Giovedì è il giorno della settimana migliore per un po’ di Serie D, e il corpo lo sa. Turno infrasettimanale, e seconda giornata del girone di ritorno, che stravolge quanto visto domenica scorsa, 21 febbraio. Tornano a vincere con delle prestazioni d’orgoglio sia il Muravera che il Carbonia. Si ferma dopo 10 risultati utili la corsa del Lanusei mentre tra Torres e Arzachena è un pareggio utile per la classifica di entrambe. Sempre più giù il Latte Dolce. Ma vediamo il momento di forma delle singole squadre.
Carbonia
Il 4-1 del Vanni Sanna poteva lasciare delle pesanti scorie in qualsiasi squadra, specie se giovane e se non costruita per stare così in alto in classifica. E invece la sveglia della sconfitta in casa della Torres ha solo fatto bene al Carbonia di Mariotti che è tornato squadra quadrata e operaia. Fermare un Lanusei lanciato non era semplice. I 30 punti in campionato a questo punto della stagione sono un traguardo importante per una rosa messa insieme tra varie difficoltà. Menzione particolare per il difensore centrale Cestaro che segna quanto un attaccante. La risposta migliore dopo Sassari per Mariotti che ha chiesto ai suoi “di non dimenticare per tutto il resto della stagione la brutta figura fatta nei primi 42 minuti contro la Torres. Se gli altri poi sono più forti vincono le partite. Se, invece, diventiamo spocchiosi, presuntuosi e mettiamo l’io davanti la squadra, come successo a Sassari, facciamo la figura che abbiamo fatto. Voglio un gruppo umile, ricordiamoci che siamo gente di miniera”. Il Carbonia ora è quarto, e se non soffrirà di vertigini, potrà davvero divertirsi da qui a fine campionato.
Muravera
“Ho fatto prendere un po’ di freddo alla squadra dopo Lanusei, non voglio sentire troppe chiacchiere in spogliatoio“. La ricetta è quella di mister Loi. Un metodo che forse non piacerà a tutti ma dopo la sconfitta in Ogliastra i suoi, sferzati in allenamento, hanno risposto presente in casa contro il Latte Dolce. Un 2-0 netto per il Muravera che tra primo tempo e ripresa poteva segnare altri 3-4 gol ai sassaresi. Per una volta il tecnico dei gialloblù a fine partita è stato più diretto del solito: “L’obiettivo, anche in ottica futura vista l’incertezza del campionato tra playoff e playout, è quello di arrivare tra le prime otto. Ma chi parla di primo posto o altro non conosce la piazza“. Moi-Geroni-Cadau-Nurchi. Un asse micidiale quello dei sarrabesi, per una classifica che dice 30 punti con ancora tre gare da recuperare. Anche la prossima contro la Nuova Florida è a rischio, per i soliti problemi legati al Covid stavolta nella squadra laziale. E allora l’ombra dell’importante sfida al Latina, sempre al Comunale, si allunga. Con il recupero con la capolista fissato per mercoledì 3 marzo.
Arzachena
Quattro risultati utili consecutivi: due vittorie e due pareggi. E in mezzo a questi anche l’importante X in casa del Latina. L’Arzachena sta tornando a respirare e l’undicesimo posto in classifica è una boccata d’ossigeno a pieni polmoni per una squadra che a gennaio stava sprofondando sempre di più. Il 2-2 contro la Torres è uno stimolo più che un rammarico, per gli episodi della gara e per il momento di forma dei rossoblù che nonostante una classifica ancora molto deficitaria hanno ritrovato gioco e compattezza. Il prossimo turno a Nola è di quelli da vincere sì o sì. L’aspetto da cui ripartire è la capacità degli smeraldini di fare punti pesanti nelle ultime settimane nonostante le tante assenze importanti nel pacchetto over. E per fortuna di Cerbone alla prossima tornerà dalla squalifica almeno il centrale d’esperienza Ungaro. I segnali positivi dai giovani sono arrivati anche se forse qualcuno è ancora lontano dal suo giusto punto di maturazione per una categoria complessa e fatta di malizia come la Serie D.
