Due vittorie e due sconfitte. Un bilancio equilibrato ma che vista la classifica non permette di guardare al futuro in maniera astratta. L’Atletico Uri reagisce dopo la sconfitta con il Cassino e torna a vincere con il Tivoli, mentre la Costa Orientale Sarda si conferma trovando tre punti d’oro ad Aprilia. Le due squadre rimangono comunque vicine alla zona rossa della graduatoria, quella in cui si trova anche l’Ilvamaddalena che si è arresa alla Paganese. Con l’Arzachena che invece con lo stop in casa della Vis Artena vede scricchiolare nuovamente le proprie sicurezze. L’analisi del momento delle squadre sarde del girone G di Serie D dopo il venticinquesimo turno di campionato.
Atletico Uri
Che la musica in casa giallorossa fosse cambiata dall’inizio del 2023 si poteva capire dalla striscia di risultati utili consecutivi che ha cambiato la stagione. Agli uomini di Paba mancava però solo una prova, quella della reazione dopo una sconfitta. Perché quella contro il Cassino era stata una battuta d’arresto che non aveva avuto precedenti nell’anno nuovo: serviva, per questo, una nuova risposta a livello mentale. Una risposta che al Ninetto Martinez è arrivata con maturità e freddezza e che vale doppio ai fini della lotta salvezza perché arrivata contro un’altra squadra che proverà a mantenere fino all’ultimo la categoria. Trascinato dalla fantasia di Alessandro Masia, l’Atletico Uri ha trovato un 2-0 sul Tivoli che è valso i trenta punti in classifica. Diciassette di questi arrivati nella sola prima parte del girone di ritorno. Un ruolino di marcia che per ora significa decimo posto ma soprattutto la maturazione definitiva di quelle consapevolezze trovate partita dopo partita. La classifica non permette di rilassarsi, ma resta la possibilità di guardare con fiducia a un futuro che nella prossima giornata mette di fronte il Real Monterotondo Scalo e la chance di trovarsi nella parte sinistra della classifica. Lì dove nel 2022 sembrava impossibile arrivare.
Costa Orientale Sarda
Trovare continuità era l’obiettivo prefissato. Lo aveva detto Andrea Demontis nel post partita della sfida vinta contro l’Angri dopo una gara votata al sacrificio. Detto fatto, con il numero 8 gialloblù a prendersi la copertina, non solo grazie al gol nel finale di primo tempo, in un successo in casa di un’altra diretta concorrente alla salvezza come l’Aprilia per 1-2. Nonostante le numerose assenze tra squalifiche e infortuni e un attacco inedito, con De Mutiis a far coppia con Mancosu, la Cos è riuscita ad avere la meglio degli uomini di Mariotti. Trascinata in primis da un centrocampo che sta prendendo sempre più le redini della squadra unendo leadership e qualità e in cui oltre a Demontis, Piredda e Ladu stanno crescendo di colpi. Le due vittorie consecutive e l’uscita momentanea dalla zona playout, impongono comunque ai sarrabesi-ogliastrini di provare a non interrompere la propria corsa. A Tertenia nel prossimo turno arriva la Palmese terza forza del campionato. Se la squadra di Loi vorrà trovare la salvezza a cui aspira avrà bisogno di non perdere l’unico vizio positivo del girone d’andata: quello di far male alle grandi.
Ilvamaddalena
Al contrario di quanto accade in casa Atletico Uri, il 2023 è ancora un anno indigesto per l’Ilvamaddalena di Aldo Gardini. Nessuna vittoria nell’anno nuovo, terza sconfitta nelle ultime cinque partite e soprattutto un nuovo ko pesante a Moneta dove l’ultima vittoria risale al 21 dicembre scorso contro l’Arzachena. La Paganese ha fatto valere la propria qualità e la propria forza mentale, trovando subito il vantaggio e chiudendo già sullo 0-3 (poi diventato 0-4 nel finale di secondo tempo) e in superiorità numerica la prima frazione a causa dell’espulsione di Di Pietro. Ma se una sconfitta con la prima della classe è preventivabile, a far suonare il campanello d’allarme sono la solidità e la tranquillità persa dalla squadra isolana, che nel girone di ritorno ha subito sempre almeno un gol in sette delle ultime otto gare, incassando nello stesso arco temporale quindici reti e segnandone solo cinque. Un trend che gli uomini di Gardini dovranno provare a invertire, in vista soprattutto di un trittico di gare che comprende due importanti sfide salvezza contro Nola e Costa Orientale Sarda, trasferte inframezzate dalla gara interna contro il Cassino.
Arzachena
“Mi prendo la responsabilità della sconfitta. Penso sia una sconfitta brutta, la più brutta da quando sono ad Arzachena“. Le parole del tecnico smeraldino Marco Nappi dopo la sconfitta per 1-0 contro la Vis Artena sono un inequivocabile mea culpa. Ma forse anche il tentativo di spronare i suoi e portarli verso una reazione che sarà necessaria per non vedere allontanarsi troppo il treno dei playoff. Il pari della Lupa Frascati con il Portici ha aiutato parzialmente la squadra gallurese che ora dall’ultimo slot che vale i playoff dista quattro punti. Non semplici da recuperare in un torneo più che equilibrato e con diverse squadre che da qui alla fine del campionato venderanno cara la pelle per tentare di restare in Serie D, ma non impossibile. Per riuscirci però gli smeraldini dovranno cambiare approccio ed evitare di subire quei gol a freddo che a volte possono servire da schiaffo per entrare in partita, ma in altre occasioni, come ad Artena, fanno perdere punti su una strada che porta ai playoff già di per sé piuttosto tortuosa. E che nel prossimo turno vedrà arrivare la sfida contro la capolista Sorrento: una sfida che può diventare per gli smeraldini l’occasione giusta per dimostrare di valere, nonostante la classifica, gli obiettivi dichiarati a inizio anno, ma anche di poter raggiungere quelli nuovi.
Matteo Cardia














