La Befana si è portata via tutte le feste ma la Serie D delle squadre sarde continua a correre. Analisi del giovedì dopo il turno, il decimo di campionato, giocato tra martedì 5 e mercoledì 6 nel Girone G della quarta serie. Per il focus sul delicato momento in casa Latte Dolce, con la formazione di Udassi che ha pareggiato per 1-1 a Sennori contro il Cassino, vi rimandiamo all’articolo dedicato. Qui troverete l’analisi squadra per squadra dei restanti quattro club sardi che hanno giocato ieri. Mentre vanno i nostri auguri al Muravera per un pronto ritorno in campo dopo alcuni casi di positività al virus che hanno fermato nell’ultima giornata i ragazzi di mister Loi.
Torres – La Torres formato part-time di questa stagione non riesce a decollare. A Sassari le continue porte girevoli faticano a dare un’identità chiara alla squadra. Prima è cambiato il direttore sportivo, poi tutta la formazione titolare, poi il tecnico e ora continuano i cambi tra i giocatori in rosa. Un esempio su tutti: Belli dopo una manciata di partite ha salutato per tornare alla Trestina. Prova e riprova forse i rossoblù troveranno il vestito migliore. Il problema è che intanto il tempo e la classifica passano. Contro Nola e Nuova Florida (ultimo scontro, 0-0 in trasferta) sono arrivati due pareggi. Un piccolo passo ma non un bottino incoraggiante contro ultima e terzultima della generale. Domenica ecco un nuovo scontro salvezza: il Gladiator a Sassari. Ennesima gara da non sbagliare. Piccola nota di merito a un ritrovato gioco, almeno nella continuità. Il 3-5-2 variabile di Graziani potrebbe a breve dare maggiore solidità alla squadra. Salvo nuove rivoluzioni. Da ritrovare invece l’attacco. La Torres fa una fatica immane a segnare. E senza gol trovare i primi tre punti della stagione è impossibile.
Arzachena – Bentornata Arzachena. Cerbone causa covid ha messo tutti in freezer per due mesi, ma nonostante la lunga inattività la squadra smeraldina si è fatta trovare pronta. Difficile ancora capire cosa sarà di questa Arzachena però intanto il 3-2 alla Vis Artena è un chiaro segnale, data anche la forza e il buon momento di forma dell’avversario. Arzachena camaleontica che ha dimostrato di poter variare molto senza però perdere di pericolosità. La prima vittoria interna darà fiducia, considerando anche che i biancoverdi devono recuperare tre gare rispetto alla maggior parte delle avversarie del girone. La tenuta fisica in questo gennaio 2021 ricco di impegni però preoccupa. La squadra non ha i 90 minuti sulle gambe, come dimostrato anche ieri, e ora è attesa da un lungo tour de force. Sarà forse questa la prova più dura per i ragazzi di Cerbone. E il calendario non aiuta: domenica c’è subito la capolista Monterosi in trasferta.
Lanusei – Continuità. La parola d’ordine chiesta da mister Greco per il momento accompagna il Lanusei a cavallo tra i due anni. Vittoria prima di Natale e buon punto in trasferta, senza subire gol, all’inizio del nuovo anno. La classifica, soprattutto considerando la voce 0 alle partite da recuperare, però ancora preoccupa. Il quattordicesimo posto va salutato il prima possibile per togliersi dalla zona playout. Va detto che la strada al momento sembra quella giusta. Il vero problema degli ogliastrini è l’attacco. Super La Gorga non basta per salvarsi senza patemi. Il Lanusei ha fatto 5 reti al Nuova Florida ma l’ultimo 0-0 contro il Gladiator ha evidenziato tutti i problemi di un reparto offensivo fin qui poco protagonista. Tre partite senza segnare nelle ultime cinque gare giocate dai ragazzi di Greco. Oltre alla goleada alla Nuova Florida solo un gol contro il Monterosi. Domenica sfida decisiva al Lixius contro il Giugliano, che al momento è quindicesimo. Serve ritrovare il gol con continuità ma soprattutto servono i tre punti.
Carbonia – Sconfitta con il sorriso per Mariotti contro la Nocerina. Il suo Carbonia non riesce nella rimonta e perde 2-1 in trasferta. Anche se di fatto ormai da mesi la squadra mineraria gioca sempre in trasferta avendo abbandonato lo Zoboli per le famose criticità con il Comune. Un Carbonia che ha il pregio di rimanere sempre in partita e che lascia un po’ di rammarico perché, al di là delle parole di circostanza, in questo campionato aveva già dimostrato di potersela giocare contro chiunque. Chiedere a Latte Dolce e Cassino per conferme. Domenica probabilmente un nuovo turno di riposo perché gli avversari del Formia hanno chiesto il rinvio per alcuni casi di positività al virus. Un turno di stop forzato che non aiuta a capire cosa farà questo Carbonia da grande. Playoff e playout sono equamente distanti 3 punti. L’obiettivo è la salvezza ma la squadra di Mariotti in alcuni momenti fa intravedere sogni più grandi, anche se poi come sanno gli esperti della quarta serie sono le gambe più della speranze a fare la differenza in questo campionato. Un gigante d’argilla o un cavaliere di ferro? Cosa sarà questo Carbonia lo scopriremo solo vivendo.
Roberto Pinna