Serie A e Serie B hanno emesso i loro verdetti. La massima serie verrà ridisegnata con le promozioni di Benevento, Spezia e Crotone. Un cambiamento che, aspettando il mercato, rivoluziona anche i sardi presenti in A. Da Sirigu al “neopromosso” Mastinu, passando per Barella, Murru e Carboni: è la top 11 dei sardi in giro per la Serie A, un 4-3-3 “Di Franceschiano” frutto di un vero e proprio mix tra giovani di prospettiva, campioni consolidati e giocatori di grande esperienza.
Sicurezza tra i pali
Il numero 39 sulle spalle, lo scudetto del Torino cucito sul petto. In un’ideale formazione sarda dell’attuale Serie A sarebbe impossibile non partire da Salvatore Sirigu. Lui che, dopo il “no” del Cagliari in tenera età, si è preso la sua personalissima rivincita tra Palermo, Paris Saint-Germain, Torino e Nazionale. Una sicurezza tra i pali, il trentatreenne di Siniscola, spesso accostato ai rossoblù negli ultimi mesi e che non ha mai nascosto il desiderio di poter vestire, un giorno, il rossoblù della sua isola.
Difesa young
Simone Pinna, Andrea Carboni, Salvatore Boccia e Nicola Murru. Un filo conduttore: la giovane età. Ventidue gli anni del terzino destro che ha appena fatto ritorno in Sardegna dopo il prestito all’Empoli. Ancor più “young”, invece, la coppia difensiva, composta dai due principali pilastri della retroguardia della super Primavera di Max Canzi. E se Carboni ha già avuto la possibilità di stupire in Serie A, il suo compagno di reparto attende ancora il suo momento in prima squadra. Recentemente accostato al club di Tommaso Giulini, Nicola Murru è il più “anziano” – si fa per dire – dei quattro. La carta d’identità recita infatti 16 dicembre 1994 alla voce data di nascita per il terzino sinistro ex Cagliari trasferitosi alla Sampdoria nel 2017.
Barella leader
Da Cagliari a Milano, per diventare grande. È la storia di Nicolò Barella, vero e proprio pilastro nell’ipotetico centrocampo della nostra particolare formazione isolana. Protagonista quest’anno in nerazzurro con 40 presenze, 4 reti e 8 assist, l’ex gioiello rossoblù verrebbe affiancato dal giovane regista sanlurese Riccardo Ladinetti – fresco d’esordio quest’anno nel match della Sardegna Arena contro il Sassuolo – e da Alessandro Deiola, pronto a giocarsi le sue carte col nuovo tecnico Di Francesco dopo la parentesi al Lecce.
Esperienza offensiva
Arzachena, Budoni e Olbia. Il sogno, sempre lo stesso, quello di esordire in Serie A. Un’opportunità che Giuseppe Mastinu potrà finalmente cogliere con la maglia dello Spezia dei sogni di Vincenzo Italiano, ufficialmente promosso in massima serie dopo il doppio confronto col Frosinone. Una gioia immensa per il ventottenne nato a Sassari, ala destra molto tecnica nel nostro tridente sardo. A destra, invece, quel Marco Sau che, come Mastinu, si è reso protagonista di un’ottima stagione in Serie B, culminata con lo strepitoso primo posto in cadetteria col suo Benevento. Una posizione abbastanza atipica – quella di ala – per “Pattolino”, che nell’ideale undici isolano potrebbe comunque fornire esperienza e sicurezza ad un reparto avanzato ringiovanito dalla presenza del classe 2000 Luca Gagliano. L’ex bomber della Primavera rossoblù – 10 le reti messe a segno quest’anno nella massima categoria giovanile – ha bagnato il suo esordio in A con una rete contro la Juventus tricolore dell’ex tecnico Maurizio Sarri. Un biglietto da visita niente male per il giovane centravanti isolano, bomber di prospettiva nella nostra formazione sarda. Con l’esperienza di Ragatzu e la sua effervescenza in panchina.
L’11 sardo in A
Sirigu;
Pinna, Carboni, Boccia, Murru;
Barella, Ladinetti, Deiola;
Mastinu, Gagliano, Sau.
Alessio Caria