Lunedì, si entra in zona analisi Serie D. Ventiduesimo turno che sorride poco alle squadre sarde del Girone G, uniche gioie per Muravera e Lanusei. Mentre continua la crisi di risultati e continuità a Sassari sia per il Latte Dolce che per la Torres. Nuovo stop per il Carbonia nella difficile trasferta in casa del Savoia. Mentre ha riposato l’Arzachena di mister Cerbone per delle positività al virus negli avversari di giornata del Cassino. Ma vediamo nel dettaglio il momento di forma delle cinque squadre della Serie D isolana.
Torres
L’ingenuità, è fare gol al Latina e poi prenderne tre su calcio da fermo, l’ingenuità. Dopo la sconfitta per 3-1 interna contro la seconda forza del campionato in casa Torres si sente nell’aria quella rabbia mista a dispiacere. A colpire dei rossoblù, come spesso nelle recenti sconfitte, è la prestazione. Una buona prova, specie nel primo tempo e fino al rigore di Di Renzo nella ripresa che ha di fatto chiuso il match. Dei complimenti e delle belle parole però ora la squadra di Graziani ha bisogno di poco o nulla. Un altro gruppo, con più malizia e fiducia, avrebbe saputo gestire meglio l’iniziale vantaggio di Origlio. Contro un Latina parso sì fortissimo in fase offensiva ma anche un po’ disattento nelle transizioni avversarie. E invece la Torres su calcio d’angolo ha subito due gol fotocopia lasciando liberi di saltare i difensori Allegra e Giorgini. E poi nel suo momento migliore della ripresa ha salutato definitivamente la gara concedendo un rigore molto ingenuo. Sono tre sconfitte consecutive, contro tre corazzate come Nocerina, Monterosi e Latina. E alla prossima c’è la Vis Artena. Non un momento semplice in casa rossoblù, in un stagione dove le boccate d’ossigeno al Vanni Sanna non sono praticamente mai arrivate. La classifica fa paura, non da oggi ma oggi ancora di più. Perché delle squadre in zona retrocessione quella sassarese, insieme a Nola e Gladiator, è l’unica ad averle giocate tutte e ventidue. E soprattutto perché a livello piscologico e di cattiveria a questo gruppo sembra ancora mancare quell’esperienza giusta per compiere l’impresa.
Latte Dolce
La “passione di Gigi Scotto”, regia di Fabio Fossati e Mel Gibson. Ancora zero gol per i sassaresi, con la presenza in zona rete ormai problema cronico della stagione. E per il bomber ex Mantova 6-7 buone occasioni al tiro senza però mai trovare la zampata giusta. Lo 0-1 interno contro la Vis Artena però sa di beffa clamorosa per il Latte Dolce. A livello di prestazione per lunghi tratti è parso di vedere la miglior prova della stagione. Non che fosse così difficile ma è comunque un segnale positivo. Una buona manovra, finalmente, avvolgente e ottima partecipazione da parte degli under (Mukaj, Tuccio e Piga). La copertina alla fine è del portiere avversario Manni, ma come sempre nel calcio se non segni prima o poi vieni punito. Specie se giochi contro la terza forza del torneo. Sconfitta che brucia non solo per come è maturata ma anche a livello mentale, il pari con il Formia e il successo al Giugliano aveva dato la parvenza di una situazione quasi normale in casa Latte Dolce, e invece in questa sfortunata annata la squadra sassarese non sembra riuscire davvero a svoltare. La gara con la Vis Artena, vista fuori dalle logiche del risultato (ed è un esercizio di stile complesso nel mondo del pallone), è comunque un passo in avanti alla voce gioco. La chance per confermare almeno l’ottimo primo tempo c’è da subito contro l’Afragolese, in una gara dove ci sarà per i sassaresi un solo obiettivo: i 3 punti.
Lanusei
O mama, ho visto Varela e innamorato son. Al di là delle battute dei compagni sulla sua bellezza la tripletta del portoghese nel rotondo 6-2 dei ragazzi di Greco all’Afragolese, dimostra come l’ex Budoni quando in giornata sia letteralmente ingiocabile in questa categoria. La vittoria del Lixius lancia gli ogliastrini verso una conclusione della stagione più serena. Mister Greco ai nostri microfoni l’aveva descritta la partita più importante della stagione e i suoi hanno risposto alla grande. Anche se abbassare la guardia ora sarebbe l’errore più grande visto il trittico previsto in calendario: Latina, Monterosi e Vis Artena. All’andata furono tre sconfitte di fila. Questo Lanusei con la testa più leggera però può continuare a stupire. E se a inizio stagione sembrava impossibile potersi giocare il titolo di migliore tra le sarde ora l’obiettivo sembra maggiormente alla portata tra un Carbonia meno continuo e un Muravera che sarà tutto da valutare dopo l’ultima vittoria.
Muravera
Bentornato Muravera. Dopo le quattro sconfitte consecutive con Latina, Nola, Vis Artena e Monterosi la squadra di mister Loi torna a fare bottino pieno nell’1-0 contro il fanalino di coda Giugliano. Non una partita esaltante per i sarrabesi ma comunque una gara portata sui binari giusti grazie a un convincente secondo tempo con un paio di occasioni interessanti, compresa la rete del solito salva-Muravera Nurchi. Più che la prestazione però per uno spogliatoio di esperienza e carattere come quello di Loi nella trasferta campana servivano i tre punti che sono arrivati. Daranno nuova fiducia per provare a inseguire almeno le prime cinque posizioni, che sembrano un traguardo alla portata dei gialloblù con un pizzico di ritrovata continuità. Il calendario ora presenta una nuova sfida da vincere a tutti i costi. Salvo nuove complicazioni ci sarà la gara contro il Cassino, avversario fermo dallo scorso 21 febbraio. Squadra ostica e compatta ma sicuramente alla portata di questo Muravera, specie in casa.
Carbonia
Due a zero in trasferta nello scontro nobile in classifica contro il Savoia. Una gara non semplice per il Carbonia per ripartire dopo la sosta quella di Torre Annunziata. Una sconfitta che non lascia troppi patemi a una squadra mineraria che fin qui è andata ben oltre le aspettative stagionali. Come confermato ai nostri microfoni dallo stesso mister Mariotti dopo la gara al Savoia: “Non facciamo troppi patemi, ora dobbiamo essere concentrati per fare un buon finale di stagione e continuare a toglierci delle soddisfazioni“. Un Carbonia che in trasferta sbatte sulla difesa arcigna dei campani e che non riesce a segnare per la prima volta dal 7 febbraio. In quell’occasione 2-0 sconfitta in casa della Vis Artena. Alla prossima c’è il Giugliano in casa, in una gara da vincere senza troppi se e troppi ma. Anche perché accontentarsi di quanto fatto fino a qui sarebbe uno spreco in casa mineraria. E minerebbe la prima parte straordinaria di stagione.
Roberto Pinna