Secondo turno per la Serie D che manda in archivio le giornate di derby isolani nel girone G. Dalla prossima giornata inizieranno le trasferte tra Lazio e Campania e arriveranno i primi veri giudizi per le sei squadre sarde. Nel frattempo però andiamo ad analizzare lo stato di forma delle sei società della Sardegna e il loro impatto con questa nuova stagione, complicata e non poco dalla pandemia.
Arzachena
La Cenerentola smeraldina balla come una prima ballerina della Scala di Milano. Quattro punti contro due squadre accreditate per lottare al vertice, come Latte Dolce e Torres, nelle prime due uscite di stagione. L’Arzachena non solo non perde, nonostante sulla carta non fosse tra le squadre sarde considerate come tra le più pronte per l’inizio del campionato, ma addirittura dimostra una forte solidità emotiva, e sia contro gli uomini di Udassi che contro quelli di Gardini resta in partita e rimonta. Aspetto da non sottovalutare visti i tanti giovani in rosa e le poche settimane di allenamenti del gruppo. Cerbone gioca a un, due, tre stella e prende tempo: “l’obiettivo è quello di far crescere i nostri giovani”. Però l’impressione è che con 3-4 innesti di qualità, da affiancare agli usati sicuri come Ruzittu, Molino (in stato di grazia in questo inizio di stagione) e Bonacquisti, questa squadra possa sorprendere dal centro classifica in su.
Carbonia
Il Carbonia si è presentata al ballo delle debuttanti vestita da star del rock. Niente lustrini, abiti stirati e fiori in mano ma borchie, pelle e jeans strappati. A volte non saranno bellissimi da vedere ma sono una squadra che non muore mai. Contro la Torres i ragazzi di mister Mariotti hanno retto per 45 minuti in 10 contro 11, senza subire un tiro in porta, e contro il Lanusei centrano un pareggio all’ultimo respiro che fa morale. Anche perché prendere punti al Lixius, come hanno insegnato queste ultime stagioni di Serie D, non è mai facile per nessuno. Il Gladiator, domenica prossima allo Zoboli, ci dirà se i minerari sapranno reggere l’urto anche contro le squadre del “continente”.
Lanusei
La squadra di mister Greco ha iniziato un percorso di crescita. Lo si vede chiaramente da queste due prime uscite stagionali. Servirà un po’ più di malizia perché contro Muravera e Carbonia un Lanusei più furbo avrebbe anche potuto portare a casa dei punti più pesanti. Una strada che era preventivabile per gli ogliastrini, che in estate hanno cambiato tanto e hanno una rosa molto giovane (come da tradizione). Il Lanusei di queste prime due giornate ha sorpreso per qualità di gioco, a tratti molto alta. Bisognerà però svezzare subito l’ansia da risultato perché la Serie D non fa regali a nessuno e prima si capisce che la classifica si muove soprattutto con sudore e fatica e prima si potranno fare sogni tranquilli, e magari anche ambire a qualcosa di importante.
Latte Dolce
Si può dare di più, specie se liste dei giocatori alla mano hai nomi come Scotto e Guberti tra le tue fila. Ancora però è presto per giudicare la squadra di Udassi. La gara contro l’Arzachena è stata fortemente condizionata dal maltempo e il secondo pareggio consecutivo contro il Muravera è arrivato comunque contro una delle squadre, insieme ai biancoblù, più accreditate per fare bene in questo campionato. Restare all’asciutto alla prima in casa con l’attacco che ha a disposizione il Latte Dolce lascia un po’ l’amaro in bocca ma domenica avremo la prova del nove. I sassaresi saranno ospiti del Monterosi, altra società considerata tra le corazzate del girone G. Quella contro i laziali sarà una prima chiave di volta, e una prima linea per i bilanci, nella stagione dei ragazzi di Udassi.
Muravera
Risultati alla mano è la squadra che esce meglio da queste prime due giornate. Vince in casa sul Lanusei e ferma il Latte Dolce, senza subire gol, in trasferta. La squadra di Loi sembra avere tutte le carte in regola per iscriversi all’elenco delle avversarie che nessuno in questo girone G vorrebbe mai affrontare. Come se non bastasse la forza degli over in rosa, Demartis, Moi, Geroni, solo per citarne tre, il club nelle ultime ore sta anche provando a portare in gialloblù la punta Antonio Mesina dall’Arezzo. L’ex Castiadas nella categoria è una certezza e sarebbe il jolly d’attacco ideale per una formazione che ha già Virdis per l’attacco. La sfida di domenica contro la Nuova Florida ci dirà di più sulla forza e la continuità del gruppo di Loi.
Torres
I rossoblù di Gardini sono l’unica sarda a zero punti del girone. Sarebbe ingiusto partire con i processi. Rispetto alla sfida contro il Carbonia la squadra sassarese ha fatto un netto salto in avanti nel piano del gioco contro l’Arzachena. Manca però ancora la capacità mentale di gestione e controllo della partita. Quando le scelte dell’arbitro condizionano così tanto il tuo rendimento significa che ancora devi trovare la forza e l’identità per andare contro ogni ostacolo. Sul piano delle risposte del campo per Gardini però sono arrivate quelle giuste. Peccato per Sarritzu, ancora infortunato dopo 45 minuti di buon livello. L’ex Pineto è fondamentale per le trame d’attacco rossoblù. L’impressione è che al momento l’ambiente debba aiutare la squadra, con dei giudizi affrettati lo spogliatoio potrebbe subirne eccessivamente. Si tratta comunque di una squadra nuova, molto giovane, che ha le pressioni dell’ottima scorsa stagione e del nome sulla maglia sulle spalle. Se la Torres avesse qualche settimana ancora di serenità potrebbe svoltare dopo un inizio da incubo. La complicata trasferta con la Nocerina ci dirà se la maturazione è in corso o se bisognerà intervenire in maniera diversa.
Roberto Pinna