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Torres, Sechi è stato chiaro: ora servono le risposte di eventuali investitori

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Un’altra stagione è finita, e un’altra estate di voci e chiacchiere è iniziata. Ancora una volta però a portare palla sul futuro della Torres è Salvatore Sechi. Il presidente rossoblù, piaccia o meno, è di nuovo il primo a parlare di quello che sarà della società sassarese. Un lungo comunicato e un’intervista sulle pagine de la Nuova Sardegna a mettere un po’ il freno a sussurri e racconti su offerte e grandi rivoluzioni in casa Vanni Sanna.

Strategia
Rispetto agli anni scorsi, quando alcune promesse di ripescaggio in Serie C e di creazione di una rosa pronta per giocarsi la promozione crearono delle aspettative poi non confermate dal campo, questa volta il patron della Torres è stato chiaro: “Sono pronto a farmi da parte”. Un’apertura al dialogo per il passaggio di consegne in rossoblù. Ora, però, è arrivato il tempo delle risposte. Da qualsiasi parte debbano arrivare. Perché sul tema progetto-rossoblù il tanto criticato Sechi è riuscito ad andare in contropiede pur non avendo mai concesso palla all’avversario, anche solo per una rimessa dal fondo. E questo è sintomo che qualcosa nella strategia d’attacco di chi ha intenzione di subentrare, in qualsiasi forma, al Vanni Sanna non ha funzionato. Almeno pubblicamente, sia chiaro. Poi i discorsi tra le parti sono velati da un filo di riserbo ed è giusto che sia così, ma se la Torres dovesse passare di mano sicuramente non è più il tempo delle notizie, o presunte tali, dette al bancone di un bar, su una chat di WhatsApp o in fila alle poste. Perché se la piazza negli anni ha messo delle pressioni, anche giuste in termini di risultati all’attuale dirigenza, è perché la Serie D, giocata senza la forza di provare concretamente in campo a lottare per un qualcosa di più, sta diventando troppo stretta alla storia e all’ambizione della città. Difficilmente però un progetto che nasce nell’ombra di chiacchiere e attese potrà essere quello vincente. Sassari al momento sembra avere bisogno solo di una cosa: chiarezza. E fino ad oggi l’unico che ha parlato davanti a un microfono o dietro a un comunicato stampa è stato il presidente Sechi.

Scenario
Da Sassari non si è fatto vivo nessuno”. La frase di Salvatore Sechi a la Nuova Sardegna è chiara e va direttamente al punto delle attese di una piazza che da tempo aspetta una e una sola offerta: quella del gruppo Abinsula. Al momento però non è ancora chiaro se, come, quando e con che strategia scenderà in campo il gruppo imprenditoriale sassarese. Gruppo già all’interno del progetto Latte Dolce, senza dimenticare inoltre che tra un anno in città rimarrà vacante anche un’altra poltrona molto interessante come quella della Dinamo Sassari, con il presidente Sardara che ha già annunciato i suoi saluti tra 12 mesi.

In un post, congiunto tra Torres e Abinsula, del 18 febbraio scorso le intenzioni sembravano più chiare: “Nella giornata di ieri gli imprenditori Salvatore Sechi del gruppo Sechi e Andrea Maddau e Pierluigi Pinna del gruppo Abinsula si sono incontrati per discutere del futuro del calcio sassarese. Dall’incontro è emerso l’interesse del gruppo Abinsula a dare vita ad una futura collaborazione con la Torres. Collaborazione che potrebbe concretizzarsi una volta terminata la stagione corrente ma che già da subito potrà partire tramite una sponsorizzazione pubblicitaria all’interno dello stadio Vanni Sanna. Al momento, per questioni di opportunità condivise dagli imprenditori impegnati nella gestione delle rispettive società calcistiche, rimangono separati e indipendenti i percorsi sportivi dell’attuale stagione che ci si augura possa avere riscontri positivi per entrambe le squadre. L’incontro è avvenuto nell’interesse di entrambi i gruppi imprenditoriali anche per mettere fine alla ridda di indiscrezioni che hanno circolato in città in questi anni e che hanno alimentato ostilità inesistenti. L’auspicio comune, a maggior ragione in un momento economico difficile come quello che stiamo vivendo, è trovare le giuste sinergie fra le realtà imprenditoriali cittadine, nell’interesse della Torres, patrimonio sportivo cittadino nel cuore di tutti i sassaresi”. Evidentemente le giuste sinergie e le reciproche volontà ora sono diverse, o almeno viene da chiederselo stando al “nessuno si è fatto vivo da Sassari” di Sechi.

Attori terzi
Qualcuno però un sondaggio sulla Torres lo ha fatto, ed è quel Roberto Felleca che in più di un’occasione ha ricordato il suo interesse nell’entrare a far parte della famiglia rossoblù. Come pare confermare lo stesso Sechi quando dice di “un imprenditore sardo” che ha manifestato la sua volontà sul club. Con il presidente torresino che cita anche “un gruppo imprenditoriale del Nord” tra i possibili acquirenti o comunque tra i possibili investitori a Sassari. Non Abinsula però, e questo almeno mediaticamente spiazza. Vedremo se sarà solo strategia, se in futuro anche l’azienda uscirà allo scoperto oppure se virerà gli interessi, ormai pluriennali, altrove. Quello che è certo è che ancora una volta a Sassari sarà un’estate molto calda, specie se a parlare e a voler programmare in pubblico della Torres sarà, come sempre, una figura sola.

Roberto Pinna

TAG:  Serie D Torres
 
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