Le soste per le nazionali spesso scandiscono momenti, ritmi e umore di una squadra di Serie A. Nel calcio moderno, specie nella prima parte della stagione, le varie interruzioni del campionato per gli impegni internazionali, a cadenza quasi mensile come capitato quest’anno, suddividono in maniera netta il percorso di un club. La sosta può essere una tragedia perché interrompe fiducia data dai risultati in serie, oppure può rappresentare un problema per i temuti infortuni con le nazionali, ma può essere al tempo stesso anche l’occasione per fare una profonda analisi e per avere più tempo per lavorare negli allenamenti e ripartire più forte alla ripresa. Analizziamo come è andata fin qui al Cagliari di Claudio Ranieri e valutiamo quello che sarà il cammino dei rossoblù dopo la pausa nazionali.
Passato
La Serie A 23-24 fin qui è stata divisa in tre tronconi dalle pause per le nazionali, con il quarto periodo che inizierà con la ripresa del torneo nel weekend del 25-26 novembre. Nella parte iniziale di campionato, prima dello stop di settembre per le nazionali, il Cagliari ha raccolto un solo punto in tre partite. Lo 0-0 di Torino alla prima giornata, poi sconfitta interna 2-0 contro l’Inter ed esterna 2-1 con il Bologna. Quella doveva essere la pausa per avere il miglior Petagna a disposizione, ma proprio un infortunio muscolare contro il Bologna di fatto ha impedito all’ex Monza di riemergere dalla sosta con una condizione atletica ottimale. Alla ripresa il Cagliari ha pareggiato 0-0 in casa contro l’Udinese, ma anche il secondo troncone della Serie A in corso prima del nuovo stop per le nazionali ha portato solo un punto. Sono arrivate infatti quattro sconfitte in fila: Atalanta a Bergamo (2-0, Milan alla Domus (3-1), Fiorentina a Firenze (3-0), Roma in casa (4-1). Questa è stata la sosta che ha certificato i problemi muscolari per Nahitan Nandez rientrato a giocare anche con l’Uruguay e poi definitivamente infortunatosi alla prima dopo la sosta a Salerno. Ancora una volta dopo la pausa il Cagliari è ripartito con un pareggio, 2-2 contro la Salernitana. Ma un calendario più abbordabile, il recupero di diversi giocatori dagli infortuni e un nuovo carattere instillato giorno dopo giorno dal tecnico romano al suo spogliatoio hanno portato i sardi a fare 7 punti in quattro giornate nel terzo troncone del campionato in corso. Grazie ai due successi in fila in Sardegna contro Frosinone (4-3 rocambolesco in rimonta da 0-3) e Genoa (2-1). Prima della sconfitta per 2-1 a Torino contro la Juventus a ridosso della nuova pausa nazionali. Nel rendimento delle ultime 4 giornate (quelle relative al terzo troncone della A) i rossoblù hanno tenuto in rendimento da zona Conference League.
Presente e futuro
La nuova sosta parla di un Cagliari che sta ritrovando compattezza e soprattutto identità di gioco, con Ranieri che continua il suo tour nell’Isola per far crescere l’entusiasmo del suo gruppo con le amichevoli dal sapore di festa. La prossima, questo pomeriggio (16 novembre) a Nuoro contro la Nuorese (diretta testuale su Centotrentuno). Anche se lo spauracchio degli infortuni in nazionale resta, tanto che dei 9 giocatori mandati in giro per il mondo (qui il focus completo) uno è già tornato con un problema muscolare. L’ex Inter Gaetano Oristanio infatti è già rientrato ad Asseminello per incominciare un percorso di terapie ea presenza alla ripresa contro il Monza è tutto tranne che scontata. Per Ranieri questa in corso è una pausa fondamentale, anche perché poi il campionato scorrerà veloce fino a metà marzo, senza fermarsi neanche a Natale e Capodanno. Prima dell’inizio del girone di ritorno i sardi avranno un bel tour de force con tanti scontri salvezza che diranno la reale forza di questa squadra nel tirarsi fuori o meno dalle sabbie mobili per evitare la Serie B. Si inizia, come detto, con il Monza alla Domus, poi la Lazio a Roma, il Sassuolo in casa, le due trasferte ostiche a Napoli e Verona, in Sardegna contro l’Empoli e in Salento contro il Lecce, con i pugliesi che chiuderanno il girone d’andata dei ragazzi di Ranieri. Escluse Lazio e Napoli, anche se la sfida a un Mazzarri che dalle parti rossoblù ha lasciato pochi bei ricordi resta di fascino, le altre sono tutte squadre sulla carta di pari livello. Con Ranieri che dovrà trovare la giusta quadra per confermare il rendimento in crescendo che fin qui ha sempre confermato all’uscita da una nuova pausa per le nazionali.
La Redazione