Torres
Una sconfitta nelle ultime cinque, un’idea di gioco chiara e soprattutto il ritorno alla voce gol fatti. Per la Torres l’aria di festa è solo uno sbiadito ricordo ma almeno i sassaresi hanno intrapreso la strada giusta per lasciarsi alle spalle un girone d’andata da incubo. Sei reti nelle ultime due giocate, quasi la metà dei 14 messi a segno in tutto il campionato. L’idea tattica della verticalizzazione rapida a cercare subito il taglio della punta e il gioco arioso sugli esterni ora stanno ripagando mister Graziani. Non sarà un calcio da strapparsi i capelli ma in certi momenti diverte e soprattutto si sta rivelando efficace. Ed essere efficaci per rialzarsi dal fondo della generale del Girone G era l’unica cosa che contava per questa squadra. Alla prossima al Vanni Sanna sarà sfida vera con la Nocerina, con la squadra campana che ha frenato la sua corsa in classifica dopo un trittico contro Savoia, Latina e Vis Artena dove ha raccolto due punti. Una gara dal sapore vintage e a questa Torres forse serve davvero una vittoria contro una piazza importante per prendere definitiva coscienza di poter uscire dal tunnel di un’annata partita male.
Lanusei
Prima o poi doveva accadere. Prima sconfitta dopo più di due mesi per il Lanusei. Le vittorie nei derby contro Latte Dolce, Arzachena e Muravera, più il pari interno con la Torres, avevano illuso gli ogliastrini di potersela giocare a viso aperto contro chiunque anche per il trono di prima tra le squadre sarde. E va detto che anche a Santadi contro il Carbonia mister Greco non ha rinunciato alla sua mentalità. Pressione alta, spinta sulle fasce e densità con un attacco mobile. Impresa non da poco viste anche le condizioni del terreno di gioco. E il suo Lanusei, infatti, era subito partito in quinta con l’ennesimo gol di Attili. Poi però un attimo di smarrimento, forse con il Carbonia pungolato nell’orgoglio e con una reazione forte che ha fatto riemergere alcuni errori standard nella gestione dei giovani ogliastrini. Disattenzione sul pari e poi l’episodio dell’espulsione. Una sconfitta comunque che non sancisce la fine di un ciclo di prestazioni perché comunque il Lanusei è sembrato sempre lo stesso in campo e ora sarà curioso capire come ripartirà il gruppo di Greco dopo il primo passo falso fatto dopo tanto tempo.
Latte Dolce
Boring, boring Latte Dolce. Ancora una partita senza segnare per la squadra di Fossati e terza sconfitta nelle ultime quattro. E sono 8 in totale in stagione. Tante, troppe. Perdere a Muravera, vista la stagione nella quale è sprofondata la società sassarese, ci può stare. Ma stavolta il Latte Dolce più che fatica in avanti ha dimostrato alcune disattenzioni letali in difesa. Ritardi sui cross avversari, tantissime sfide perse sulle seconde palle e nella ripresa anche un fiato corto pericoloso visto che la stagione sta entrando ora nel suo momento più decisivo. La squadra nelle ultime settimane sta optando per un unico filtro in mezzo al campo, contro il Muravera Pisanu con Gianni a supporto. Anche se avere Bianchi in panchina sembra uno spreco immane per una squadra con così tante difficoltà in classifica e a livello di gioco. Rispetto ad altre uscite contro i sarrabesi il Latte Dolce ha anche costruito qualcosa in più ma poi manca spesso l’ultimo passaggio. Arrivati a questo punto del torneo risulta davvero difficile capire tutti i problemi strutturali di questo gruppo, e sparare sempre sul discorso degli under ha un po’ stancato. Anche perché gli errori da matita rossa nelle gare del Latte Dolce stanno spesso arrivando dai calciatori in teoria più di esperienza.
Roberto Pinna