Dieci punti in sei partite, due sconfitte con l’ultima contro il Bari prima della sosta a lasciare il segno. Il Cagliari di Fabio Liverani ripartirà dalla sfida casalinga contro il Venezia sabato 1 ottobre alle 14, obiettivo unico i tre punti per rilanciarsi. In mezzo due settimane per recuperare la forma, tra il bisogno di riposo per alcuni e la necessità di avvicinarsi alla condizione ottimale per altri.
Titolarissimi
Per Liverani è arrivato il momento dell’abbondanza e dunque della concorrenza in ogni reparto e delle scelte per l’undici iniziale. Se dopo il pareggio di Como il tecnico rossoblù si è quasi sempre affidato a un gruppo di titolari intaccato soltanto da squalifiche e infortuni, con il Venezia alle porte le alternative iniziano a diventare numerose. Nelle cinque giornate che hanno seguito l’esordio al Sinigaglia, infatti, Liverani ha cambiato poco o nulla. L’alternanza sugli esterni di difesa, con Di Pardo e Zappa a contendersi il posto da un lato e Obert e Carboni dall’altro in attesa del pieno recupero di Barreca, è stata una delle poche concessioni a un gruppo di titolarissimi ben definito. Altare, Goldaniga, Nández, Makoumbou, Mancosu e Lapadula sono gli intoccabili, mentre Viola, Deiola e soprattutto Rog – una volta ritrovata la forma – hanno ruotato in mezzo al campo. Il desaparecido Pereiro non ha dato seguito alla maglia da titolare contro il Cittadella, mentre per Pavoletti, Luvumbo e Millico sono arrivati soltanto spezzoni.
Nuove opzioni
La sconfitta contro il Bari ha di fatto dimostrato che il Cagliari ha bisogno di nuova linfa in attacco o, meglio, nella fase offensiva. Una squadra chiusa e abile a ripartire ha messo a nudo le difficoltà dei rossoblù a interpretare da grande il campionato cadetto, con avversarie che – soprattutto alla Unipol Domus – difficilmente presteranno il fianco in difesa. Così le due settimane di sosta potrebbero regalare a Liverani un nuovo tassello tanto atteso quanto necessario. Filippo Falco, ai margini nell’estate di Belgrado e in ritardo di condizione, dovrebbe essersi avvicinato alla forma migliore e quindi essere pronto a dare il proprio contributo, se non dal primo minuto almeno in corsa. L’innesto del mancino ex Lecce e Stella Rossa regala al tecnico romano diverse possibilità per posizionare a proprio piacimento le pedine sullo scacchiere tattico. Partendo dalla scelta del centravanti, con Lapadula impegnato con il Perù e Pavoletti che scalpita, senza dimenticare l’opzione del doppio attaccante con entrambi i numeri nove in campo. Con Pereiro da recuperare e soprattutto Luvumbo che vuole aumentare il proprio minutaggio, e senza dimenticare Millico come alternativa, il Cagliari ha nel reparto offensivo numerose frecce al proprio arco.
Abbondanza
Con il rientro al 100% di Falco, il falso tridente utilizzato da Liverani nelle ultime uscite potrebbe diventare reale. Mancosu e Nández, fino a oggi utilizzati prevalentemente in attacco, tornerebbero così nelle rotazioni in mezzo al campo, dando all’allenatore rossoblù ulteriori scelte anche nella zona nevralgica. Makoumbou e Rog dovrebbero restare comunque le certezze, mentre a fargli compagnia potrebbe non esserci più il dualismo tra Viola e Deiola, ma bensì uno tra il León e Mancosu. Senza escludere lo spostamento di Nández nella linea difensiva come esterno di destra, soluzione che permetterebbe a Liverani di schierare in un colpo solo tutti i migliori giocatori della rosa e una squadra dalla mentalità decisamente più offensiva rispetto alla prima parte di stagione. Arrivando alla difesa, infine, le prestazioni altalenanti di Altare e Goldaniga, che fino alla sosta hanno goduto di una titolarità quasi obbligata, potrebbero dare una chance a Capradossi e Dossena, con soprattutto il primo che durante lo stop per le nazionali ha potuto recuperare una condizione accettabile. Discorso simile a quello di Barreca, apparso ancora indietro negli ultimi minuti contro il Bari, ma pronto a prendere possesso della fascia sinistra nella sfida contro il Venezia.
Due giocatori per ruolo, con alcune posizioni che regalano a Liverani anche maggiori alternative della semplice coppia. Tante soluzioni che non si fermano al solo 4-3-3 reale o finto utilizzato fino a oggi, ma che aprono il ventaglio delle possibilità passando dal 4-2-3-1 al 4-3-2-1 fino al doppio centravanti con un classico rossoblù come il 4-3-1-2. Oltre i numeri tattici, però, il Cagliari dovrà trovare soluzioni differenti alla voce gioco, andando oltre le difficoltà viste contro il Bari e cercando maggiore imprevedibilità e una mentalità da grande del campionato. In più non può essere dimenticato l’aspetto concorrenza, con alcuni elementi che dovranno guardarsi le spalle dal rientro di chi fino a oggi cercava la condizione migliore e che ora si candida come alternativa. La sfida con il Venezia diventa così un’opportunità, tra il riscatto simbolico dopo il pareggio che ha sancito la retrocessione in Serie B e quello reale in una cadetteria che non aspetta, sia per la squadra che per i singoli. Un’opportunità da cogliere senza se e senza ma, al contrario la parola crisi potrebbe iniziare a fare capolino dalle parti di Assemini.
Matteo Zizola