La gara di Siena, conclusasi per 2-2, lascia delle scorie in casa Torres. Non solo per la beffa di un successo sfuggito di mano nei minuti di recupero, ma anche per un’infermeria già piena che continua ad accogliere giocatori rossoblù privandoli al campo e al tecnico Stefano Sottili. Prima della gara di campionato contro i toscani i sassaresi dovevano fare a meno di Lisai, Scotto, Teyou, Campagna, Heinz e Ferrante. Tutti ai box per vari problemi, a loro dopo il turno numero 27 del Girone B della Serie C si sono aggiunti anche il terzino Lombardo e il numero 10 Ruocco. Una situazione che unita alla lunga squalifica di Liviero, 4 turni, condizionerà e non poco le scelte in vista dello scontro salvezza contro l’Alessandria.
Situazione Lombardo
Lombardo nel pari di Siena ha lasciato il posto a Fabriani dopo appena 19 minuti di gioco. In un contrasto su una palla contesa il calciatore rossoblù ha avuto un movimento anomalo del ginocchio in caduta e negli esami delle ultime ore per lui è risultata una lesione al collaterale mediale. Al momento i tempi di recupero per il terzino di Sottili sono di 30-45 giorni. Con l’allenatore dei sassaresi che potrebbe dunque riaverlo a disposizione solo per la fine di marzo, con la fascia destra al momento difesa unicamente da Fabriani visto anche l’infortunio di Heinz.
Situazione Ruocco
Situazione diversa per Ruocco che durante il primo tempo di Siena ha messo male la gamba in una zolla e ha sentito un movimento anomalo del ginocchio. Forse una piccola distorsione per l’attaccante che arrivava già da un lungo infortunio dal quale stava recuperando proprio nelle ultime settimane. Il giocatore continuerà ad essere monitorato in questi giorni per capire meglio l’entità del suo nuovo stop, ma al momento i medici rossoblù sperano di recuperarlo con tempistiche più brevi rispetto a quelle di Lombardo. Con la situazione che comunque sarà in aggiornamento con i nuovi esami, per ora sono escluse lesioni sia al collaterale che al crociato mentre sarà da capire un eventuale interessamento del menisco.
Roberto Pinna
