I club di Serie A fissano la data per una possibile ripartenza del pallone italiano: il 13 giugno 2020. Durante l’assemblea odierna in videoconferenza la Lega di Serie A ha infatti proposto questa data per il continuo del campionato 2019-20 stoppato a 12 gare dal termine (13 per alcuni club come il Cagliari con una gara in meno) a causa dell’emergenza coronavirus.
La ripresa della Serie A
La data del 13 giugno era in ballottaggio con quella del 20, dunque il secondo o terzo weekend del prossimo mese. Ma a larga maggioranza i club hanno votato per la prima. Principalmente per due motivi: provare a giocare anche la Coppa Italia e non sforare oltre il 2 agosto per lasciare poi spazio alla Champions League e all’Europa League. Questo significa che se tutto dovesse filare liscio e il Governo accettasse senza ulteriori quesiti questa data il campionato riprenderebbe tra esattamente 30 giorni. Come? Seguendo il protocollo sanitario che nel frattempo è stato rivisto, valutato e accettato dal Ministro dello Sport Spadafora. La Lega Serie A, inoltre, ribadisce, nel rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021, la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttivo. L’Assemblea ha inoltre indicato il Dott. Nanni della Società Bologna per rappresentare nella Commissione medico scientifica della FIGC le istanze delle Società, che saranno previamente informate in sede assembleare.
Il protocollo e la decisione di Spadafora
“Per la ripresa degli allenamenti collettivi, – ha detto il ministro alla Camera – sono arrivati i rilievi del Cts sul protocollo: quarantena delle squadre in caso di nuovi positivi, responsabilità dei medici sportivi, necessità che i tamponi non vadano a discapito dei cittadini. Ho ricevuto poco fa la lettera del presidente Figc Gravina: sono state accolte tutte le modifiche, varando il nuovo protocollo. Il 18 maggio dunque si ripartirà con gli allenamenti”. Il Cagliari dunque e le altre 19 squadre di Serie A dal prossimo lunedì potranno riprendere ad allenarsi nei propri centri sportivi attuando il protocollo sanitario. Un passo in avanti importante anche se ancora non decisivo per la ripartenza del calcio nostrano. Con il Ministro Spadafora che comunque ha provato dopo settimane di dibattiti accesi a stemperare i toni sull’argomento: “Dal primo giorno, abbiamo dedicato la nostra azione alla necessità di una ripresa graduale e sicura. Capisco che sebbene la mia delega riguardi tutto il mondo dello sport ci sia un’attenzione particolare per il calcio. Sono consapevole dell’importanza sociale del calcio, ma anche del fatto che sia una delle industrie più importanti ed è un valore aggiunto per il nostro paese. Il dibattito politico si è inasprito in maniera incomprensibile, la priorità degli italiani è quella della salute e del lavoro”.
Roberto Pinna