Lo stadio a Sassari è stato un tema centrale durante tutta la stagione di calcio giocato. E con il campionato di Serie D, sospeso definitivamente, sta diventando argomento di interesse anche con il pallone che non rotola più. Il Vanni Sanna ha bisogno di una importante manutenzione, e il Comune dopo le numerose lamentele dei due club cittadini, ha deciso di fare la prima mossa.
Il sopralluogo
Un campo definito “un cimitero” dal presidente della Torres Salvatore Sechi durante la stagione, a causa delle condizioni al limite del praticabile del terreno di gioco. Una critica mossa da più parti, dal tecnico rossoblù Marco Mariotti alla stessa dirigenza del Latte Dolce. Dal Comune però fino ad ora le risposte hanno sempre tardato ad arrivare. Qualcosa però sembra muoversi perché venerdì 5 giugno, alle ore 9, la commissione Lavori Pubblici presieduta dal consigliere comunale Giommaria Ventura farà un sopralluogo del campo e dell’intera struttura dell’Acquedotto. Un’analisi finalizzata non solo al rifacimento del manto erbosa ma anche alla modernizzazione dei bagni, o almeno alla loro sostituzione con quelli chimici, alla manutenzione della tribuna coperta, dove spesso d’inverno in alcuni punti piove dentro, più un controllo generale della struttura e anche della gradinata chiusa da tempo immemore.
Futuro stadio
Insomma, un primo passo avanti per ridare alla città uno stadio decoroso. Sperando che la strada che porterà alla messa in sicurezza e all’ammodernamento del Vanni Sanna non sia troppo lunga e tortuosa. Anche perché per la Torres lo stadio è fondamentale nel progetto più volte espresso dal presidente Sechi di puntare al ripescaggio in Serie C. Un Vanni Sanna rimesso a nuovo garantirebbe il distanziamento sociale in vista di un’ipotetica riapertura al pubblico negli eventi sportivi nei mesi futuri. Discorso diverso in casa Latte Dolce, con il presidente Fresu che ai nostri microfoni, ha ribadito la volontà della società di riqualificare il proprio centro di allenamenti nel popoloso quartiere sassarese e di creare da zero uno stadio dove ora sorge il campo in terra della società biancoblù. Con il terreno in sintetico che diventerebbe quello da dedicare al settore giovanile.
Roberto Pinna