecce con 17 punti e l’undicesimo del Torino con 21 ci sono ben otto squadre racchiuse in sole quattro lunghezze. E poco cambierebbe se il Como, la cui gara contro il Milan è stata posticipata causa Supercoppa Italiana, dovesse vincere il recupero contro i rossoneri passando dagli attuali 18 a raggiungere i granata a quota 21. Una vittoria preziosa per il Cagliari di Nicola sia per il valore in sé dopo le quattro sconfitte consecutive sia per quanto accaduto sugli altri campi. In un turno ricco di scontri salvezza con soltanto i rossoblù a raccogliere bottino pieno tra tutte le concorrenti. Il timore che la posta in palio potesse portare a un pareggio contro il Monza non è stato confermato dal campo, mentre altrove proprio la spartizione della posta in palio è stata il filo rosso di tutte le gare. Ha aperto l’1-1 di Venezia-Empoli, con gli uomini di Roberto D’Aversa che sono appena tre gradini sopra il Cagliari, dettaglio che stupisce guardando al percorso delle due squadre. È arrivato poi lo 0-0 di Verona-Udinese, seppur i friulani con 25 punti sembrano abbastanza estranei alla zona retrocessione. Infine, dopo la vittoria del Cagliari sul Monza nel lunch match della domenica, ecco gli altri pareggi tra Lecce e Genoa e tra Torino e Parma, entrambi con il punteggio di 0-0.
Crescita
Un campionato che cambia dunque volto di settimana in settimana e nel quale la continuità può fare la differenza. Allo stesso modo non perdersi d’animo dopo un periodo negativo, perché basta poco per rientrare in gioco e poter sorridere. Con il Monza in piena crisi e staccato di 7 punti dalla salvezza, al penultimo posto ecco il Venezia che a quota 14 dista tre lunghezze dalla coppia Cagliari e Lecce. Un punto sopra (18) il Como – ma con una gara in meno – quindi a 19 il Verona e il Parma, con l’Hellas che per la prima volta in campionato ha trovato il pareggio, infine a 20 Genoa ed Empoli e a 21 il Torino, mentre con la vittoria nel derby della Capitale la Roma si è portata a 23, seppur difficilmente si sarebbero potuti considerare i giallorossi parte della lotta per non retrocedere. Una situazione differente rispetto alla passata stagione, quando dal terzultimo posto occupato dal Verona a 14 e l’undicesimo del Monza a 25 c’erano ben 9 lunghezze. Il Cagliari aveva due punti in meno (15) e sostava appena sopra la zona rossa, l’Udinese con 17 l’unica dentro i quattro punti attuali che dividono terzultimo posto e undicesimo. Sassuolo e Frosinone, poi retrocesse, viaggiavano a quota 19, esempio di quanto basti poco per essere riportati in basso. La sensazione è che il livello del lato destro della classifica si sia alzato rispetto al recente passato e che, di conseguenza, anche la quota salvezza possa essere superiore e avvicinarsi ai famosi 40 punti storicamente indicati come soglia minima per la tranquillità. Un’indicazione che deve servire al club rossoblù per non sedersi su una vittoria sì importante, ma comunque arrivata contro un Monza in grande difficoltà e ultimo in classifica. E che, dunque, non deve mettere sotto il tappeto problemi che restano tali e che solo il mercato potrà aiutare a risolvere.
Matteo Zizola